Il caso Lugano diventa un affare, un brutto affare che deve far pensare la dirigenza, se si vorrà raggiungere i Play-Off. Una sconfitta per 6:3 che ci stà tutto per come il Lugano ha affrontato questa trasferta. Con queste affinità il Lugano stà scivolando verso il basso, in compagnia del Davos e del Rappi. Le altre se ne stanno andando e non vi è più tempo di aspettare se si vorrà cambiare tendenza. Allenatore o strigliata generale non importa, ma di certo la dirigenza non potrà più stare in silenzio ad osservare. Anche ai giocatori è chiesto molto di più, forse proprio dagli stranieri che non hanno reso fino ad oggi come al minimo ci si aspettava e sembra sia doveroso aspettarsi da stranieri con simili palmares. Dopo aver accarezzato per tre anni di seguito il sogno del titolo, questa stagione si stà letteralmente toccando il fondo sotto ogni aspetto. Sotto accusa forse tutti, ma gli stranieri e forse anche l’allenatore dovrebbero prendere per mano la squadra e dimostrare di che pasta sono fatti, sempre che non vi siano altri problemi interni di comunicazione come potrebbe anche essere, vedi affare Klasen.
Per l’Ambri tutto va bene, ma non è frutto di fortuna ma sono i risultati di un lavoro da certosini iniziati un anno fa che oggi stanno dando ottimi risultati. L’Ambri vola e di certo i Play-off sembrano essere, dopo tanti anni di sofferenza, il giusto premio di questi risultati straordinari. Un 5:2 per l’Ambri che non fanno una sgrinza e manda in visibilio tutta la Valascia. Il Langnau, che non è certo squadretta di periferia, ha dovuto subire questa sconfitta, da una squadra come i leventinesi che non conoscono alcun problema e sono in grado di sfidare tutti e di battere tutti.