Sono stati investiti ulteriori 10 mio di franchi per piste ciclabili nel luganese, mendrisiotto e locarnese, e si lasciano delle tratte pericolosissime dove ogni anno tanti feriti, senza che nessuno batta ciglio. Parliamo del tratto del Piottino, e specificatamente la galleria che da sud porta al Dazio Grande. Una tratta battuta da tantissimi veicoli, con anche molti camion e roulotte, che a fatica riescono ad incrociarsi. Una illuminazione in galleria da ‘’terzo mondo’’ che non permette agli automobilisti che arrivano, a volte a velocità ben superiore al consentito, di accorgersi a tempo della presenza di ciclisti. Potremmo anche disquisire sui ciclisti stessi, in particolare quelli che scendono con le biciclette a nolo delle Ferrovie. Anche gente di una certa età, che non è mai andata in bicicletta, che si getta sulla strada in discesa, sprezzante del pericolo a cui vanno incontro. La responsabilità di tutto questo va suddivisa tra i molti attori; FFS che promuove viaggi combinati con noleggio di biciclette per se stessa e per il proprio partner Rent a Bike, citando sul sito: ‘’ Bici e grotti Leventina: Bici e gastronomia in Ticino: la discesa da Airolo a Biasca promette puro divertimento’’. Naturalmente lavandosi le mani di eventuali danni alle persone ! Noi abbiamo costatato come vengono consegnate le biciclette, e in particolare la breve lezione di guida e capacità nel condurre una bici sul piazzale della stazione, 10 metri in bicicletta e via … autorizzazione concessa per andare incontro alla ‘’morte’’ !!! Ma sia chiaro che la massima responsabilità va alle persone che scendono dalla cantonale a velocità paurosa, sprezzanti degli altri utenti del traffico. Molti ciclisti poi procedono a gruppi, occupando tutta la carreggiata e in questa categoria vi sono anche i ”dilettanti” che macinano chilometri e chilometri all’anno e che pensano che sono gli altri a dovere fare attenzione. Gli automobilisti non sono certo senza responsabilità, che proprio nella galleria viaggiano a velocità poco prudente rischiando di travolgere tutto quanto trovano sulla loro via, e il tutto quanto trattasi di persone ! Le autorità non sono certo meno colpevoli, in quanto a loro è dato il compito di proteggere, nel limite del possibile, la popolazione. Noi non sappiamo chi dovrebbe intervenire, di certo la voce grossa dovrebbe farla chi opera nel turismo; pensiamo agli enti del turismo locale e cantonale, ai politici locali, ai parlamentari, ai velo club e a tutti quanti interessa salvaguardare la vita, affinché una passeggiata in bicicletta non si trasformi in tragedia. Diventa molto semplice in quel luogo operare, basta usare la via storica appena sotto, adattarla ad una ciclopista e farla uscire nel primo curvone del Piottino. Poca spesa, fatta con cognizione di causa per salvaguardare la vita dei cittadini e turisti, per permettere di apprezzare agli amanti della bicicletta, che sono anche cicloturisti, la bellezza di quel tratto chiamato Gole del Piottino. Lo scriviamo perché ogni volta che andiamo in bicicletta passando da quella strada ci soffia in testa un pensiero che potrebbe essere anche l’ultima che transitiamo !!! Invece di spendere un sacco di soldi in ….. (ETC/RB)
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