La Casa della Letteratura per la Svizzera italiana è aperta
Sabato 30 marzo si è svolta l’attesa inaugurazione, un luogo di aggregazione e incontro che a Lugano mancava
La nuova casa della letteratura, come un porto, si accinge ad accogliere gli autori, i traduttori, i lettori; un luogo dove arrivare, scambiare parole e idee,
da cui partire e in cui tornare.
Primo appuntamento, mercoledì 10 aprile con Marco Balzano.
Lugano, 31 marzo 2019 – Si è svolta ieri, sabato 30 marzo, l’inaugurazione della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana (Viale S.Franscini 9, Lugano), in un giardino assolato e gremito, in presenza di un vasto e prestigioso gruppo di rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni culturali del territorio, e soprattutto di un folto pubblico di autori e lettori.
In una splendida giornata primaverile, in tanti hanno voluto salutare l’arrivo di un luogo che si attendeva da tanto. La Casa della Letteratura per la Svizzera italiana è nata grazie allo studio e alla progettazione a cura dell’associazione AdS – Autrici e autori della Svizzera AdS e con il sostegno di numerose realtà pubbliche e private. A questo proposito Nicole Pfister Fetz, segretaria generale dell’AdS, ha voluto sottolineare come “Una casa della letteratura è come un porto per autrici e traduttori letterari: arrivare, scambiare delle parole, partire e tornare. Siamo contenti che esiste adesso anche questo porto letterario per la Svizzera italiana.”
Il pomeriggio è iniziato con il saluto dell’On. Marina Carobbio, Presidente del Consiglio Nazionale che ha utilizzato parole importanti per definire questo progetto. Fra cui ci piace ricordare “C’è bisogno di scavalcare i confini linguistici all’interno del Paese. Per farlo ci vogliono alleati. E chi se non la letteratura e i libri possono essere i nostri migliori alleati e complici per far conoscere, capire e contrabbandare la cultura e la lingua italiana e costruire ponti verso altre lingue e culture? Ponti che avrebbe bisogno oggi più che mai anche il nostro Cantone, per colmare quelle distanze tra noi e gli altri, tra il Ticino e il resto della Svizzera e del mondo.”
Prosegue nei saluti l’On. Pelin Kandemir-Bordoli, Presidente del Gran Consiglio “penso che in una Casa della Letteratura può e deve abitare il mondo. Il mondo che conosciamo, quello della Svizzera italiana, le parole che riconosciamo come nostre, quelle dell’italiano, ma può e deve anche richiamare alla necessità di tenere finestre e porte aperte verso il resto del mondo. Una casa della letteratura che si fa finestre di parole e laboratorio di costruzione del senso e del confronto.”
“Cicerone scrisse che una casa senza libri è come una stanza senza finestre.“ ricorda nel suo intervento il Consigliere di Stato Manuele Bertoli, Direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport “Voglio immaginare la Casa della letteratura come un luogo senza muri e con ampie finestre, dal quale seguire il paesaggio letterario dell’italianità svizzera.“
Il Sindaco di Lugano, Marco Borradori ha voluto porre l’attenzione sull’importante impatto che la Casa della Letteratura avrà per la città. “Nella Casa della Letteratura troveranno spazio laboratori linguistici, eventi, corsi e incontri che amplieranno i nostri orizzonti sui temi della lettura e della scrittura. Questa attività favorirà senz’altro lo sviluppo di importanti collaborazioni e sinergie con diverse istituzioni – scuole, università, biblioteche – e con tutte quelle realtà associative impegnate a rendere più vivo il discorso culturale, più ampia la circolazione delle idee, più frequenti i momenti di confronto e di riflessione.” Il Sindaco ha poi concluso “Quando si aprono le porte di una casa, si dà voce al dialogo, allo scambio e alla condivisione.”
A fare gli onori di casa, il presidente della Casa, Fabiano Alborghetti (premio svizzero per la letteratura 2018) che ringraziando i presenti ha voluto parlare del valore interpretativo che sta alla base della letteratura: “Le scelte interpretative sono quelle con le quali gli esseri umani assegnano significati, e sono possibili solo grazie all’immaginazione e al suo operare con i concetti: i simboli linguistici. Sono questi che ci permettono la decodifica di quanto ci circonda.
Quando questa idea ha avuto un corpo, si è imposto anche quello che diventerà il nostro mantra: La letteratura abita la lingua; in senso lato, quella che oggi inauguriamo è la casa della lingua, parlata e scritta, lingua che è nutrimento del pensiero e dell’interazione sociale”.
Gli scrittori Fabio Pusterla, Jérôme Meizoz (Canton Vallese), Leo Tuor (Canton Grigioni), Prisca Agustoni, Pietro De Marchi, Antonio Rossi e Elena Spoerl che ha letto Alberto Nessi, attraverso le loro letture sono stati i protagonisti dell’evento, regalando agli ospiti accorsi momenti di grande emozione e fornendo un chiaro esempio di cosa è e cosa offrirà la Casa della Letteratura.
Ad aprire gli interventi dei poeti Fabio Pusterla, anche membro del comitato di Programmazione della Casa, che augura “che la nostra Casa della letteratura sappia coltivare l’arte dell’ospitalità e dell’accoglienza, dell’apertura e della socievolezza; senza però dimenticare il vento selvaggio che la lettera porta con sé, e che fa della letteratura un’avventura conoscitiva costante, un andare sempre oltre, sempre più in là, verso l’ignoto e il perturbante. Essere ospitale, e mantenere la coscienza dei paesaggi inospiti da dove la lettera forse proviene, tumultuosa.”
Una programmazione, quella 2019 improntata sulla qualità e sulla diversità dei temi e delle voci, offrendo incontri molto vari: esordi letterari e autori affermati, traduzione e influenze della traduzione nella scrittura, autori vivi e autori scomparsi, voci locali, dai Cantoni vicini (Vallese e Grigioni) e dall’Italia; prosa e poesia, autori autodidatti, professionisti, accademici. Voci profondamente limpide ed altre sperimentali e altrettanta attenzione è data ai moderatori. Tutto questo sarà contenuto all’interno di una Casa, un luogo che grazie alle voci ospiti ed al pubblico che lo popolerà si rivelerà non solo un contenitore ma un passaggio verso uno spazio ben più vasto.
Un pomeriggio interamente dedicato alla letteratura, quello di sabato che fa ben sperare per il futuro della Casa che si prepara già ad accogliere il primo ospite, mercoledì 10 aprile quando arriverà Marco Balzano che dialogherà con Michele Fazioli.
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