Giornata di approfondimento S-WIN/federlegno.ch: Mendrisio, 22. Maggio 2015
La costruzione in legno moderna al Sud delle Alpi
Architettura di qualità e strutture esigenti
Charles von Büren, Fachjournalist, Bern
Traduzione e adattamento del testo originale Andrea Bernasconi, Mendrisio
Gli aspetti costruttivi e progettuali, le questioni sulla sicurezza e sulla robustezza delle strutture portanti, o ancora della durabilità e dei costi di manutenzione – sono questi i temi che regolarmente si ripropongono quando si parla di costruzione in legno. La giornata di approfondimento organizzata da S-WIN (Swiss Wood Innovation Network) in collaborazione con federlegno.ch ha affrontato questi aspetti in relazione alla situazione al Sud delle Alpi.
Il corso, seguito con successo da oltre 100 professionisti del settore, si è svolto all’Accademia di Architettura di Mendrisio il 22 maggio, si prefiggeva di mostrare come la tecnologia della costruzione in legno moderna possa rispondere alle esigenze più moderne anche al Sud delle Alpi. E ciò è valido tanto per gli edifici multipiano in ambito urbano, quanto per edifici dall’architettura particolare. Si è potuto in particolar modo constatare, che anche al Sud delle Alpi la costruzione in legno può essere considerata a tutti gli effetti come moderna e all’avanguardia.
Architettura di legno moderna
La giornata di Mendrisio portava il titolo piuttosto macchinoso “La costruzione in legno moderna – soluzione interessante per un’architettura di qualità e strutture portanti esigenti”. Le oltre cento persone che hanno aderito all’invito ne testimoniano il successo e la grossa risonanza che il tema ha suscitato. Il titolo “Architettura di legno moderna” avrebbe descritto in modo persino più efficace i contenuti. E questo è forse l’unico suggerimento per un evento decisamente interessante e ben riuscito, che si è concluso con l’appuntamento ad una prossima edizione ad approfondire, in un futuro non troppo lontano, uno o diversi fra i temi sollevati.
Il legno e la sua polivalenza
La giornata è stata interamente dedicata alla costruzione e allo sviluppo del progetto architettonico, senza però tralasciare gli aspetti ingegneristici e quelli legati alla protezione antincendio, dove le esigenze di qualità e di sicurezza sono altrettanto importanti. Le realizzazioni mostrate e discusse possono essere definite come esemplari sia dal punto di vista tecnico che da quello ingegneristico. All’inizio l’architetto Alberto Alessi (Università di Vaduz / SUP Lucerna) ha puntualizzato un aspetto essenziale: le stesse prestazioni che la costruzione in legno offriva un tempo per esempio in ambito rurale, sono disponibili oggi in forma adattata per rispondere alle esigenze dell’edilizia più moderna e attuale.
I preconcetti ingiustificati
Un’indagine di mercato eseguita presso gli architetti italiani nel 2008 ha mostrato come la costruzione in legno sia tuttora caratterizzata da molti pregiudizi. Il legno viene spesso descritto come piacevole e simpatico, ma al tempo stesso come poco durevole e difficile nella manutenzione. Le sue proprietà isolanti sono erroneamente valutate come interessanti, ma poco adatte ai climi più caldi. Inoltre la costruzione in legno viene spesso immaginata come troppo leggera – quindi poco robusta – e come particolarmente costosa. Che la resistenza al fuoco degli edifici in legno sia sistematicamente sottovalutata, in questo contesto, non è sorprendente.
Probabilmente questi pregiudizi sono fondati sulla radicata tradizione della costruzione massiccia nelle regioni del Sud d’Europa. Inoltre la costruzione in legno moderna era fino a poco tempo fa, in queste regioni, decisamente poco presente sulla stampa specializzata e quindi poco conosciuta. L’evento di Mendrisio assume dunque un ruolo particolarmente importante, in quanto ha permesso di presentare lo stato attuale dell’edilizia in legno moderna e le sue sue potenzialità, sulla base di svariati esempi di progetti realizzati recentemente.
