Parliamo del fazzoletto più centrale in Europa e dove la natura ha regalato ogni ben di Dio. Un territorio, vasto e contenuto al tempo stesso, intriso di storia e tradizione, dove nulla manca e dove tutto è alla portata di mano, tale da rendere facile la sua promozione. A pochi chilometri da Milano a sud e da Zurigo a nord, chiunque voglia immergersi in un’esperienza unica e “detossicante” dalla città e dai ritmi superiori alla nostra capacità di conseguenza, potrà impostare sul proprio navigatore alcuni comuni del territorio delle 3 Valli, per esempio, Biasca, Faido o Olivone.
Su internet, sui social non troverete molto e quello che troverete sarà poco trasparente e di difficile comprensione. Da anni vi è chi cerca di raccontare di un territorio ricco di potenzialità, ma chi ne è incaricato per suoi compiti istituzionali, non va oltre a quello che vedono gli occhi. Un viaggiatore che cerca di cogliere l’essenza del luogo, dovrà da solo, costruirsi un suo itinerario, come un’avventura e come tale da gustarsi a spicchi e molto intensamente.
La globalizzazione ha solo sfiorato la regione, non ha cambiato neppure il fare della gente come la ruralità dei luoghi.
Non ci si aspetti Boutique&Hotel e altre follie di lusso sfrenato, perché questi sono luoghi di riflessione dove si respira la tradizione contadina.
Se mi posso permettere, forse proprio un neo, che potrebbe essere rivalutato, è la durezza della gente, la quasi diffidenza che ne fanno apparire luoghi di poca accoglienza intuitiva. Ma quando si riesce a varcare il confine della innata diffidenza del mondo rurale, ecco allora che si apre come per incanto il cuore delle persone e la voglia della condivisione totale.
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