A parte gli slogan sui santini che sono delle frasi senza senso o almeno che hanno un senso se fossero conseguenti, ci troviamo come redazione sollecitati da scritti in quantità industriale da parte dei candidati. Ho anche moderato un dibattito politico in tema di agricoltura e mi sono messo le mani nei capelli dopo un paio d’ore ad aver sentito i candidati. Uno scempio. Candidati che scrivono giornalmente delle prese di posizione in questi periodi e poi per 4 anni non li senti più. Partiti che ti promettono di far bloccare i premi cassa malattia. Per 20 anni non hanno fatto nulla e ora a tre settimane lanciano iniziative, sapendo che sono promesse di Gianburrasca. Movimenti che inoltrano petizioni a favore delle Tre Valli, a tre settimane dalle elezioni e poi non sanno neppure dove sono le Tre Valli. Oppure un partito che ha lo slogan “facciamolo” bello peccato che non dicono cosa. Oppure oc competenza e rispetto, ma competenza di che e rispetto per chi?. “Siamo la vostra voce” un partito scrive ma poi nei 4 anni è stata la voce di chi… Ma continuiamo leggiamo ancora “Con impegno e passione, per crescere insieme”. Ma scusate chi vuole crescere insieme con i valori di solo capitalismo e mondo finanziario? Ma ancora si parla di “Formazione, passione e Lavoro”. Ma le soluzioni non ci sono, nessuno ce le dicono, ci promettono, solo promettono. E quella che scrive “Noi decidiamo il nostro futuro” di professione avvocato e diteci voi che futuro vogliamo costruire assieme noi popolo-operaio con avvocati.. Poi ti parlano di Onestà, di impegno e passione oppure quella che scrive “per fare ci vuole un’ideale e che ha affossato un media nel cantone. Oppure chi scrive “Prima i Ticinesi” e poi impiegano frontalieri… Insomma potremmo andare avanti per mesi a elencare gli slogan e a lasciare vuoto lo spazio per la coerenza dell’agire. Ma questa poi è bella “Per un Ticino che (si) muove” questa perla è di un avvocato che probabilmente non si è mai trovato alle 18’00 a Lugano o Mendrisio sulle strade, forse eviterebbe di fare sarcasmo sulla mobilità. E quell’altro che scrive “Con il cuore per lavoro e territorio” ma ci dica lavoro per chi, proprio da quelli che ci hanno promesso al massimo 40mila lavoratori di frontiera e oggi, dopo le promesse, sono a 65mila. Forse per questi politici la matematica è filosofia e non tecnica… Dai che continuiamo con quello che sul sua santino ha scritto “per salari dignitosi” che è un imprenditore di sinistra, sarebbe proprio da verificare… Poi finalmente uno onesto che scrive “Felice ed entusiasta in Gran Consiglio”; almeno a questo non interessano i problemi della gente ma la sua felicità di essere parlamentare. E quelli che scrivono “Ascoltare, capire, agire” non sanno neppure ascoltare, basta vedere ai dibattiti, immaginiamoci capire e poi agire… Poi quello che scrive “Noi prima di tutto”, ma parla di se stesso o della popolazione. Insomma non si capisce nulla e avanti con queste proposte e slogan che poi andremo sempre peggio.
Poi incontro ad un dibattito un piccolo viticoltore, che dopo aver ascoltato per 2 ore cosa hanno detto candidati che vanno per la maggiore ha preso la parola e ha parlato con il cuore dicendo: cari miei, ogni anno è peggio, siamo pieni di burocrazia, il tempo non fa giudizio, se i tassi mi mangiano la rete di protezione non posso fare nulla perché sono animali carnivori e per cui se io subisco un danno di fr 10’000 me li devo sorbire io. Insomma alla fine ha dichiarato mi sono messo in gioco per difendere chi come me lotta ogni giorno e vede la propria valle deperire senza che nessuno vada a fondo per risolvere queste situazioni. Questi sono i candidati che ci piacciono, quelli che mettono le mani e sono profondamente innamorati del loro territorio e vedono che con i blabla non si va da nessuna parte. Peccato che questi personaggi veri e naturali non hanno i mezzi per promuoversi e dunque magari non arriveranno in Gran Consiglio. Ci arrivano quelli che spendono di più, che hanno la voce grossa, che conoscono i trucchi della comunicazione e che poi si siedono e fanno i loro affaretti…
E’ questo il Ticino che vogliamo? Oggi è arrivato il materiale di voto, pensiamoci bene prima di crociare chi ci ha ridotto come lo siamo oggi e vediamo di crociare quelli che hanno la voce bassa, che sono educati e che rischiano del loro ogni giorno: questi sanno i veri problemi della gente e allora diamo loro fiducia e iniziamo la grande rivoluzione del cambiamento… (ETC/rb)
Sono spunti di chi ama il territorio ed è deluso di come si sprecano mezzi finanziari pubblici senza alcuna visione futura e senza una linea guida unitaria che permetterebbe di porsi dei traguardi. Invece tanti animaletti sciolti e basta. Noi vogliamo un Ticino a dimensione umana e meno litigioso, vogliamo essere rappresentati da persone che ogni giorno devono lottare per vivere, perché questi sanno come lottare per loro stessi e per noi…