Tornare alla 5 Terre, godersele attraverso la piacevolezza di una passeggiata tra i carrugi o dal mare a bordo di un tipico gozzo. Sentire il profumo dei limoni, della lavanda, del rosmarino e l’intensa fragranza del mare. Decantate dal premio Nobel Eugenio Montale nel suo celebre “Meriggiare pallido e assorto” e ammirate da migliaia di turisti che dal tutto il mondo arrivano su questo delizioso angolo di Liguria. 5 borghi incastonati nella roccia: Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso; 5 località dai colori pastello inserite in un territorio che nel tempo l’uomo ha plasmato, lavorato, modificato.
La mano forte e bisognosa ha scavato in ogni anfratto pur di estrarre dal pietrisco briciole di terra coltivabile. Terra sostenuta dai famosi muretti a secco che la gente del posto chiama cian e che tanto sudore hanno fatto travasare delle fronti. I 5 borghi fanno parte del Parco Nazionale delle 5 Terre, poco meno di 3.900 ettari di territorio e circa 4.000 abitanti sui 5 comuni. Patrimonio Mondiale dell’umanità il Parco è uno dei Parchi Nazionali più piccoli d’Italia.
Tornarci per prendere atto di persona che 14 Aziende delle 5 Terre che hanno ottenuto il riconoscimento del marchio “Stratus” ovvero un bollino blu, un segno di riconoscimento per le attività più attente e sensibili ai temi dell’ambiente fra quelle che svolgono attività turistiche legate al mare. Una certificazione per l’impegno nella protezione dell’ecosistema e nella divulgazione dei valori ambientali e culturali. Aziende della ricezione turistica, operatori del mare, dell’ospitalità e dei circoli.
Ma andiamo con ordine. Il Progetto Stratus, finanziato nell’ambito del Programma Interreg Marittimo 2014-2020, coordinato da CRENoS (università di Cagliari) insieme ad ENEA e Parco delle Cinque Terre, è stato messo in atto e sviluppato in zone turistiche ad alto pregio naturalistico in Liguria, Sardegna e in Francia, nella regione costiera tra Provenza e Costa Azzurra (PACA).
L’obiettivo generale del progetto “STR.A.TU.S. – Strategie Ambientali per un Turismo Sostenibile” consiste nell’aumentare la competitività internazionale delle micro imprese e delle PMI della filiera prioritaria transfrontaliera del turismo sostenibile, operanti in particolare di territori costieri ad alto pregio naturale e interessati da vasti flussi turistici.
Il progetto, che ha preso il via proprio nell’anno dichiarato dall’Onu come “Anno Internazionale del turismo sostenibile” si è sviluppato in due anni (2017-2018), e ha puntato a rafforzare la competitività del settore turistico marino-balneare supportandone la crescita sostenibile, partendo dalla convinzione che un turismo ben progettato e gestito, che rispetti e valorizzi la ricchezza di risorse naturali, che migliori l’ambiente e sia attento allo sviluppo delle popolazioni, contribuisce alla crescita economica di un territorio.
L’obiettivo di Stratus è rivolto allo sviluppo turistico sostenibile, individuando gli strumenti di gestione che favoriscano e migliorino la sostenibilità delle imprese dei territori costieri ad alta valenza ambientale e insieme mirino alla creazione dal basso di un marchio per i prodotti eco-turistici, affidandone l’utilizzo a organizzazioni e istituzioni vicine alla realtà locale.
Il marchio Straus tende dunque a migliorare la gestione ambientale del territorio, partendo dalle singole attività produttive coinvolte nel settore turistico; stimolare le aziende a conoscere e ad approfondire gli impatti ambientali delle loro attività per cercare di ridurli adottando soluzioni tecnologiche; vuole favorire il riconoscimento da parte della domanda turistica del valore aggiunto associato ai benefici di carattere ambientale che si possono ottenere attraverso l’innovazione e pratiche virtuose; inoltre fornire uno strumento di marketing ambientale alle aziende per promuoversi nel segmento verde della domanda turistica.
Le strategie locali abbracciano dunque i contenuti, le informazioni e le pratiche orientate alla sostenibilità ambientale (rifiuti, energia, acqua, trasporti) pratiche che saranno confrontate tra le aree interessate per arrivare ad avere una strategia integrata sulla sostenibilità ambientale in tema di turismo.
I tempi cambiano velocemente, il turismo è cambiato così come è diverso l’approccio dei turisti verso le visite alle località più famose al mondo. Un serio lavoro di coerenza e consapevolezza è doveroso per tutela l’ambiente e rispettarne chi ci vive. Dalle Aziende un segnale importante nella speranza di avere ancora nel tempo turisti capaci di godere un “Meriggiare pallido e assorto” tra i celebri cian, come amava fare il grande poeta italiano.
Fabrizio Salce