Alla serata informativa inscenata a spese dei contribuenti per caldeggiare la riapertura del Centro l’asilo all’ex caserma di Losone, ho riferito sul comprovato sperpero di combustibile e il relativo inquinamento ambientale causato dal riscaldamento e dalla produzione di acqua calda del malandato complesso. La plateale reazione di colei che di principio dovrebbe tutelare la salute dei cittadini: scrollate di testa, levate di occhi al cielo e maliziosi sorrisi verso i compagni che fanno benzina per dieci franchi raggruppati «proprio per caso» alle sue spalle. Sollecitati di seguito dal moderatore a una presa di posizione, sia le rappresentanti della SEM che il Sindaco di casa visibilmente oberati dalla tematica, hanno borbottato qualcosa come «dobbiamo verificare». Convinto che il prossimo inverno arriverà come l’amen in chiesa e dopo ben 12 (dodici) settimane di paziente attesa mi permetto di chiedere ai sopracitati: a quando la promessa presa di posizione e quali provvedimenti sono previsti per proteggere i residenti da ulteriori emissioni di sostanze nocive per la salute?
Flavio Laffranchi – Losone