L’Ambri anche a Bienne mostra il suo momentaccio, che dura troppo a lungo e che non si vede la luce, tanto da poter quasi affermare che, salvo miracoli, non riuscirà neppure a qualificarsi per i preplayoff, fortuna vuole che quest’anno non vi saranno relegazioni. Se queste sono le premesse di una stagione che prometteva tanto, e dopo le prime tre settimane di entusiasmo e vittorie ora la realtà si è affacciata e ad Ambri, escluso Pestoni, tutto va rifatto. Una campagna stranieri fallita su tutta la linea, giocatori di casa che se non hanno i riferimenti si perdono in nulla, insomma una squadra che sul ghiaccio stà collezionando sconfitte su sconfitte senza far vedere spiragli di ripresa. Il portiere Ciaccio ha parato quello che ha potuto, tenendo i compagni in gara fino alla fine del secondo tempo. 8 secondi dopo il fischio d’inizio del terzo tempo il Bienne ha segnato il 2:0 per poi arrotondare fino al finale 4:0. A preoccupare l’allenatore e lo staff, non pensiamo sia la sconfitta stessa, ma il sistema. Due sole penalità contro l’Ambri, nessuna contro il Bienne stanno già a dimostrare la poca “cattiveria” sportiva dei leventinesi. Gli stranieri come detto assenti su tutta la linea, gli indigeni che fanno quello che possono con tutti i loro limiti tecnici. Zwerger e Fora spariti, insomma non funziona nulla. Da dove ripartire? Sarà questo il compito di Cereda che riteniamo non debba temere per il posto, sia per il progetto ma anche per una situazione finanziaria precaria.
Martedì prosismo l’Ambri ospita lo Zugo per poi recarsi nella tana della grande sorpresa Rapperswil e poi far visita al Losanna. Serve una reazione, questo è chiaro!