Se proprio dobbiamo valutare l’impatto di questa campagna elettorale “piatta” e senza confronto di idee, possiamo affermare che i ristoranti e le tipografie ne traggono benefici. Aperitivi, cene e santini con stampati vari, come anche pubblicità sui vari quotidiani e riviste. Questo l’aspetto pratico e positivo. Tutto il resto mi spiace doverlo scrivere è aria fritta. Attacchi personali tra i vari candidati, constatazioni di mal costumi, una giustizia che fa sconti ai grandi e penalizza i piccoli, la mobilità sempre peggiore, la scuola gestita alla moda di regime, la sanità da mungere a scapito dei pazienti con guerre fratricide tra Cardio e EOC, a noi incomprensibili, ma la torta a spartire sembra essere a più piani. Insomma di tutto e di più. Un partito, sorry movimento è più liberal chic, di maggioranza relativa che piace comandare e la sua mano destra la domenica fa opposizione a cosa, loro stessi. Oggi poi leggiamo che è stata lanciata una petizione popolare per la salvaguardia delle Tre Valli. La tempistica ci fa sorgere tanti dubbi… Tutti che dichiarano sui loro santini la vicinanza alla popolazione poi, vai a vedere per pura curiosità la professione e la conseguenza degli atteggiamenti e ti accorgi che sono tutti, o quasi, liberi professionisti, prestati al mondo della politica per rimpinguire i loro affari nei loro ambiti di competenza: architettura, mondo finanziario, industriali, e impiegati statali di alto rango. Gente che scrive alle redazioni le loro opinioni, mascherandole goffamente con frasi fatte ad effetto per cercare di carpire i voti alla gente normale. Ma io, che sono un umile operaio volontario, prestato ad un sogno della comunicazione, che cerca di portare avanti progetti per i più deboli, concretamente, vorrei farmi raprpesentare non da donne in carriera, non da gente che opera nelle alte sfere finanziarie, non da avvocati e faccendieri, che nelle stanze dei bottoni pensano prima ad altri interessi che quelli del popolo.
VORREI FARMI RAPPRESENTARE DA CASALINGHE, DA DONNE DELLA PULIZIA, DA ARTIGIANI PICCOLI, DA OPERAI DI FABBRICA,
insomma da quelle persone che sanno come è difficile arrivare a fine mese e magari hanno le soluzioni pratiche concrete per migliorare di un pochino.
Io diffido da chi mi dice che da piccolo veniva in ferie in valle, diffido da chi cerca legami di parentela con le persone delle valli, diffido da chi dice di volerci aiutare e poi viene a sciare in Maserati … Noi, popolo del Ticino abbiamo bisogno di soluzioni vere, anche piccole ma concrete. I proclami li lasciamo agli altri e come nello sport quando una compagine non funziona (i risultati ci stanno dicendo che siamo a terra – pensiamo a chi ci ha promesso massimo 40mila frontalieri e ha permesso l’entrata di 65mila frontalieri, tanto per citare un solo esempio – ) ebbene quando gli allenatori non sono in grado di portare a termine un campionato, vanno cambiati. Noi popolo siamo la dirigenza di questa grande squadra che si chiama Ticino, sostituiamoli con un voto utile, quello dato a chi non fa fracasso, quello dato a chi non rappresenta grandi interessi economici, quello dato a chi si occupa della scuola dalla base, quello che va a piedi o in bici elettrica perché a chi è stato dato l’incarico lo ha disatteso e via dicendo.
Prendete le liste e votate chi non avete mai sentito e conosciuto; di certo faranno meglio perché mossi da amore ed entusiasmo per la gente. Tutto il resto lo consegnamo ai partiti con rimessa di ritorno.
(ETC/R.Bosia)
Nella foto in Chiera, luogo dove si può ricevere l’ispirazione dalla natura per risolvere alcuni problemi… (a forse i grandi politici che dicono di amare le valli non sanno neppure dove si trova)