Les Ambassadeurs partner del gemellaggio tra i maître ticinesi e i colleghi dell’AMIRA di Paestum
L’arte orologiera scandisce il tempo dell’eccellenza gastronomica
L’incantevole arte orologiera svizzera e l’eccellenza della gastronomia ticinese hanno regalato momenti di pura poesia, trasformando in evento unico il recente gemellaggio d’amicizia tra la Sezione ticinese e quella di Paestum dell’Associazione Maître Italiani Ristoranti e Alberghi (AMIRA). A fare gli onori di casa il Comitato ticinese, guidato dal fiduciario Rodolfo Introzzi, riconfermato alla testa della Sezione ticinese per un altro quadriennio. Gli ospiti cilentani hanno visitato le cantine scavate nella roccia del Monte Generoso dove invecchiano i vini di Guido Brivio a Mendrisio, il Castello Luigi della famiglia Zanini a Besazio e la Vinattieri Ticinesi di Ligornetto.
L’apoteosi nel tardo pomeriggio. Il direttore Giovanni Frey ha accolto i maître nella boutique Les Ambassadeurs; aperta nel 1983 è una delle cinque superbe location svizzere del gruppo nato 52 anni fa, e che oggi è il primo commerciante al dettaglio svizzero di orologi di alta gamma e gioielli preziosi. A incantare gli ospiti il professor Ugo Pancani – docente di micromeccanica e orologeria presso l’Istituto Superiore Leonardo da Vinci di Firenze – con un intrigante viaggio nel mondo dell’arte orologiera svizzera. A testimoniare che l’arte orologiera ha molti punti in comune anche con l’alta gastronomia, l’aperitivo sotto ai portici; la cura del particolare, la capacità di regalare emozioni, la professionalità dei maître nella mise en place e nella preparazione dei flambé, sono state le stesse di quelle degli orafi e maestri orologiai. I vini ticinesi serviti dai sommelier professionisti ASSP, guidati dal presidente nazionale Piero Tenca, si sono sposati con le birre artigianali del Cilento. E poi la cena cucinata dagli chef campani ha proposto specialità come le frivolezze della Valle dei Templi con l’insolita mozzarella affumicata, i fusilli trafilati a mano al ragù contadino, il brasato di bufalo cilentano all’aglianico, i carciofi IGP di Paestum e il dolce ai marroni IGP di Roccadaspide. Il tutto accompagnato a una selezioni di vini cilentani.
Al termine la promessa di rendere visita agli amici di Paestum – guidati dal fiduciario Francesco Grippo, alla presenza, tra gli altri, del presidente nazionale Carlo Hassan, della responsabile delle “Amirine” Mina Franchini e del presidente di GastroTicino, Massimo Suter – è stata sugellata da un applauso, che ha premiato anche la bravura delle brigate di sala e di cucina e l’ottima collaborazione con lo staff di Nicola Pagnamenta