Edifici multipiano in legno – ingegnosità e sicurezza
La prima parte della giornata è stata dedicata agli aspetti più tecnici e ingegneristici. Andrea Bernasconi (Prof. heig Yverdon-les-Bains e SUPSI Lugano) ha mostrato sulla base di diversi esempi concreti come le moderne strutture della costruzione in legno ben si prestino a soddisfare le esigenze architettoniche più avanzate, e come le tipologie costruttive più tradizionali siano state recentemente affiancate e in parte sostituite da nuove tecnologie e nuovi materiali – come per esempio i pannelli massicci a strati incrociati XLAM – estremamente performanti dal punto di vista ingegneristico. Molti edifici realizzati recentemente con questi materiali sono all’altezza delle esigenze architettoniche più avanzate. Si tratta inoltre di una tipologia di costruzione in legno molto simile alle costruzioni massicce e quindi ben adatta anche nelle regioni del Sud delle Alpi. A proposito della sicurezza antincendio Andrea Frangi (ETH Zurigo) ha brevemente introdotto le nuove prescrizioni nazionali, in vigore da inizio 2015. Il legno è oggi considerato allo stesso modo degli altri materiali da costruzione; e le nuove regole aprono prospettive e possibilità interessanti per l’edilizia in legno. Questo beninteso nel rispetto dell’evidenza che il legno è un materiale combustibile e che un aspetto essenziale e fondamentale da considerare è il suo comportamento in caso di incendio. A complemento di ciò Nazzaro Belli e Sonia Montalbano hanno mostrato il punto di vista dell’autorità di prevenzione incendi e le regole e prescrizioni che devono essere rispettate in ossequio alle leggi vigenti.
Edifici in legno esemplari
La seconda parte della giornata è stata dedicata alla presentazione di edifici realizzati in legno, che possono essere definiti come esemplari sia dal punto di vista tecnico che da quello architettonico. Andrea Bernasconi ha illustrato le particolarità del quartiere di Via Cenni a Milano, la cui progettazione è di provenienza ticinese. Il complesso residenziale, composto fra l’altro da quattro torri di 9 piani con struttura interamente in legno è fra i più grandi mai realizzati in legno in Europa, e definisce sotto tutti i punti di vista nuovi standard di riferimento. La costruzione è interamente realizzata con pannelli XLAM, che formano le solette e la pareti portanti, incluse quelle dei vani scale e ascensori. Grazie ai cappotti esterni rivestiti con un intonaco bianco, questi edifici sono un ottimo esempio di come la costruzione in legno possa integrarsi perfettamente nel contesto urbano.
Simile, anche se con soluzioni tecniche diverse, l’effetto ottenuto con Casa Montarina (Architetto Lorenzo Felder, Lugano), un edificio residenziale di 6 piani a poche centinaia di metri dalla stazione di Lugano, o con la Residenza Sirio (Architetto Maurizio Marzi, Taverne), un altro edificio residenziale di 6 piani situato a pochi metri dal Padiglione Conza a Lugano Cassarate. In entrambi i casi si tratta di edifici in legno moderni e ben inseriti nel tessuto urbano, anche se di tipologia architettonica ben diversa: appartamenti su un piano per il secondo e unità monofamiliari disposte su tre piani per il secondo, quasi a rappresentare più edifici monofamiliari impilati sulla medesima parcella.
A dimostrare che la grandezza assoluta non è l’unico spunto per impressionare sono stati presentati due edifici decisamente più piccoli, un laboratorio e un edificio residenziale di nuova concezione, entrambi in Ticino. La ristrutturazione di un’antica fabbrica di cioccolata a Lugano e la più modesta nelle dimensioni “House of natural Resources” sul campus del Politecnico di Zurigo, un prototipo dell’applicazione delle tecnologie più moderne del legno di latifoglia hanno completato il giro d’orizzonte dell’edilizia in legno moderna del Canton Ticino.
Dall’edificio piccolo e particolare al grande stabile residenziale …
Il nuovo edificio per un laboratorio di analisi in Val di Blenio, a Olivone (Alpine Foundation for Life Sciences), sorprende per la forma semplice e razionale del suo volume (Architetto Stefano Tibiletti, Lugano). A prima vista è persino difficile riconoscere i due piani dell’edificio, in quanto le facciate sono rivestite con listelli di legno orizzontali. La luce diurna filtra attraverso le facciate e le grandi finestre sottostanti. Quest’ultime sono tanto grandi da permettere comunque una sufficiente illuminazione degli spazi, malgrado il 50% della loro superficie sia coperta dal tavolato delle facciate. L’architetto progettista definisce questo edificio piuttosto particolare come una “macchina di legno”.
