la quarta casella del Calendario dell’Avvento delle e dei contribuenti ticinesi di AreaLiberale ed UDC (LaDestra), nonché quarto emendamento che settimana prossima intendiamo presentare al m7417 (riforma cantonale fiscale e sociale), riguarda tutti i piccoli imprenditori ticinesi.
Proponiamo che la Legge tributaria ticinese riprenda uno a uno l’attuale testo della Legge sull’imposta federale diretta (LIFD) in merito agli utili di liquidazione. Si tratta di una norma pensata per chi, per motivi di età o di incapacità lavorativa, termina un’attività lucrativa indipendente. Si pensi tipicamente ad artigiani, panettieri o in generale a piccoli imprenditori organizzati con una ditta individuale o una società collettiva/in accomandita.
Attualmente, la tassazione secondo la LT è maggiore rispetto a quella secondo la LIFD che già si applica allo stesso specifico caso ticinese. La misura non solo rappresenta un’armonizzazione verticale tra l’imposta federale e quella cantonale, ma risulta d’attualità nell’odierno contesto di cessazione delle attività lucrative indipendenti (generazione dei baby boomer che giungono al pensionamento). Inoltre è una misura che favorirebbe in larga misura gli artigiani ed i piccoli imprenditori locali, radicati sul territorio.
Nelle discussioni sul m7417 (riforma fiscale), la Commissione tributaria non si era detta contraria a questa proposta, tant’è vero che una bozza intermedia del rapporto la includeva. Si è poi preferito evitare qualsiasi deviazione dal messaggio originale, spostando il dibattito in aula attraverso lo strumento degli emendamenti. La proposta causerebbe un minor gettito fiscale di soli 250’000 franchi l’anno, come si può leggere nel rapporto stesso al m7417.
Considerato il consenso che vigeva in Commissione tributaria, l’impatto finanziario nullo ed il fatto che la misura va chiaramente a vantaggio di chi fa impresa in un modo radicato sul territorio ticinese, ci stupiremmo se settimana prossima gli altri gruppi parlamentari decidessero di bocciare questo emendamento.