Se c’era in cartellone una partita che prometteva spettacolo era quella di Lugano dove scendevano i campioni svizzeri dello Zugo. Più talentuosi, forse meglio disposti ma alla fine non hanno fatto i conti contro il cuore del Lugano, la dedizione e l’impegno che ha prevalso ai campioni. Una partita che ci ha fatto vivere emozioni a raffica, con un livello di gioco elevatissimo. A due minuti dalla fine Arcobello, in inferiorità, sguscia e va a segnare il 2:1 che poteva regalare i tre punti pieni e meritatissimi. Ma poi una penalità contro Wolf e un’altra a 3 secondi dalla fine contro Chiesa (l’hanno vista solo gli arbitri) ha visto la panchina dello Zugo chiedere il time out. Niente le emozioni non erano finite tanto che a 0,7 secondi dalla fine lo Zugo pareggia con ingaggio tiro gol. Si va all’OT con praticamente due minuti in inferiorità numerica per i bianconeri, giostrando in tre contro i 4 dello Zugo. Lottatori nati, cuore e intensità, lo Zugo forse troppo sicuro di farcela non combina niente. Poi a un minuto esatto dalla fine dell’OT ci pensa Bertaggia a chiudere la contesa consegnando una vittoria strameritata al Lugano (3:2). Spettacolo puro! Chi ha comperato il biglietto si è certamente divertito e il prezzo pagato è valso, eccome, lo spettacolo visto. Questo signori si chiama hockey!
In alta Leventina ci si aspettava il riscatto dopo la debacle di Porrentruy questa sera contro il Rapperswil, squadra coriacea mai doma che nelle ultimi stagioni è cresciuta. Basti pensare come nei quarti di Play-off della scorsa stagione si è disfatta del forte Lugano. Alla Gottardo Arena (tanto per non chiamarla Valascia, ma il nome vero sarà diffuso verosimilmente in dicembre) l’Ambri ha rimediato un’altra sconfitta, amara e dura, denotando i suoi limiti, forse nascosti nelle prime tre partite di campionato grazie alle emozioni e l’entusiasmo dovuto al nuovo stadio e ai tifosi mega gasati. L’Ambri è atterrato sulla terra, ed è un atterraggio brusco che fa male. Nulla di che, ma qualche punto esclamativo se lo porranno in alta valle. Per non perdere lo slancio dell’inizio frecciante, l’Ambri deve tornare ai basilari e a vincere, sia per il morale che per la classifica. Il Rapperswil lascia dunque la Leventina con nel sacco tre punti molto caldi lasciando le pive ai biacnoblu, che aspetteranno domenica per salire a Davos e cercare di combinare qualcosina tanto da portare a case dei punticini già molto preziosi.