Il Consiglio federale respinge l’iniziativa «Per una Svizzera libera da pesticidi di sintesi» e rinuncia a proporre un controprogetto diretto. Per rispondere alle proposte dell’iniziativa, il Consiglio federale propone di inserire un pacchetto di misure nella consultazione sulla Politica agricola a partire dal 2022. L’Unione svizzera dei produttori di verdura accoglie favorevolmente tale decisione e si impegna da parte sua ad attuare ulteriori misure nel settore della protezione fitosanitaria.
Il Consiglio federale respinge l’iniziativa «Per una Svizzera libera da pesticidi di sintesi». L’iniziativa mira a proibire l’utilizzo di prodotti fitosanitari sintetici (PFS) nella produzione e nella trasformazione dei prodotti agricoli come pure nella cura del suolo e del paesaggio. Vuole inoltre vietare l’importazione di generi alimentari che contengono o sono stati elaborati utilizzando prodotti fitosanitari sintetici. La regia federale ritiene che l’iniziativa riduca in modo eccessivo il margine di manovra della filiera agroalimentare svizzera e abbia conseguenze pesanti sull’offerta e sulla varietà di generi alimentari. Le misure già in vigore per la riduzione dei rischi legati all’impiego di prodotti fitosanitari verranno ampliate e rafforzate nel quadro della Politica agricola a partire dal 2022 (PA22+).
L’USPV sostiene il modo coerente di procedere del Consiglio federale
Questa decisione segue in maniera coerente la strada già tracciata dal Consiglio federale nella sua presa di posizione di metà giugno relativa all’iniziativa per l’acqua potabile. L’Unione svizzera dei produttori di verdura (USPV) sostiene tale modo di procedere e condivide la decisione del Consiglio federale di respingere entrambe le iniziative. Senza un impiego mirato di prodotti fitosanitari, non sarebbe possibile produrre verdure svizzere della qualità desiderata. L’USPV sostiene quindi gli sforzi del Consiglio federale in materia di prodotti fitosanitari nel quadro della PA22+.
Innovazioni, non divieti
L’USPV è perfettamente consapevole dei rischi legati all’impiego di PFS e in passato ha già adottato numerose misure in questo campo in maniera assolutamente volontaria. L’esempio più recente è il progetto pilota «Robot per la protezione fitosanitaria» con il quale l’Unione prevede di ridurre l’utilizzo di PFS del 40-70 per cento. Grazie a innovazioni tecnologiche e soluzioni a livello settoriale, i produttori di verdura si impegnano ogni giorno per contribuire a ridurre i rischi legati all’utilizzo di prodotti fitosanitari. Per riuscire nell’intento è tuttavia necessario disporre di un sufficiente spazio di manovra imprenditoriale che verrebbe messo in discussione dalle iniziative anti PFS e per l’acqua potabile.