Dopo oltre un mese dal lancio (avvenuto il 1. aprile) dell’iniziativa popolare intitolata “Le vittime di aggressioni non devono pagare i costi di una legittima difesa” è giunto il momento di fare il punto alla situazione e dare un’informazione alla popolazione.
Sulle 7’000 firme necessarie per la riuscita dell’iniziativa finora ne abbiamo raccolte circa 6’500, di cui circa la metà già vidimate e valide. Tenuto conto delle firme che potrebbero essere annullate, direi che con circa 800 firme l’iniziativa potrà considerarsi riuscita.
Anche se il termine ufficiale dell’iniziativa scadrà il 31 maggio, la consegna ufficiale delle firme alla Cancelleria dello Stato è già stata fissata per giovedì 19 marzo alle ore 11.
I ritardatari hanno dunque solo un paio di settimane per sottoscrivere l’iniziativa. A questo punto, anche se non v’è ancora la certezza matematica, visto che negli ultimi giorni l’afflusso di firme è in forte aumento, penso di potermi sbilanciare e di poter affermare che l’iniziativa riuscirà, come sono riuscite finora le precedenti cinque iniziative popolari ( di cui tre costituzionali) lanciate dal Guastafeste ( 6 su 6 = en plein !).
Sabato mattina sarò presente alla bancarella in funzione al mercato di Bellinzona (vis à vis dell’hotel Croce federale), e non è da escludere che per l’occasione il traguardo delle 7’000 firme verrà superato. Si tratta dell’ultima bancarella rimasta in funzione per la nostra iniziativa in tutto il Cantone, e alla quale sarà possibile sottoscrivere anche nelle prossime settimane ( fino a luglio) l’iniziativa popolare federale che mira a vietare il velo integrale (burqa e niqab) in tutta la Svizzera.
In allegato vi trasmetto una foto ( che potete utilizzare) della bancarella al mercato, con il sottoscritto e il deputato della lega dei ticinesi Mauro Minotti).
Da notare che fino al 31 maggio sarà possibile firmare l’iniziativa sulla legittima difesa agli sportelli delle Cancellerie comunali di tutti i Comuni del Cantone.