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Care amiche, cari amici, buona domenica!
Oggi il sole non ha voglia di scaldarci, forse anche perché arriviamo da qualche giorno di pioggia tanto ben desiderata. Nonostante il tempo indeciso però anche oggi nel nostro Cantone si svolgono tante manifestazioni all’aperto. Tra queste ricordiamo slowUp Ticino, la giornata senz’auto. Ogni anno sono migliaia le persone che usando la bicicletta e magari in parte i mezzi pubblici decidono di fare il percorso che va da Piazza Grande a Locarno e il centro storico di Bellinzona, costeggiando il lago Maggiore fino a Tenero per poi correre lungo il piano di Magadino. Buona pedalata!
Sintesi della settimana ed evoluzione
La nostra informazione domenicale dell’Economia con Amalia inizia con uno sguardo alle relazioni tra Italia e Svizzera. Questa settimana Italia e Svizzera hanno sottoscritto un accordo riguardante alcune questioni tra i due paesi. Uno dei punti riguarda la tassazione del telelavoro per i frontalieri, mentre l’altro si riferisce allo stralcio della Svizzera dalla black list, una lista di paesi considerati paradisi fiscali. La Svizzera è stata inclusa nella lista perché applicava una tassazione privilegiata alle persone fisiche, quindi era definita un paradiso fiscale. Le ragioni per tale inclusione sono tuttavia cadute nel 2016, quando i due paesi hanno sottoscritto un accordo per lo scambio di informazioni. È da allora che attendiamo di essere tolti dalla lista dei paradisi fiscali. Finalmente con l’accordo firmato questa settimana, i cittadini italiani potranno trasferirsi in Svizzera senza correre il rischio di essere tassati anche dall’Italia. Sì, perché la normativa in questione consentiva all’Italia di non riconoscere automaticamente il cambio di domicilio dei suoi cittadini che si traferivano in uno dei paesi della black list e quindi di tassarli ancora come se vivessero nella penisola. Ora quello che dobbiamo sperare e che il nuovo governo italiano prenda in mano anche un altro dossier, quello che riguarda l’accesso al mercato italiano per le banche svizzere. Anche in questo caso già qualche anno fa questo obiettivo è stato sottoscritto dall’Italia; purtroppo non lo ha rispettato. In concreto al momento attuale le banche svizzere non possono acquisire clientela in Italia se non hanno una succursale in questo paese. Concretamente significa che le banche ticinesi non possano trovare clienti in Italia, e questo è decisamente penalizzante. Speriamo che la nuova ministra delle finanze, la consigliera federale Karin Keller-Sutter, riesca a portare a casa anche questo accordo fondamentale per il nostro settore bancario.
E fondamentale è ricordare la giornata della Terra, Earth Day, che si celebra il 22 aprile. Questo momento è stato voluto dalle Nazioni Unite per portare all’attenzione il tema della protezione ambientale. In realtà l’idea di risale già agli anni 60, ma l’ufficializzazione avvenne solo nel 1970, un anno dopo uno dei più gravi disastri ambientali che si verificò a 10 km dalle coste di Santa Barbara in California. Nel 1969 ci fu un’esplosione di un giacimento petrolifero che riversò in mare 10-14 mila tonnellate di petrolio e causò la morte di oltre 3’500 animali tra cui uccelli, delfini, foche e leoni marini. In risposta a questo evento drammatico l’anno successivo migliaia di college e università organizzarono manifestazioni a difesa dell’ambiente a cui presero parte milioni di americani. Così, l’anno dopo le Nazioni Unite istituirono ufficialmente la giornata della terra, che culminò nel primo grande convegno mondiale nel 1992 sul clima a Rio de Janeiro. Decisamente da allora l’attenzione per le tematiche ambientali è cresciuta come pure la sensibilità per questi temi. Purtroppo assistiamo negli ultimi anni anche a manifestazioni che disturbano l’ordine pubblico o deturpano luoghi pubblici o opere d’arte e che probabilmente non solo non servono a nulla rispetto agli obiettivi della causa originale, ma nuocciono pure.
