Interpellanza ai sensi dell’art. 97 della Legge sul Gran Consiglio:
– Progetto di Parco Nazionale del locarnese sono previste “zone cuscinetto” e quale sicurezza ai seggi elettorali?
Lodevole Consiglio di Stato,
nei comuni che fanno parte del Progetto di Parco del Locarnese tra poco più di una ventina di giorni, si vota sul destino di questo progetto di rilancio territoriale e socio economico.
Com’è uso per questi progetti attorno a questo annoso progetto impazzano le discussioni e le contrapposizioni tra le varie parti in causa. Purtroppo il necessario e opportuno dibattito deborda anche in fatti non proprio democratici e dai seguiti problematici. Si sente di dannose e virulente contrapposizioni paesane, anche all’interno di famiglie, e di danneggiamenti di proprietà materiali dei cittadini rei di essere schierati su un fronte o altro. Rigature di auto, per esempio, sono segnalate nell’Onsernone.
Da questa Valle giungono anche notizie che alle Cittadine e Cittadini è consigliato di non votare per corrispondenza, ritenendo alto il rischio di brogli elettorali, quali la sostituzione di schede! L’invito all’elettorato è di recarsi direttamente alle urne e qui poco male. Tuttavia la ventilata denuncia di brogli elettorali è grave e altamente lesiva del segreto dell’urna e dell’ordine democratico.
Un altro tema portato dagli oppositori al Progetto Parco è un presupposto doppio gioco dello Stato, a mezzo dei suoi alti funzionari, nella definizione delle zone del Parco, o meglio nel tener nascosta l’informazione su una ventilata “zona cuscinetto”. Ufficialmente, facendo riferimento al “Piano perimetro di progetto”, queste aree sono attualmente definite in “zona periferica”, segnate in giallo nella cartina, e la “zona centrale”, segnata in verde, aree poste a macchia di leopardo qua e là nel perimetro del Parco. Le norme per la zona “periferica” e “ centrale” sono scritte e non necessitano di soverchie interpretazioni.
Come scritto si parla poi di misteriose “ZONE CUSCINETTO”, previste quali aree di transizione fra la “zona centrale” e la “zona periferica”. Su queste zone il loro uso, destinazione, dove si trovano veramente sembra che nessuna spiegazione é stata data e i questiti in merito si assommano in quanto non si riesce a capire quale sarà la loro eventuale ricaduta pratica e formale. Sembra che sia una zona da non confondere con quella prevista per i PARCHI NATURALI o PERURBANI.
La domanda ci è stata posta da Cittadini dell’Onsernone. Gli stessi chiedono spiegazioni che, a loro veduta, sin qui non sono state fornite e che lasciano un grande interrogativo. Si ritiene che a livello degli Uffici statali, sia questo un segreto tenuto abilmente nascosto sino all’avvenuta votazione.
Se così fose sarebbe grave e vi è più di un motivo per chiarire immediatamente e senza remore questa problematica: è vero che sono previste queste “zone cuscinetto”? Che destinazione e norme prevedono? Ledono l’affermata e sostenuta dichiarazione che nelle “zone periferiche” non è prevista nessuna altra limitazione oltre a quelle già oggi esistenti?
Quale Deputato chiedo che queste problematiche siano chiarite da subito.
Date le mie facoltà mi permetto chiedere al Consiglio di Stato quanto segue:
1. Corrisponde al vero che tra le “zone periferiche” e le “zone centrali” del PNL è prevista una “zona cuscinetto” sin qui tenuta segreta da parte dei Servizi dello Stato? Che destinazione e norme prevede?
2. Se “sì” cosa intende fare il Consiglio di Stato per garantire, entro la votazione del 10 giugno p.v., una corretta informazione della popolazione e qual è il motivo di tener nascosta la creazione di una simile fascia di transizione tra le diverse zone?
3. È informato il Consiglio di Stato di disagi per devianze nel dibattito democratico sul progetto PNL?
4. Di fronte alla denuncia di “ipotetici” brogli ai seggi elettorali cosa intende proporre il Governo per garantire i diritti dei votanti e la segretezza del voto? Vi saranno dei picchetti governativi o delle forze dell’ordine che assisteranno all’apertura delle schede pervenute per corrispondenza?
Nell’attesa di una risposta alla prossima seduta del parlamento ringrazio per l’attenzione.
In fede
Germano Mattei, deputato di MontagnaViva
Cavergno, 15 maggio 2018