Presentata nella forma elaborata da Lea Ferrari e Massimiliano Ay per la modifica della Legge cantonale di applicazione della Legge federale sulla protezione dell’ambiente (Riduciamo i trasporti inutili e pericolosi degli inerti)
del 19 maggio 2020
I rifiuti edili in Canton Ticino vengono depositati nelle discariche di Torre, Gnosca, Cadro, Monteggio, Peccia, Rancate, Personico e Coldrerio. La maggior parte di queste località non sono le stesse maggior generatrici di inerti, bensì gli inerti vengono principalmente realizzati nei centri e agglomerati in espansione.
Dal lato ambientale il Cantone genera in questo modo regolari lunghi trasporti di mezzi pesanti e per parecchi chilometri su tutte le strade già incredibilmente intasate e trafficate. Alcuni dati forniti dal Dipartimento del territorio possono aiutare ad evincere meglio la situazione. Il quadro del 2017 dei rifiuti edili minerali provenienti dall’edilizia e dal genio civile era il seguente: la produzione si è attestata a 1,35 milioni di metri cubi, in linea con la produzione media pluriennale, con una forte diminuzione del quantitativo di materiale depositato in discarica (-32%), dovuto in buona parte al forte aumento (+76%) del materiale di scavo esportato in Italia per il ripristino dei siti di estrazione (235.000 m3), mentre il quantitativo riciclato in Ticino è rimasto stabile a circa 800’000 m3.
Rispetto agli anni precedenti il quantitativo totale di rifiuti edili smaltito in discarica è ulteriormente diminuito, situandosi a poco meno di 300.000 m3 , di cui il 48% depositato nel Sopraceneri e il 52% nel Sottoceneri. L’esportazione nelle cave a ridosso del confine italiano genera traffico, allo stesso modo come la dislocazione di materiale inerte troppo lontano dai centri genera inquinamento.
Con questa iniziativa si chiede l’aggiunta della lett. e) all’art. 12 cpv. 2 della Legge cantonale di applicazione della Legge federale sulla protezione dell’ambiente (LALPAmb). Lo scopo è quello di ridurre il numero di mezzi pesanti di trasporto di materiale sulle strade e ridurre anche i chilometri e l’inquinamento, grazie a maggiori e migliori possibilità di stoccaggio provvisorio e riciclaggio degli inerti in zone limitrofe a quelle di grande sviluppo edilizio.
Fonte: “Rifiuti edili” – sito web del Dipartimento del territorio del Canton Ticino
LEGGE
cantonale di applicazione della Legge federale sulla protezione dell’ambiente (LALPAmb); modifica
Art. 11 – Strumenti della pianificazione del territorio
Il Consiglio di Stato provvede a che gli strumenti della pianificazione del territorio adempiano alle esigenze della protezione dell’ambiente, in particolare per quanto concerne la prevenzione e la limitazione delle immissioni, e predispone affinché quelli esistenti vengano tempestivamente adeguati.
Art. 12 – Altre attività del Cantone
1Il Consiglio di Stato veglia a che nell’ambito dello svolgimento delle attività di loro competenza i suoi servizi promuovano la protezione dell’ambiente.
2In particolare predispone affinché:
a) nella progettazione, costruzione ed esercizio di edifici e impianti le emissioni vengano limitate nella misura massima possibile, con misure alla fonte;
b) vengano utilizzati macchinari, apparecchi e veicoli che producono minori emissioni ed hanno una maggiore durata di vita;
c) vengano utilizzate sostanze non pericolose per l’ambiente;
d) vengano preferenzialmente adottati procedimenti che consentono l’uso parsimonioso delle risorse, e in particolare l’utilizzo di prodotti riciclati o riciclabili.
e) nella gestione degli inerti, vengano limitati i trasporti e permesso il deposito in discariche distrettuali.
3Esso fa in modo che gli stessi impegni vengano assunti anche dai Comuni, dagli altri enti pubblici e dai privati da esso incaricati dello svolgimento di compiti di interesse pubblico o che ricevono aiuti finanziari dal Cantone.
Lea Ferrari e Massimiliano Ay