Ci ha pensato la presidente Vicky a far passare oggi il messaggio sportivo di un Lugano grande squadra dai sani principi. Non è guerra ha citato nel suo comunicato, o chiamiamola lettera ai tifosi, richiamando al fatto che una finale, seppure importante è pur sempre solamente una finale. Il raggiungerla dopo una stagione iniziata malissimo, ad un certo punto questo Lugano era ultimo in classifica, è stato qualcosa di straordinario. Poi crescendo il livello dai quarti alla semi e poi in finale, questo Lugano ha legittimato la partecipazione ad una finale, di un livello straordinario, con due squadre fantastiche. La dirigenza ha messo il campanile al centro, facendo capire che lo sport è importante quando viene considerato come tale e tutto quanto esula dallo sport è inciviltà e maleducazione e sia la dirigenza come i tifosi bianconeri hanno raggiunto la maturazione mentale per essere considerati tifosi DOC e dunque intenditori di sport. Domani alla Resega la quinta partita con il Lugano che non può più sbagliare nulla, pena la perdita della finale. Il Lugano, salvo la prima partita giocata nella masisma regolarità, ha dovuto subire alcune ingiustizie arbitrali, o meglio non è stato capace di adattarsi a continui cambi di modalità arbitrali, che lo hanno spiazzato molto di più dei bernesi. Purtroppo il cambio di metro di giudizio è sempre arrivato o all’OT e sempre su falli non assegnati contro i Bernesi e immediatamente assegnati ai Bianconeri. Il fallo su Brunner non ravvisato dagli arbitri, cavoli 1 minuti con perdita di sensi del giocatore bianconero, è stato sanzionato poi dal gidice unico con solo una giornata di penalità. Segno che la severità non stà di casa dal giudice unico quando si deve giudicare il Berna, ma altresì segno che era fallo, anzi fallaccio. Di fatto brunner è ko anche per la prosisma partita. Ma poi, oggettivamente, vedendo le squadre in pista, si evince come il Berna abbia qualcosina in più, la fortuna la si conquista non arriva così dal nulla, e il Lugano ha sempre rincorso o non è stato capace a chiuderle le partite permettendo sempre ai bernesi di arrivare al pari e poi colpire nell’OT come squadra e non come talenti individuale. E fore in questa ultima frase si rissume e conferma che il berna è in avanti nella serie con il Lgano. Ci si aspetta alla Resega oggi un Lugano pimpante e concreto, un Lugano vincente che se deve proprio lasciarci le penne che lo faccia mettendo il Berna nella condizione di doversele sudare queste benedette 7 camicie. Noi e tutti itifosi credono ancora nel miracolo, i giocatori ci credono e la dirigenza lo spera fermamente. Per cui domani alla Resega un tifo a favore della squadra, non un gesto contro gli arbitri o contro gli avversari, tifare solo Lugano e se il Berna dovesse fermare i sogni bianconeri saranno applausi a scena aperta anche al Berna degno, secondo noi andrà così se non domani ma a Berna, vincitore di un titolo con una degnissima squadra che ha lottato per cercare di fermare la corsa degli orsi e poi sia festa vera per una stagione stratosferica di un Lugano dato timido e perdente e che invece con dignità, volontà e amore alla maglia arrivato in finale e giocarsela a viso aperto. Comnque un Grande Lugano che ci ha fatto vivere, e speriamo ci farà vivere ancora parecchie emozioni !!!