Mi rallegro nel leggere che finalmente il Cantone ha preso provvedimenti per affrontare l’allarme smog.
Peccato che ogni volta è la stessa storia: non si fa alcuna prevenzione, si raggiungono i limiti stabiliti dall’Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico e si corre ai ripari con misure urgenti. Poi basta una pioggerella, tante belle parole e tutti si dimenticano delle polveri fini… fino alla prossima volta.
La limitazione della velocità ad 80 km/h generalizzata, il divieto di sorpasso per i veicoli pesanti, la fissazione della temperatura massima a 20°C in tutti gli edifici dell’amministrazione cantonale nel Mendrisiotto e riscaldati con olio combustibile o con combustibili solidi sono tutte misure valide ma inutili se non introdotte regolarmente e su tutto il territorio ticinese.
Non ha alcun senso circoscrivere il problema al Mendrisiotto.Il traffico c’è ovunque, soprattutto nelle ore di punta. L’aria è di tutti e non ha confini. Dobbiamo impegnarci sia a sud che a nord del ponte diga di Melide perché siamo tutti sulla stessa barca e il Mendrisiotto è solo la punta dell’iceberg. È dimostrato che le polveri fini possono arrecare gravi danni alla salute e non credo si fermino a Bissone…
Capisco sia difficile cambiare le proprie abitudini e per questo è fondamentale il ruolo delle autorità, ma credo valga la pena fare un piccolo sacrificio per salvaguardare la nostra salute e quella dei nostri cari.
Mara Grisoni
Collina d’Oro