Sono loro che permettono a molti, forse anche a qualche membro del WWF, di gustarsi dei prodotti sani, di qualità, a chilometro zero.
Sono loro che con lo sfalcio annuale di vaste superfici prative o il pascolo estivo curano il territorio e ne garantiscono la biodiversità.
Sono loro che con un lavoro costante e impegnativo mantengono l’ambiente montano attrattivo per i turisti e per i residenti.
Sono loro che allevano gli animali con passione e in ossequio di severe leggi federali.
Tutto questo non lo assicurano né il lupo né i dirigenti del WWF che hanno elaborato un comunicato per affermare beffardamente che “gli abitanti della Val di Blenio trarranno importanti benefici dall’espansione del grande predatore”.
Questa beatificazione della reintroduzione dei grandi predatori comincia a pesare in maniera insostenibile.
La cruda verità è che se le autorità continueranno come finora a non porre freni all’espansione dei lupi, gli abitanti della val di Blenio, anzi tutti gli abitanti dell’Arco alpino, si troveranno a dover affrontare situazioni difficilmente reversibili: l’inselvatichimento del territorio dovuto all’abbandono degli alpeggi e dei prati montani; la scarsità di prodotti locali a causa della chiusura di numerose aziende agricole con la conseguente perdita di posti di lavoro; la diminuzione del turismo a motivo di una minore qualità paesaggistica; la perdita di conoscenze e tradizioni secolari; l’aggravamento ulteriore della crisi demografica delle località più discoste. Altro che benefici!
Ecco perché da anni insistiamo nel chiedere rispetto per i contadini sempre più confrontati con un futuro incerto, con l’apprensione per la sorte dei loro animali quando sono al pascolo, con un lavoro diventato sempre più oneroso a causa delle misure di protezione richieste, nonostante la precarietà e l’inefficacia delle medesime.
E continueremo a chiederlo il rispetto, anche con azioni concrete contro i grandi predatori, sia da parte delle autorità federali e cantonali sia all’opinione pubblica, anche se non tutti ci concedono la necessaria attenzione.
E rispetto anche per coloro che il lupo preferirebbero non incontrarlo nel loro giardino. Apriamo finalmente gli occhi e basta con le fandonie!