Che fa notizia è l’ultimo posto del Lugano in classifica, una squadra creata per vincere, con un roaster sulla carta di prim’ordine e si ritrovano degli attaccanti blasonati che non segnano, e una difesa con qualche svarione e qualche nonnetto per la gloria. Ma tutto va bene. Nessuno a Lugano inizia a scazzarsi e sembra quasi che va bene il detto prima o poi si sbloccheranno. Dopo 12 partite nessuno si è sbloccato e la storia si ripete con qualcosa che da 25 anni non vedevamo. Il Lugano ultimo in classifica. Nessuna scusante signori qui qualcosa non funziona e se necessario è demenziale intestardirsi su un progetto che non funziona con un head coach che non sta dimostrando da tre anni un bel nulla. Questi giocatori vanno punzecchiati tutti e non solo sulla stampa con battutine, tutti devono prendersi le proprie responsabilità in quanto la dirigenza ha fatto tutto e di più per garantire un campionato d’avanguardia. Ed effettivamente è d’avanguardia se voltiamo al contrario la classifica. (Zurigo – Lugano 5 a 3)
Sponda leventinese la sfuriata, e che sfuriata, del presidentissimo ha dato i suoi frutti. I suoi ragazzi sono andati a Kloten ben convinti che ora il tempo delle mele è terminato e che nel caso di sconfitta le teste a cadere sarebbero state parecchie. Sotto accusa tutti secondo il presidente e tutti hanno capito il momento tanto da andare goliardicamente a Kloten e portare a casa una stupenda e tonificante vittoria. Che poi adesso i tifosi sbeffeggeranno i bianco neri questo fa parte del gioco, ma di certo questa vittoria ridà morale a tutto l’ambiente ma ci vuole ben altro per voltare una stagione che sembrava essere da play-off e che invece riserva tanto amaro. Intanto i leventinesi si gustano questa vittoria che scaccia i fantasmi ma i problemi sono ancora molti quelli che dovranno essere risolti. (Kloten – HCAP 2 a 5)
Morale della favola: come sempre i proclami di inizio stagione sono le più grandi bufale che esistono e solo il ghiaccio è giudice e questo giudice dice che il Ticino hockeystico sta malissimo e i due club devono riflettere molto sul loro futuro immediato e a medio-termine.