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Care amiche, cari amici, buona domenica!
Dopo qualche settimana di vacanza, torna L’economia con Amalia nella vostra posta elettronica! Siamo oramai a fine gennaio e nel nostro Cantone comincia a sentirsi la musica delle Guggen e l’odore di risotto che accompagna il periodo dei carnevali.
Sintesi della settimana ed evoluzione
La nostra informazione domenicale dell’Economia con Amalia con una notizia che riguarda la Svizzera e in particolare i Grigioni. L’alta Engadina è vittima del suo stesso successo: grazie alla crescita turistica della regione la domanda di appartamenti per persone non residenti è aumentata. Come sappiamo dalla regola di base dell’economia quando la domanda aumenta e l’offerta non riesce a seguire di pari passo, i prezzi aumentano. Nel caso della costruzione di appartamenti e di abitazioni in generale, il primo ostacolo all’adeguamento dell’offerta è il tempo necessario per costruirli; in aggiunta, bisogna anche rispettare eventuali limiti edificatori decisi nei piani regolatori. Così l’assemblea comunale di Sils ha deciso questa settimana di accettare un’iniziativa che chiedeva che le oltre 170 abitazioni primarie presenti nel Comune rimanessero a disposizione dei residenti e dei dipendenti delle aziende che hanno una sede in questo comune. Anche il Comune di St. Moritz sarà chiamato a votare nelle prossime settimane un credito per la costruzione di uno stabile di 19 appartamenti con prezzi accessibili e destinati ai residenti. Vedremo se anche in questo caso si riuscirà a tutelare chi vive e lavora in una regione, non cedendo alle tentazioni di guadagni immediati legati a un turismo forse eccessivo.
E spostiamoci in un altro luogo famoso per i suoi ghiacci: la Groenlandia. Nelle ultime settimane, questa isola è stata al centro dell’attenzione internazionale a causa delle dichiarazioni del neopresidente americano Donald Trump che ha annunciato di volerla comperare. All’inizio tutti hanno pensato che fosse una delle tante provocazioni del presidente; con il tempo la questione si sta dimostrando più seria di quanto si immaginasse, tanto da non escludere neppure un’occupazione militare. E pensare che qualche anno fa, nel 2022, gli sceneggiatori di Borgen, una serie televisiva danese basata su vicissitudini politiche (la trovate su netflix), avevano basato l’ultima stagione proprio sulle mire di conquista di questa isola da parte di Stati Uniti, Russia e Cina. Nella serie, come nella realtà, l’interesse di queste superpotenze per la Groenlandia nasce da diversi fattori: petrolio, gas naturale, minerali di terre rare e non da meno il ghiaccio. Senza dimenticare l’importanza che ricopre nelle tratte legate alla navigazione e al commercio. Insomma, con le dichiarazioni di Donald Trump, ancora una volta la realtà pare essere andata ben oltre la finzione.
E sicuramente pensavano che si trattasse di finzione i dirigenti di Mediobanca quando venerdì il Monte dei Paschi di Siena (MPS) ha annunciato il tentativo di una scalata attraverso il lancio di un’offerta pubblica di scambio (Ops). Ma andiamo con ordine. Innanzitutto, chiariamo che stiamo parlando di due istituti di credito italiani. Il Monte dei Paschi di Siena è ritenuta una delle più antiche banche del mondo e fu fondata nel 1472 con lo scopo di sostenere le classi meno abbienti della città di Siena. Mediobanca invece è nata nel 1946 per volere di Raffaele Mattioli ed Enrico Cuccia. Entrambi gli istituti finanziari hanno vissuto periodi di ascesa, ma hanno anche dovuto superare grosse difficoltà, basti pensare che il Monte dei Paschi di Siena è stata salvata nel 2017 dallo Stato italiano. Ma arriviamo ai giorni nostri e precisamente a venerdì 24 gennaio, quando MPS ha fatto questa offerta pubblica di scambio del valore di 13.3 miliardi di euro (12.7 miliardi CHF) offrendo agli azionisti di Mediobanca per ogni loro azione 2,3 azioni del “nuovo istituto di credito”. Praticamente in questa operazione, il Monte dei Paschi di Siena vuole diventare il proprietario di Mediobanca al fine di annetterla e far nascere un nuovo istituto di credito. Questo comporterebbe la scomparsa di Mediobanca. I dirigenti di quest’ultima non erano informati di questa volontà e di conseguenza considerano l’offerta “ostile” poiché “non è stata concordata”. A questo punto, per sapere come andrà a finire, dovremmo attendere di scoprire cosa faranno gli azionisti di Mediobanca, ossia se accetteranno di scambiare le loro azioni guadagnando circa il 5% rispetto al valore in borsa di mercoledì 22 gennaio, ma decretando in contemporanea la fine della “loro” banca.
Infine, chiudiamo col nostro articolo settimanale in cui abbiamo ripreso l’intervista Conti risparmio meno redditizi: «Preoccupazione, anche per l’economia» di Paolo Contangelo pubblicata sul Tio e sul 20minuti, che ringraziamo, in cui abbiamo parlato dell’abbassamento dei tassi di interesse e delle conseguenze sui risparmi dei cittadini, ma anche sugli equilibri macroeconomici.
Trovate qui gli articoli della settimana
Conti risparmio meno redditizi: «Preoccupazione, anche per l’economia»
Se vi siete persi gli articoli delle scorse settimane, eccoli:
L’anno che sta arrivando, tra un anno passerà…
L’economia nel nuovo anno fra ottimismo e prudenza
Quando la debolezza degli Stati causa problemi alle aziende
Jaguar: nuovo inizio o inizio della fine?
La disoccupazione cresce: non facciamo gli struzzi!
120 secondi
Non avete voglia di leggermi? Nessun problema: potete guardarmi e ascoltarmi. Trovate i mini video di spiegazione qui e su Instagram (qui).
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L’Economario – il vocabolario di economia
Vi ricordiamo che il nostro vocabolario di economia vi spiega in parole molto semplici, temi apparentemente complessi e soprattutto perché sono importanti nella nostra vita di tutti i giorni. Inflazione, PIL, consumi, commercio estero, disoccupazione: temi in apparenza complessi che vengono spiegati con parole semplici.
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Conti risparmio meno redditizi: «Preoccupazione, anche per l’economia»
L’anno che sta arrivando, tra un anno passerà…
L’economia nel nuovo anno fra ottimismo e prudenza
Quando la debolezza degli Stati causa problemi alle aziende
Jaguar: nuovo inizio o inizio della fine?
In attesa di quello che ci riserverà l’economia la prossima settimana, vi auguro una splendida domenica!
Un caro abbraccio,
Amalia Mirante