Comincio col sfondare una porta aperta: in Ticino c’è troppo traffico!
Da diversi anni, ormai, le code sono sempre più chilometriche, gli incidenti più numerosi, il tempo impiegato per compiere un tragitto sempre più lungo e il nervosismo sempre più alto. Se si pensa che tutto ciò comporta inquinamento e rischi per la salute possiamo concludere di non essere messi benissimo.
La maggioranza dei politici è del parere che per risolvere questa situazione, si debba ampliare alcune strade o costruirne altre. Tutto questo può sembrare logico, in un cantone nel quale i paesi sono in buona parte arroccati su alte colline o ubicati in strette valli prealpine ogni cittadino sente il bisogno della propria macchina, del proprio mezzo comodo e sicuro per spostarci.
Ma come siamo arrivati a questa situazione?
Nella seconda metà del secolo scorso, con il boom economico, la nostra vita cambiò radicalmente. Le persone trovavano impiego in città, si arricchivano e impazzivano all’idea di sgommare a bordo della loro automobile: lusso che fino ad allora non si aveva neppure sognato. I mezzi piubblici come treni che servivano le valli diventavano mezzi obsoleti, roba da straccioni e infatti vennero smantellati. Il risultato di questo cambiamento, oggi si traduce nei numerosi problemi di traffico e colonne che tutti noi ben conosciamo.
Con questo non voglio dire che abbiamo sbagliato tutto, ci mancherebbe. Penso solo che dovremmo però trovare una soluzione intelligente per gestire le nuove esigenze della popolazione.
A mio parere, potremmo potenziare i mezzi pubblici, aumentare le corse diurne e soprattutto notturne, permettendo alla gente di usufruirne lasciando libere le strade per chi ha bisogno di usare la macchina per forza.
Un’altra bella idea è quella del car-pooling che consiste nel dare passaggi a chi percorre la nostra stessa tratta. Quest’iniziativa viene portata avanti con successo da alcune aziende o da rete tre con “liberalauto”.
Come detto, la mania di voler sempre stanziare fondi a favore del rafforzamento della rete stradale non è più la vera soluzione. Sono infatti queste scelte che ci portano a trascorrere ore e ore del nostro tempo incolonnati in quello che dovrebbe essere un simbolo di libertà e di lusso. Non è questo il benessere che vogliamo.