L’associazione Ticino Cile, sicura di poter interpretare il sentimento dei cileni residenti nel Cantone, vuole esprimere il suo cordoglio per la scomparsa del clown Dimitri a la sua famiglia, a tutti i collaboratori del Teatro e della Scuola Dimitri, agli artisti che li sono stati vicini per tanti anni e infine a tutta la comunità che oggi piange la scomparsa del grande artista.
Per i cileni, Dimitri ha sempre rappresentato un riferimento importante e un simbolo di ciò che è la solidarietà con chi è perseguitato e cerca asilo in altre nazioni.
Nel 1973, quando il dittatore Augusto Pinochet prese il potere in Cile, Dimitri manifestò la sua condanna a quel regime. La sua preoccupazione per la sorte di coloro che dovevano fuggire alle atrocità della dittatura lo portò a collaborare con l’Azione posti liberi che stava allora organizzando l’accoglienza di rifugiati. Infatti, Dimitri, Gunda sua moglie, e i loro figli, accolsero una famiglia di cileni. Ma molte altre furono le occasioni in cui Dimitri manifestò la sua solidarietà come, per esempio, tramite le esigenze di rispetto dei diritti dell’uomo rivolte al governo di Pinochet.
Molti dei cileni accolti allora nel Canton Ticino, grazie alla solidarietà di persone come Dimitri, sono oggi dei cittadini integrati e pienamente attivi nella comunità. Questo fatto ha una grande importanza soprattutto oggi quando sembra prevalere il pregiudizio e la diffidenza.
Il primo saluto, dopo che il rifugiato ha varcato la frontiera, il primo benvenuto pronunciato, la prima mano amica, come quella del clown Dimitri, tesa verso chi fugge, è la vera chiave per una serena e duratura integrazione nella nazione di accoglienza.
A nome di tutti i cileni, grazie amico Dimitri
L’Associazione Ticino-Cile