L’Astuti (Associazione ticinese degli utenti del trasporto pubblico), sezione cantonale di Pro Bahn Svizzera, ha preso atto della decisione del Consiglio di Stato di sospendere il finanziamento a favore dell’esercizio della linea ferroviaria Mendrisio-Varese/Como-Malpensa pari a due milioni di franchi annui, ciò in seguito alla prevista cancellazione del collegamento diretto Lugano-Malpensa che comporterebbe per i passeggeri il cambio di treno a Mendrisio.
L’Astuti ritiene che può essere compreso il disappunto del governo cantonale se, davvero, la Regione Lombardia ha cambiato le carte in tavola, anche se dal Pirellone sono arrivate diverse smentite.
Al di là di questo non va sottaciuto il rischio che, a seguito del nuovo contenzioso che si è aperto tra Ticino e Lombardia, ad essere compromessi possano essere gli obiettivi della nuova linea che secondo l’Astuti riguardano il servizio a favore dei pendolari sulle tratte Como-Chiasso-Mendrisio-Lugano e Varese-Arcisate-Stabio-Mendrisio-Lugano, obiettivi che secondo la nostra associazione sono prioritari rispetto ai collegamenti con Malpensa e questo nell’ottica, in particolare, della riduzione del traffico veicolare sulle strade del Mendrisiotto e del Luganese.
Sempre tenendo in mente l’obiettivo di ridurre il traffico, evitare gli ingorghi e garantire la puntualità degli spostamenti, l’Astuti teme che ogni difficoltà nella realizzazione di collegamenti su rotaia incentivi i trasporti su gomma, i quali però – proprio per via degli ingorghi sulle strade – non possono mai raggiungere la puntualità e affidabilità della rotaia. L’investimento per il trasporto su rotaia è maggiore, sia in denaro come in tempo e fatica, ma il risultato è nettamente migliore.
Di conseguenza l’Astuti auspica che si arrivi presto a trovare un compromesso accettabile, tenuto pure conto dei cospicui investimenti che sono stati sostenuti per la realizzazione della nuova tratta. L’associazione ritiene pure che, considerati gli aspetti internazionali della questione, il Consiglio di Stato non si possa limitare a sospendere il finanziamento ma solleciti un intervento da Berna affinché la Confederazione si attivi a Roma ‘bypassando’, se necessario, la Regione Lombardia. Intanto aspettiamo con interesse se l’incontro transfrontaliero di mercoledì venturo 5 luglio servirà a sciogliere la situazione.