Un primo tempo da incubo e sotto per 3:0. Il Lugano era sulla strada per prendere un’altra scoppola. Nulla di tutto questo. Il Lugano è entrato sul ghiaccio nel secondo tempo con ben altro piglio e alla fine del secondo tempo il Lugano conduceva per 4:3. Incredibile e nessuno avrebbe pensato al recupero dopo quanto visto nel primo tempo. Il Terzo tempo ha visto il Ginevra tentarle tutte ma il Lugano, disciplinato, ordinato e con voglia di vittoria, o meglio di riscatto. Arcobello mette a punto una tripletta, ma anche Connoly finalmente si dimostra all’altezza. Il solito Carr, che è l’ombra di se stesso, ha rischiato di vanificare tutto con una penalità scema ed inutile a 4 minuti dalla fine. Il Lugano ha mantenuto la calma e ha portato a casa una vittoria impensabile, ma tanto importante. Battere il Ginevra capolista e in casa del Ginevra è un punto da cui cercare di ripartire. Questa vittoria l’annoveriamo su tutti a Luca Gianinazzi, giovane allenatore e poi a certi giocatori che si sono levati dal torpore. Mancano all’appello ancora tanti altri giocatori, su tutti un Fazzini che sembra non ritrovare più il gioco, ma non solo lui. Questa prestazione deve proprio essere l’analisi su cui ripartire con fiducia e facendo le cose semplici. I fondamentali, le consegne, la calma e la giusta attitudine, il Lugano è questo per cui aspettiamoci che finalmente si rialzi la testa per almeno salvare il salvabile di una stagione fallimentare a cui dover ringraziare un certo Domenichelli, che speriamo si ritiri egli stesso con un gesto di onestà intellettuale.
Questa bella vittoria, è ancora più gustosa considerando la sconfitta del Langnau ad Ajoie e del Losanna dal sempre più soprendente Kloten.