Decisamente diverso l’edificio Temporary Living, a Mendrisio (Architetto Axel Middeke, Agno). Il programma architettonico è di fatto un esperimento di edilizia residenziale. Su una superficie lorda di 1664 metri quadrati si trovano 36 appartamenti di dimensioni relativamente ridotte; su ognuno die due piani superiori si trovano 18 unità. Al pianterreno si trovano gli spazi ad uso comune – uno studio Fitness, le lavanderie e gli atelier. L’intero edificio di tre piani è realizzato completamente in legno e poggia su un piano interrato in calcestruzzo. All’interno degli appartamenti la struttura in legno è lasciata a vista e la necessaria resistenza in caso di incendio è data dalla struttura in XLAM. Le vie di fuga sono rivestite con materiale non combustibile, come richiesto dalla prescrizioni antincendio. La committenza e il progettista hanno voluto riunire in questo progetto le esigenze di un modo di abitare nuovo con i vantaggi di un quartiere decisamente ottimale in relazione alla sua prossimità a tutte le vie di comunicazione.
… per arrivare al grande spazio costruito in legno
L’architetto luganese Jachen Könz ha ristrutturato due edifici della vecchia fabbrica di cioccolato Tobler di Lugano Besso – il magazzino e la piazza coperta, a suo tempo adibita alle operazioni di carico e scarico, ad esso antistante. La costruzione originale è caratterizzata dalla volontà dell’antico proprietario di disporre di spazi assolutamente funzionali. La struttura in calcestruzzo del magazzino è stata liberata da tutti i rivestimenti e si presenta oggi come un unico spazio di 31 x 28 metri in pianta. La copertura di questo edificio è stata ristrutturata rialzando il tetto originale, in modo da introdurre una vetrata longitudinale che illumina lo spazio in modo naturale. La struttura della copertura della zona di carico e scarico (in pianta 32 x 17 metri) è realizzata in legno lamellare incollato della primissima generazione. Queste travi hanno dovuto essere rinforzate tramite l’incollatura di nuove lamelle, aggiungendo alle sezione fino a 160 mm in altezza. Inoltre sono stati aggiunti dei tiranti in acciaio nella parte superiore, in modo da ridurre il carico orizzontale sulle fondamenta. La costruzione translucida della copertura originale del 1910 è stata mantenuta, rimpiazzando le parti trasparenti della stessa. Gli spazi e l’architettura dell’edificio originale sono così stati mantenuti, facendoli letteralmente rinascere a nuova vita.
Il legno di latifoglia per le prestazioni elevate
Andrea Frangi ha concluso le giornata presentando un progetto ancora poco noto al Sud delle Alpi e gli sviluppi più recenti delle ricerca al Politecnico di Zurigo sul legno di latifoglia e sui materiali ad alte prestazioni da esso derivati. Partendo dalla grossa disponibilità di latifoglie nelle foreste (in Ticino in modo particolare), e in considerazione delle ottime prestazione meccaniche di questo materiale, si tratta senza dubbio di un processo evolutivo sensato e interessate, che ha portato allo sviluppo di strutture portanti nuove. In questo edificio, realizzato nel contesto di un progetto di ricerca, si trovano fra l’altro dei telai in legno di latifoglia realizzati tramite la precompressione dei diversi elementi che li compongono, delle solette realizzate come struttura composita di legno di faggio e calcestruzzo, e una soletta con pianta quadrata, portante nelle due direzione del piano e realizzata esclusivamente con legno di faggio. L’edificio sarà inaugurato a inizio giugno 2015 (http://www.honr.ethz.ch/).
Costruzione di legno in Ticino – 2 nuovi documenti
Giusto in tempo per questa giornata l’organizzazione mantello dell’industria del legno Svizzera – Lignum – ha pubblicato:
• un numero del suo Bollettino Legno dedicato al tema della costruzione in legno in Ticino (Bollettino legno 114/2015 “Costruzione in legno in Ticino”).
• un numero della sua Rivista Tecnica Lignatec tradotta in italiano da federlegno.ch dedicato ai rivestimenti di legno per terrazze
Il Bollettino Legno 114/2015 e la Rivista Tecnica sono disponibili in italiano, tedesco e francese e ottenibili presso Lignum a Zurigo (www.lignum.ch) o presso federelgno.ch (www.federlegno.ch) a Rivera.