La solita parola in bocca a tutti per lamentare qualche lacuna, a ragione evidentemente considerando i risultati del nostro cantone. Bisogna decidere se una regione vuole essere industriale e dunque intasata di traffico e smog, oppure se si vuole una regione turistica a tutti gli effetti. Il cantone non può evidentemente esimersi dall’industria, filo trainante di un’economia stagnante, anche se l’industria con varie scuse più o meno vere, cerca di staccarsi da quello che era e dovrebbe essere la pace sociale del lavoro. Si assistono a dunping salariali, a richieste di diminuzioni di salari, al licenziamento di residenti a favore di manodopera estera e via di seguito. Forse un pochettino più di etica, o per chi non capisce la parola diciamo coscienza verso la classe lavoratrice, che è quella che ha permesso l’arricchimento di pochi, sarebbe già un primo passo verso il buon senso.

Poi vi sono regione che dovrebbero vivere di turismo, ma in queste regioni, forse parliamo dell’alto Ticino, salvo eccezioni di rara eccellenza, ci troviamo ai piedi della scala da oltre un ventennio. E ogni 5 anni veniamo ingolositi da progetti faraonici che lasciano poi vuoti incolmabili e non portano la linfa economica a tutta la popolazione. Esempi: a bizzeffe … Ne volete solo alcuni in ordine di tempistica, sanatorio Ambri, Nuova Valascia, Impianti di sci in ogni dove con investimenti milionari, vecchia ferrovia del Gottardo e dulcis in fundo Alptransit. Tutti progetti lodevoli, ma che in tutti deve esserci la manina dello Stato a regalare ai vari amici milioni a gogo. Ma una visione d’insieme ancora neppure l’ombra. Sforzi economici importanti da parte dello Stato e dei comuni che proprio non vivono un periodo molto florido, per poi lasciare morire piccoli commerci, piccoli artigianati e anche magari i grotti, quelli veri. Ogni comune stampa i suoi depliant, i vari enti i loro, tutto a discapito di una visione globale del territorio. Senza poi voler infierire su come vengono stampati i vari depliant, lacunosi e fini a se stessi.

Ci hanno promesso mari e monti, che l’alto Ticino diventerà il polo turistico di tutto il cantone, cosa che logicamente dovrebbe essere, ma nessuno che si pone una domanda semplice semplice: ma noi andremmo in vacanza due settimane per esempio a Airolo, oppure Faido, oppure ancora a Malvaglia per non dire a Biasca o Iragna?

Lasciamo a voi la risposta, ma di fatto salvo chi ha dei legami affettivi oppure una casetta secondaria, tutti gli altri si recano in destinazioni diverse per le proprie ferie, sbagliando di grosso perché l’alto Ticino è un territorio di rara bellezza e di risorse naturali infinite. Però basta propinarci che potenzialmente siamo una metà ambita quando poi non vediamo da parte degli operatori, di molti almeno, quell’amore per quello che fanno. Ma dobbiamo veramente vergognarci a sentirci figli della nsotra terra e a cercare di valorizzarla ? (ETC/rb)
Nel nostro piccolo cerchiamo di valorizzare sia la regione in cui viviamo come anche tutto il Ticino considerando che abbiamo Info Point a Chiasso, Lugano e Ascona. Ma far capire che noi siamo semplicemente uno dei tanti mezzi di comunicazione a disposizione di chi organizza, a volte nelle alte valli sembra molto difficile….. (valorizzare non significa fare i fessacchiotti)
Nel nostro piccolo cerchiamo eccome la valorizzazione. L’Associazione ETC ha riservato nella giornata del 31 agosto 2015 presso l’Auditorium del Padiglione Svizzero a Milano EXPO 2015 ben 5 ore dove presenteremo il nostro Incontro Gastronomico “Al nos mangee….” e tante altre iniziative sul territorio Ticino. Al tavolo dei relatori abbiamo voluto far realizzare un’opera in granito Iragna (non cinese o italiano tanto per intenderci) da lasciare in esposizione durante tutta la durata delle nostre relazioni a Milano. Ringraziamo la ditta Fulvio Ghisletta SA per la realizzazione dell’opera qui raffigurata.
Alcune foto sono state realizzate dall’amico fotografo Giuliano Giulini.