Per fortuna la protezione dell’ambiente e la sensibilizzazione passano anche per altre strade. In effetti vediamo che sempre più gli Stati cercano nuove regolamentazioni per salvaguardare il pianeta. Qualche settimana fa avevamo discusso della decisione dell’Unione Europea di vietare l’immatricolazione di veicoli che emettono CO2 a partire dal 2035. Sempre l’Unione Europea qualche giorno fa ha deciso di vietare dal 2029 le caldaie a gas. In questa bozza di legge iniziale sarebbero anche vietate le caldaie a biomassa e quelle con miscele a idrogeno al 20%. Naturalmente questa decisione sta mettendo in allerta il settore produttivo ma anche i cittadini che sono preoccupati per le ricadute di queste norme sulla loro situazione finanziaria poiché come ogni misura di questo tipo bisognerà andare a vedere come saranno sussidiati gli eventuali costi aggiuntivi per le famiglie. Un altro punto delicato di cui si discute e di cui bisogna tenere conto è che la transizione verso le forme di produzione energetica pulita non deve essere in contrasto con il rispetto del paesaggio. Pensiamo all’istallazione di impianti eolici. Secondo gli obiettivi della Strategia Energetica 2050 la Confederazione dovrebbe produrre il 7% dell’energia attraverso questi impianti; oggi siamo solo allo 0.3%. Uno studio recente del Politecnico di Zurigo stima che siano necessarie altre 760 turbine eoliche. Però, qui si apre il dibattito: è corretto installarle nelle Alpi e deturpare il territorio? Fino a che punto non si deve tener conto anche del paesaggio quando si parla di salvaguardia? Tutti temi che dovranno essere affrontati nei prossimi anni in maniera concreta e uscendo da paradigmi ideologici.
E infine questa settimana nel nostro articolo abbiamo parlato di “PMI: Sorpresa amara nell’uovo di Pasqua”. Purtroppo il Consiglio Federale verso la fine di marzo ha deciso di aumentare il tasso di interesse sui crediti COVID-19 a cui hanno potuto attingere le imprese. Le giustificazioni riportate non ci sono parse molto solide, soprattutto alla luce del grande sforzo appena fatto per l’acquisizione di Credit Suisse. Il Consiglio Federale a nostro avviso avrebbe potuto posticipare di un anno questa decisione così da evitare un ulteriore grattacapo alla già delicata situazione che stanno vivendo le piccole e medie imprese.
Trovate qui gli articoli della settimana
PMI: Sorpresa amara nell’uovo di Pasqua
Se vi siete persi gli articoli delle scorse settimane, eccoli:
L’indebitamento record delle famiglie: “Confermate le difficoltà finanziarie dei ticinesi”
L’inflazione rallenta
UBS-CS: Non c’era più tempo ma è stato un duro colpo
Che tempo farà quest’anno? Ecco le previsioni economiche
8 marzo: perché
120 secondi
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L’Economario – il vocabolario di economia
Vi ricordiamo che il nostro vocabolario di economia vi spiega in parole molto semplici, temi apparentemente complessi e soprattutto perché sono importanti nella nostra vita di tutti i giorni. Inflazione, PIL, consumi, commercio estero, disoccupazione: temi in apparenza complessi che vengono spiegati con parole semplici.
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PMI: Sorpresa amara nell’uovo di Pasqua
L’inflazione rallenta
UBS-CS: Non c’era più tempo ma è stato un duro colpo
8 marzo: perché
Svizzera, le cose sono andate bene, ma non benissimo
Le previsioni per il Ticino
In attesa di quello che ci riserverà l’economia la prossima settimana, vi auguro una splendida domenica!
Un caro abbraccio,
Amalia Mirante
L’economia con Amalia by Amalia1978