Innanzitutto, ringrazio il lodevole Consiglio di Stato per aver dato risposta all’interrogazione del 3 aprile 2017 n.80.17 Treni Regionali Ticino Lombardia (TILO) – quale futuro per le scuole macchinisti su suolo svizzero?
Prendendo però spunto dalle risposte addotte dal Governo e da nuove informazioni ricevute, vorrei approfondire la tematica sulla nuova classe di formazione per macchinisti e sull’impiego di personale indigeno per la conduzione dei treni TILO.
Come società con sede in Ticino, su suolo svizzero, ci si aspetta da un’azienda come TILO una certa attenzione sia nella formazione sia nell’assunzione di personale indigeno, in particolar modo per quanto riguarda la categoria dei macchinisti.
Premesso che il tema della selezione, dell’assunzione e conseguente formazione del personale impiegato dalle imprese di trasporto, sia esso nel settore dell’esercizio oppure in quello amministrativo, rientra nella sfera di competenza delle aziende si chiede al Consiglio di Stato:
1. Quanti macchinisti attualmente in formazione presso TILO sono domiciliati in Ticino, e quanti sono residenti all’estero?
2. Quanti macchinisti di TILO sono domiciliati in Ticino, e quanti sono residenti all’estero?
3. Quanti macchinisti sono interoperabili?
4. Quale selezione viene eseguita da TILO per la scelta e la formazione dei macchinisti?
Lara Filippini (UDC – LaDestra)