SI APRA UNA TAVOLO DI CRISI DEL SETTORE MUSICALE PRESSO IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, PIU BANDI EXTRA FUS, APERTURA DEL FUS AL POP E ROCK E AGEVOLAZIONI FISCALI ALLA IMPRENDITORIA MADE IN ITALY ITALIANA
Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge 2685 di conversione in legge del decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115, recante misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali
premesso che:
il provvedimento reca misure urgenti in materia di energia, economia e politiche sociali,
considerato che:
anche a seguito della recente approvazione del cosiddetto «Decreto aiuti» sono state inserite misure a favore del sistema musicale senza però rispondere ad alcune delle istanze provenienti dal mondo della musica indipendente, tra cui il bisogno di arginare le distorsioni createsi a seguito dell’erogazione di risorse a multinazionali straniere del settore musicale;
gli effetti della crisi energetica si sommano a quelli di cui alla pandemia da Covid-19. In particolare, nel comparto musicale alcuni rappresentanti chiedono da tempo al Ministero dello Sviluppo Economico di verificare l’attivazione di un tavolo di crisi del settore musicale evidenziando un calo delle entrate fino al 70 per cento per i piccoli editori e produttori musicali indipendenti italiani con il rischio di chiusura di 1 su 3 attività imprenditoriali;
nonostante si apprezzino gli sforzi di sostegno economico introdotti per far fronte all’emergenza imposta dall’epidemia da COVID-19 e dalla conseguente battuta di arresto delle attività culturali, si è anche più volte evidenziato che i finanziamenti erogati tramite FUS, extra FUS e alcuni altri bandi non hanno in alcuni casi ristorato tutte le categorie che ne avevano bisogno, tra cui il settore della discografia emergente e indipendente,
considerato inoltre che:
sono in corso di elaborazione i decreti legislativi attuativi della legge n. 106/2022 del 15 luglio 2022 (Legge delega dello spettacolo),
invita il Governo:
ad attivare un tavolo di crisi del settore musicale in capo al Ministero dello Sviluppo Economico al fine di rispondere alle istanze provenienti dal mondo degli editori e produttori musicali indipendenti italiani;
a valutare l’opportunità di attivare ulteriori bandi extra-FUS a beneficio del comparto musicale;
nelle more dell’elaborazione dei decreti legislativi di attuazione della legge delega dello spettacolo, valutare l’opportunità di prevedere risorse aggiuntive al FUS allargandone l’erogazione anche ad altri settori musicali, tra cui il pop e il rock;
a elaborare un sistema fiscale incentivante la fruizione di prodotti musicali.
https://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/18/Emendc/1362697/1359312/index.html
APPELLO AL GOVERNO E AI PARTITI DEL COORDINAMENTO STAGE! L’ESTATE STA FINENDO E GLI INDIPENDENTI CHIUDONO.
APPELLO
L’estate sta finendo e gli indipendenti chiudono.
Gli indipendenti chiedono ai partiti in competizione elettorale di mettere
al centro la nuova musica italiana.
Si chiede al Governo di aprire un Tavolo di Crisi del settore musica delle
imprese solo italiane, si chiede di aprire nuovi bandi extra-fus per
sostegni chiusure covid e ripartenzaa post covid, si chiede di riadeguare il
PNRR con temi specifici dedicati alla musica italiana, si chiede di fermare
il monopolio delle multinaazionali del digitale della musica
Siamo in una situazione drammatica: un’estate e’ ripartita per la musica ma
solo per i grandi eventi, mentre le piccole realta’ musicali e il circuito
indipendente ed emergente soffrono sempre di piu’ e ci sono sempre meno
risorse economiche per i circuiti indipendenti ed emergenti e per gli
esordienti.
Si chiede al Governo di aprire un Tavolo di Crisi del settore musica delle
imprese solo italiane, si chiede di aprire nuovi bandi extra-fus per
sostegni chiusure covid e ripartenzaa post covid, si chiede di riadeguare il
PNRR con temi specifici dedicati alla musica italiana, si chiede di fermare
il monopolio delle multinaazionali del digitale della musica .
Nonostante i sold out dei grandi eventi la reale ripartenza per il settore
dei piccoli e medi eventi musicali indipendenti si preannuncia ancora piu’
dura e difficile del solito. Sono ancora non pervenuti una parte dei ristori
del 2021, non sono ancora stati lanciati i bandi a copertura delle chiusure
di Capodanno, e’ arrivato il caro bollette e dopo la crisi economica e lo
stop da Covid 19 ora arriva anche la crisi economica sempre piu’ dura
causata dalla tragedia della guerra, che andrebbe interrotta quanto prima
alla ricerca della pace, a mettere come sempre in ogni settore in maggiore
difficolta’ chi lavora all’innovazione, allo scouting e verso gli esordienti
e i circuiti alternativi al mainstrean piu’ commerciale da tormentone
estivo. Una situazione drammatica per la filiera della musica indipendente
ed emergente anche se tutti fanno finta di niente e praticamente nessuno ne
parla come se ci fosse un embargo. In verita’ le piccole realta’ musicali
fatte di artisti, imprese, operatori e lavoratori rischiano di saltare del
tutto e di perdere del tutto e per sempre tutta la filiera della nuova
musica italiana lasciandola in mano esclusivamente alle multinazionali
straniere monopoliste delle piattaforme digitali. Una situazione
drammatica.
Per questo chiediamo che si istituzionalizzi l’importanza di un Tavolo unico
del settore musica nel suo rapporto con il Governo e il Parlamento e che il
nuovo Governo appena entrato in campo attivi subito i Decreti Attuativi del
Codice dello Spettacolo dal Vivo appena approvato.
StaGe!, come gia’ fatto in una sua nota di qualche tempo fa, chiedi di
inserire nei punti dei programmi gli interventi a favore del settore della
musica realizzata dalle piccole imprese italiane e appena arrivati al
Ministero della Cultura di convocare, viste anche le richieste di tutte le
associazioni del settore, un Tavolo della Musica ultura per affiancare il
settore in questa difficile ripartenza, per affiancarsi e lavorare insieme
al meglio, che vede come detto un significativo segno piu’ della
discografia e delle piattaforme digitali ma un segno meno nell’occupazione
del settore, nel mondo live e nell’area dei club e festival oltre che di
introiti minori per le piccole realta’ musicali come autori, artisti,
editori e produttori piccoli indipendenti ed emergenti. Oltre ad attivare un
bando ristori per il 2022 e un piano Pnrr specifico per il settore musica.
Il Coordinamento StaGe! ha chiesto infine ai partiti politici in
competizione elettorale di inserire al Ministero dello Sviluppo Economico
immediatamente un Tavolo di Crisi del Settore Musicale e del Live visto il
calo di operatori, artisti e lavoratori in regola che parla di una
diminuzione di circa il 30% in meno rispetto a tre anni fa, della chiusura
di 1 club dal vivo su 2, della non ripartenza di almeno 1 festival e contest
ogni 3, di un introito fino a meno del 70 per cento per quanto riguarda i
piccoli editori e produttori musicali indipendenti italiani, con il rischio
chiusura per 1 su 3, e di un minore incasso dei live fino a una media del
meno 90 per cento per tantissimi operatori e promoter indipendenti. Un dato
complessivo altamente drammatico che non puo’ che preoccupare e sul quale si
deve intervenire se non si vuole perdere una ricchezza di creativita’,
competenza e professionalita’ che rischia di essiccare la pianta
dell’innovazione musicale in Italia.