Anche se oggi il sole sembra farsi un pochino desiderare, la primavera è arrivata. E speriamo che anche il risveglio dell’economia non tardi troppo.
Chi volesse anche questa sera alle 20.00 può unirsi alla chiacchierata economica su Clubhouse; questa sera parleremo di sistemi previdenziali e di riforma dell’AVS (qui il link). Questo social permette di organizzare degli incontri audio in diretta (niente video). Per poterla attivare dovete essere invitati da un amico. Contattatemi se avete bisogno.
E ora vediamo gli aggiornamenti di questa settimana.
Cliccando sulle parole in blu potrete arrivare direttamente agli articoli, video e audio pubblicati.
Sintesi della settimana ed evoluzione
Anche questa settimana i temi sono purtroppo in buona parte collegati all’assenza di vaccini e ai ritardi nelle consegne. La sospensione temporanea da parte di alcuni Paesi della vaccinazione di Astra Zeneca per presunti rischi aumentati di trombosi ha tenuto banco per tutta la settimana. Mentre l’Unione Europea frenava ulteriormente la campagna già lentissima di vaccinazioni, la Gran Bretagna segnava il suo record con oltre 650 mila persone immunizzate in un giorno, arrivando oggi ad aver vaccinato metà della popolazione. La vicenda si è conclusa paradossalmente: l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha confermato la validità del farmaco, la presidente Ursula Von der Leyen minaccia di impedire le esportazioni di Astra Zeneca fuori dall’Unione Europea e la realtà è che ora molti cittadini rifiutano questo vaccino. L’incertezza e la paura regnano.
Non meglio pare andare la gestione delle relazioni geo-politiche che fanno da garanti della stabilità economica. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden questa settimana ha alimentato tensioni con la Corea del Nord, la Russia e la Cina. Cina quest’ultima che viaggia con il vento in poppa e che non sembra voler ridimensionare le sue ambizioni di prima potenza mondiale. Così alla luce della crisi globale, anche la strategia economica cinese cambia e diventa di “doppia circolazione”. Se il ruolo degli investimenti stranieri e delle esportazioni sarà ancora importante, prioritaria diventa una crescita basata principalmente sul mercato e sui consumi interni. Questa dovrà essere raggiunta con uno sviluppo di qualità, fondato sull’indipendenza tecnologica e sulla transizione ecologica. Chissà se prima o poi anche i paesi occidentali vedranno i rischi della loro dipendenza dai paesi asiatici e torneranno a parlare di autonomia dei settori strategici.
Sul fronte dell’economia nazionale i dati delle esportazioni svizzere nel mese di febbraio non sono molto rassicuranti. Prodotti chimici e farmaceutici, orologeria e macchinari di precisione hanno segnato riduzioni. Ricordiamo che le esportazioni nette rappresentano per la Svizzera oltre il 12% del Prodotto Interno Lordo e garantiscono migliaia di posti di lavoro.
Posti di lavoro di cui abbiamo parlato giovedì mattina a Millevoci su Rete Uno. In compagnia di altri ospiti abbiamo discusso di incertezza. È stata per me l’occasione di trattare il tema parlando anche della teoria di John Maynard Keynes, uno dei più grandi economisti di tutti i tempi. Nella sua teoria Keynes mostra perché l’incertezza porti allo squilibrio tra domanda e offerta causando una disoccupazione che non si risolve se non con l’intervento diretto dello Stato. Stato che in Svizzera ha tutte le possibilità per sostenere cittadini e aziende in questo momento di difficoltà.
E lo Stato in queste settimane ha discusso di risanamento dei conti dell’AVS, il primo pilastro della previdenza professionale. Purtroppo anziché affrontare il tema con coraggio riconoscendo la necessità di una riforma sostanziale se si vuole mantenere il livello di prestazioni odierne, ancora una volta si è proceduto con soluzioni di compromesso che scontentano tutti. Se dell’aumento dell’età di pensionamento delle donne sentiremo parlare a lungo, nessuno si occupa della tendenza troppo facile di aumentare le tasse e in particolare l’lVA. La Svizzera a differenza di altri Paesi europei ha scelto di incassare la maggioranza delle sue entrate fiscali dalla tassazione sul potenziale dei contribuenti e non dalle tasse indirette. Oltre a ciò l’IVA , come tutte le tasse sul consumo, è estremamente antisociale e iniqua. Certo è facile raccontarci che tanto è la più bassa d’Europa e che l’aumento non sarà grande, ma non per questo deve essere la soluzione a tutti i mali. Le tasse devono avere una relazione con gli scopi per cui sono prelevate e non diventare la mucca da mungere per non cercare soluzioni più impegnative.
Video
Questa settimana trovate una video-sintesi pubblicata il 17.03.2021 da Ticinotoday. Il tema è quello delle fragilità del mercato del lavoro ticinese. Inoltre potete trovare brevi video che spiegano concetti teorici e opinioni sui fatti di attualità: dal lockdown, alle previsioni economiche, dalle tasse ambientali al debito pubblico.
Interviste
Questa settimana trovate la sintesi dei miei interventi a Millevoci, Rete Uno del 18.03.2021 oltre a diversi contributi a trasmissioni televisive.
120 secondi
La nuova rubrica del nostro Blog. Potete vedere il riassunto degli articoli in un video di meno di 120 secondi.
L’Economario – il vocabolario di economia
Vi ricordiamo che il nostro vocabolario di economia vi spiega in parole molto semplici, temi apparentemente complessi e soprattutto perché sono importanti nella nostra vita di tutti i giorni. Di recente è stata discussa l’elasticità che è uno strumento che permette alle aziende di ipotizzare cosa capita ai loro prodotti se aumentano il prezzo, se si modifica il reddito dei consumatori oppure se cambia il prezzo di un altro bene. Insomma, la ragione per cui Coca Cola e tanti altri preferiscono ridurre la quantità che vendono anziché aumentare il prezzo.
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Potete in ogni caso andare avanti ad ascoltarmi direttamente dal blog, cliccando qui:
- Che cosa hanno in comune Keynes e la Covid-19? L’incertezza
- Basta aumentare le tasse! La riforma dell’AVS non si fa aumentando l’IVA
Audio delle settimane precedenti
- Ticino: 4’200 posti di lavoro persi sarebbero pochi?
- “Tesoro, mi si sono ristretti i prodotti”. Le confezioni si rimpiccioliscono, i prezzi no.
- Gli anni passano, le disparità salariali restano. Tutto il mondo è paese.
- Analisi del frontalierato (se i dati sono giusti…)
- Ticino: PIL, posti di lavoro, disoccupazione. Tutto va male.
- Intervista Cronache della Svizzera italiana – RSI
- Piove sul bagnato: Elon Musk e i ricchi sempre più ricchi
- Il Ticino cresce, ma troppo poco
In attesa di quello che ci riserverà l’economia la prossima settimana, vi auguro una splendida domenica e un buon inizio di primavera!
Un caro abbraccio,
Amalia Mirante