Il sottoscritto Massimiliano De Marini porta a conoscenza agli uffici competenti che in data 25 agosto p.v. alle ore 19 c.a. mentre si trovava sul terrazzo della propria abitazione ubicata al decimo piano, notava che al palazzo di fronte, un inquilino del nono piano, era intento, con un bastone, a spaventare e distruggere i nidi di “rondoni maggiori” situati all’interno della tapparella in una delle camere del medesimo appartamento.
Allo stesso, gli intimavo ad alta voce di fermarsi e di smetterla, in quanto i rondoni e i loro nidi, sono una specie particolarmente protetta dalla Legge Federale sulla protezione degli animali. Pertanto, la sua azione poteva essere oggetto di violazione di natura penale.
La persona, invece, sosteneva di essere continuamente infastidita dalla presenza di feci sul davanzale rilasciate dai piccoli di rondoni. Smetteva quindi la tentata distruzione dei nidi, iniziando le operazioni di pulizia dell’intera tapparella, continuando cosi l’azione di disturbo ai malcapitati cuccioli.
Faccio presente che sono in possesso di foto e video delle malefatte.
La mattina seguente conferivo con l’Ufficio Caccia e Pesca di Bellinzona nella persona di Claudia Kaeser, la quale mi comunicava che avrei potuto comunque chiamare la Polizia, mentre lei avrebbe girato la segnalazione al guardia caccia della mia zona per intraprendere i provvedimenti del caso.
In data 28 agosto p.v., dopo aver constatato che nessuno mi aveva contattato per raccogliere la mia testimonianza ed eventualmente acquisire i miei rilievi fotografici, scrivevo la seguente mail alla Sig.ra Kaeser, che purtroppo ha ignorato, ovvero, non ho avuto alcuna riposta in merito.
Qui di seguito il testo della mia comunicazione:
“Gentile Sig.ra Kaeser, buongiorno…
Mi scusi tanto se la disturbo, ma, volevo informarLa che ad oggi, nessuno dei 4 guardia caccia disponibili della mia zona mi ha contattato per raccogliere la mia testimonianza ed eventualmente acquisire i video da me effettuati. Ritengo che la tempestività dell’intervento sia determinante per la salvaguardia dei nidi e per dare un chiaro segno ai cittadini che l’Autorità è sempre attenta a vigilare e punire gli eventuali trasgressori.
Ma devo purtroppo constatare che non è cosi!…forse perché si tratta di uccelli e non di vita umana?
Le chiedo umilmente perdono se ho osato sfogarmi, ma la mia sensibilità verso il benessere degli animali è elevata e di fronte a queste ingiustizie la rabbia prende il sopravvento.
Certo di una Sua comprensione La saluto cordialmente in attesa di una Sua risposta”
Il giorno 30 agosto notavo che il soggetto in questione aveva appeso fuori dalla tapparella, come si evince dalle foto in mio possesso, degli oggetti scuri che avevano come scopo di spaventare ed impedire ai rondoni di raggiungere i loro nidi, che nel frattempo néil guardia caccia ne la Sig.ra Kaiser si erano fatti vivi.
Quindi a questo punto, decidevo di inviare un’altra mail all’ufficio caccia e pesca, qui di seguito la comunicazione della mail:
“Buongiorno, come Lei può vedere dalla foto…il bastardo ha posizionato dei disturbatori fuori dalla persiana con l’intento di spaventare e impedire i rondoni a raggiungere i loro nidi.
Se non provvedete in tempi brevi a far rimuovere e ammonire il fuorilegge i piccoli di rondine moriranno e io inoltrerò tutta la documentazione in mio possesso all’ufficio federale dell’ambiente e al corriere Ticino informandoli dell’accaduto.
Le autorità cantonali hanno il compito di applicare le leggi federali e non disattenderle.
In attesa di una gradita risposta, porgo distinti saluti.”
Ad oggi non ho ricevuto alcuna risposta, pertanto mi chiedo se tutelare anche gli animali è un diritto sacro santo e fare rispettare le leggi emanate dallo Stato sia un dovere. A quanto pare nulla serve per fare rispettare le leggi emanate dallo Stato, visto e considerato che neanche loro o gli uffici preposti interessi ció.
Come si puó pensare che il cittadino possa rispettare quanto dettato dallo Stato, se esso stesso non interviene?
Credo che si configuri un reato, sia per il cittadino che ha cercato di distruggere i nidi e soprattutto per l’ufficio dell’autorità che non intervenne tempestivamente o meglio dire, non è intervenuta per niente.
Un paese come la Svizzera, invidiata da tutto il mondo, per la precisione nelle cose, oggi ha fatto un buco nell’acqua. Possiamo tranquillamente pensare che grazie ai loro dipendenti, questo paese sta perdendo dei pezzi importanti.
Con rammarico, porgo cordiali saluti.
Massimiliano De Marini