Il chasing, ovvero l’inseguimento delle perdite, è uno dei comportamenti più emblematici e problematici del Disturbo da Gioco d’Azzardo (DGA). Si tratta del tentativo compulsivo di recuperare il denaro perso continuando a puntare o a scommettere, un comportamento che contribuisce in modo significativo al mantenimento del disturbo. Studi e modelli teorici hanno approfondito questo fenomeno, riconoscendolo come un aspetto centrale della patologia legata al gioco d’azzardo.
Il chasing non riguarda solo le perdite. Esiste anche il chasing delle vincite, un fenomeno in cui il giocatore, dopo una serie di risultati positivi, continua a giocare nella speranza di incrementare ulteriormente i guadagni, spesso finendo per perdere tutto. Questa dinamica sottolinea la natura compulsiva del comportamento, che non si limita alla ricerca di un recupero, ma è guidato da un desiderio di controllo o di “rivalsa” sul gioco.
Alla base di questi comportamenti si trova spesso il craving, un desiderio intenso e incontrollabile di giocare. Il craving può essere scatenato da emozioni negative, come stress o ansia, che il giocatore cerca di alleviare attraverso il gioco, ma anche da esperienze positive che amplificano l’euforia e la spinta a continuare. Questo desiderio contribuisce a creare un circolo vizioso: il giocatore, nel tentativo di recuperare le perdite o replicare una vincita, prolunga il comportamento maladattivo.
Secondo studi come quelli di Buelow e Suhr, le differenze individuali, inclusi i tratti della personalità, possono influenzare il comportamento decisionale, rendendo alcuni individui più vulnerabili di altri. Questa prospettiva apre nuove strade per lo sviluppo di interventi terapeutici mirati, che tengano conto non solo delle caratteristiche del disturbo, ma anche delle specificità del giocatore.
Il chasing è un fenomeno complesso e multifattoriale che richiede un approccio articolato per essere compreso e affrontato. Modelli teorici come quello di Blaszczynski e Nower e ricerche come quelle di Breen e Zuckerman offrono preziosi spunti per comprendere le dinamiche sottostanti. Interventi che affrontino il craving, il processo decisionale e gli stili personali possono aiutare i giocatori patologici a interrompere il ciclo vizioso del chasing, restituendo loro il controllo e migliorando significativamente la qualità della loro vita.
Come per ogni altra dipendenza, è fondamentale riconoscerne i segnali e cercare supporto professionale per prevenire danni a lungo termine alla salute. Per maggiori informazioni o per richiedere consulenze anonime e gratuite, è possibile rivolgersi ai consultori di Ingrado – Servizi per le dipendenze (www.ingrado.ch).
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