attraverso il lavoro di storicizzazione del suo archivio personale svolto da Alberto Capatti.
Il Comitato ha poi ripercorso la strada degli incontri con chi ogni giorno esprime e attualizza quel pensiero coltivando, producendo, insegnando.
Un anno che si conclude dandoci appuntamento il 21 gennaio a Milano in Triennale per la grande mostra Camminare la terra – Luigi Veronelli.
Chi condivide le finalità e il progetto del Comitato Decennale Veronelli,
può ancora diventare promotore o sostenitore secondo le modalità qui indicate (www.decennaleveronelli.it).
A chi aderisce, si chiede di inviare un testo con cui motivare l’adesione, all’indirizzo presidenza@decennaleveronelli.it.
Questo testo sarà pubblicato nella sezione Perché sosteniamo del sito.
Ad oggi, fanno parte di quello che abbiamo chiamato Il calice dei sostenitori (in ordine di adesione):
Casa Veronelli – Ingruppo – Comune di Bergamo – Bibenda – SGA corporate&packaging – Consorzio Tutela Valcalepio – Guido Berlucchi – Movimento Turismo Vino Emilia Romagna – Consorzio Tutela Moscato di Scanzo – Gruppo Meregalli – Slow Food Italia – Volpe Pasini – Schiopetto – Giacomo Bologna Braida – Ferrari Lunelli – Well Com Comunicazione – Nonino – Cantina Sociale Clavesana – Romano Dal Forno – Col d’Orcia – Giunti Editore – Aspi – Parusso – Fisar – Ais – Masottina – Marchesi Antinori – Tenuta San Guido – Marco Felluga – Ruggeri – Trizero – Nittardi – Allegrini – Galardi – Bera – Tenuta di Bibbiano – Enoteca Longo – Alziati Annibale – Tenuta di Fiorano. Alziati Annibale – ViniBuoni d’Italia – Felsina – Caudrina – Bertani – Cantina Ricchi – Alessi – Teatro 7 scuola di cucina – Chionetti – Enogea – Bolaffi – Consorzio Artigiani Installatori Idraulici – Istituto Alberghiero G.Giolitti – Cantina Pietrasanta – Movimento Turismo Vino Lombardo – Forteto della Luja – Consorzio Tutela Vini Durello – Movimento Turismo Vino Abruzzo – Movimento Turismo Vino Puglia – Movimento Turismo Vino Friuli Venezia Giulia – Go Wine
Il valore del far bene le cose
Tra le ultime adesioni spiccano l’Istituto Alberghiero Giolitti di Mondovì e il Consorzio Artigiani Installatori Idraulici di Bergamo.
L’istituto è il primo e unico d’Italia ad aver deciso di sostenere il Comitato.
Vi leggiamo un’attestazione di stima per Veronelli – poco “insegnato” nelle scuole – che si è concretamente espressa in una giornata di studio dedicata, con gli studenti delle classi quarte e quinte.
Il Consorzio Idraulici è invece una (gradevole) sorpresa, e attribuiamo la scelta a due motivazioni:
– l’appartenenza alla stessa città – Bergamo – che per Veronelli è stata vera e propria terra d’elezione;
– il forte riconoscimento, tanto da rivendicarlo nel nome, nel valore dell’artigianato, il mondo che Veronelli ha prediletto e sostenuto in tutto il suo operato perché espressione di un modo individuale, quindi sempre diverso e perciò identitario, di fare le cose
Il vino, i vini
La quarta sezione della mostra ci racconta del rapporto tra Veronelli e il vino: un amore nato dall’insegnamento paterno («dentro il bicchiere la fatica dei contadini») e dalle bottiglie di tanti e tanti “vignaiuoli”, guardando in controluce, a distanza, la Francia. Gli assaggi, gli abbinamenti (nei ricettari), poi i primi repertori e le rubriche giornalistiche. Camminare la vigna vuol dire comunicare e difendere il prodotto, in ogni sede: Veronelli enoico/enoteico, come lui stesso amava definirsi (non enologo, cioè un tecnico, come taluni semplicisticamente, ed erroneamente, lo definivano).
Il vino italiano deve gran parte del proprio successo nel mondo proprio alle sue intuizioni e alla rivoluzione culturale ed enologica di cui è stato iniziatore e tenace promotore. E gli effetti delle sue battaglie oggi sono ancora visibili a distanza di decenni. La teoria dei cru, l’elevazione in barrique (solo) dei grandi vini, la limitazione delle rese per ettaro, il recupero dei vitigni autoctoni, la vinificazione in luogo, la classificazione dei vini con puntuali esami organolettici, la distillazione con alambicco discontinuo e secondo “monovitigno”, sono tra le lotte e le vittorie condotte in cinquant’anni di attività, documentate anche dal fitto carteggio con i produttori