Potremmo azzardare un pronostico, pensiamo Lugano, adducendo motivazioni pro e contro. Nulla di tutto questo perché alla fine la partita andrà come andrà. Che lo Zurigo abbia un angstrom in più di cattiveria sportiva lo abbiamo visto in tutte queste sfide, che abbia avuto la fortuna dalla sua, vedi OT, è anche appurato. Ma alla fine tutto questo è effimero. Tifosi di altre squadre che gufano per invidia e gelosia, che anche in maniera stupida dichiarano evviva lo Zurigo e poi piangono verso il Cantone, soldi anche dei contribuenti luganesi, perché vorrebbero la pista più bella, più cara ma non hanno i mezzi e allora gufano contro ma chiedono soldi anche alla grande odiata Lugano. Il tifo puro, con gli sfottò fanno parte dello sport e ci mancherebbe, ma quando si va oltre, con esternazioni offensive alle persone e a chi, sebbene di un’altra regione cerca di dare emozioni vere ai tifosi e anche a chi, non tifoso, ma vuole gustare l’eccellenza dell’hockey, ci sembra dimostrazione di frustrazione e di poca intelligenza. D’altronde lo vediamo giornalmente, certi tifosi hanno odio verso altri perdendo di vista cosa significa essere tifosi.
Alla fine, considerando tutto questo odio, ingiustificato, meriterebbero di non ricevere alcun franco pubblico per salvare il loro club, anche perché queste risorse pubbliche, che saranno destinate proprio a salvare l’insalvabile, vedi anche ora fideiussioni dei comuni della regione, vengono tolte magari per operazioni socialmente più giustificabili: aiuti alla famiglia, investimento nel lavoro, ambiente e sanità per tutta la popolazione del cantone e non per un team di una trentina di lavoratori, compresi i giocatori, che hanno redditi sproporzionati alle capacità del club. Mettiamo sulla bilancia il sostegno di centomila persone residenti in difficoltà economiche oppure il sostegno di una trentina di persone che hanno loro stipendi da capogiro, oltre 300 mila franchi a stagione.
Allora che tutti rientrino con i loro messaggi offensivi contro tutti e che siano tutti felici che possiamo assistere ad una finale, e che finale, dove gioca una ticinese contro una grande rivale e che possiamo goderci hockey di straordinaria intensità…
Poi vada come vada, per adesso grazie al club che in finale e già in tutti play-off ha regalato emozioni vere, ha messo il cuore e ha riempito le piste in maniera inverosimile. Magari un po’ di modestia da parte dei tifosi di altri club non guasterebbe, ne gioverebbe tutto il movimento hockeistico e magari, senti senti, non sarebbero il club con il minor numero di tifosi della Svizzera (statistiche alla mano). Se fosse bello andare ad assistere a partite su tutte le piste, senza la paura di una sassaiola, o che ti rigano la macchina, o peggio ancora che ti riempiono di epiteti improponibili, forse anche le finanze di questi club migliorerebbero e avrebbero meno bisogno di soldi pubblici per seguire dei sogni che stanno diventando irrealizzabili. Noi siamo abbastanza combattuti sul fatto che l’economia pubblica debba intervenire a sostenere progettualità che non si inseriscono in maniera tangibile sul territorio e nella vera economia del territorio.
Fino ad ora abbiamo assistito a un vero spreco di soldi pubblici per chi poi non ne ha il massimo rispetto e massima riconoscenza. Anche dai tifosi ci si aspetta ragionevolezza ed educazione…. (ETC/rb)