UDC 14 12 2024
Preventivo 2025 – Errare è umano, perseverare è…
Chi ha creato il disastro e non ne ha voluto sapere dei rimedi proposti dall’UDC sull’arco di più anni attraverso iniziative parlamentari ad hoc, si tolga dai guai con le proprie idee e le proprie forze. Il nostro obiettivo è il risanamento delle finanze, non i tagliuzzamenti alla rinfusa, facendo male un po’ qui un po’ là per creare l’alibi collettivo.
Inutile dilungarci sui numeri che sono – come negli ultimi anni – disastrosi. Basta dire che invece di rispettare la volontà popolare che nel 2022 chiedeva il pareggio dei conti a fine 2025, Governo e Parlamento hanno bisticciato su più o meno una manciata di milioni a fronte di un deficit che sfiora i 100 milioni. È come se il Titanic sta affondando ma si bisticcia sull’etichetta del vino portato in tavola ai piani superiori.
Nel 2021 il GC ha approvato il Decreto Morisoli, da allora Governo e Parlamento potevano e dovevano trovare il modo di frenare la spesa sull’arco di tre anni, senza giungere al punto di dover applicare tagli o lineari o scoordinati all’ultimo momento. In questi anni, chi oggi invoca la responsabilità collettiva (noi diciamo la colpa collettiva) a sostegno dei conti disastrati, aveva tutto il tempo e i numeri per provare a frenare la spesa senza spaccare il Paese, senza favorire le discese in piazza e senza fornire gli assist per rivendicazioni ingiustificabili e fuori luogo tipiche di questi tempi.
L’UDC se ne è guardata bene dal farsi coinvolgere nella bagarre assurde scatenatesi tra PLR, Il Centro e Lega – che doveva essere la solida maggioranza che sosteneva il preventivo – sugli oltre 80 emendamenti giunti in Gran Consiglio. Il motivo è semplice: chi ha creato il disastro e non ne ha voluto sapere dei nostri rimedi proposti sull’arco di più anni attraverso iniziative parlamentari ad hoc, si tolga dai guai con le proprie idee e le proprie forze. Il nostro obiettivo è il risanamento delle finanze, non i tagliuzzamenti un po’ qui un po’ là, facendo male un po’ qui un po’ là per creare l’alibi collettivo.
Purtroppo anche questa volta il disastro è servito e a pagarlo saranno i contribuenti di questo Cantone perché i debiti di oggi sono le imposte di domani. Su questo punto sottolineiamo la grande irresponsabilità intergenerazionale di questa generazione, che butta sulle spalle di chi è appena nato e di chi oggi va a scuola oltre 1’500 mio di nuovi debiti. Debiti non fatti per innovazioni, infrastrutture futuristiche, investimenti d’avanguardia o altro; no, debiti per coprire la gestione corrente! Debiti per coprire l’incapacità del Governo e del Parlamento di rispettare le leggi che vedono nell’economicità, nella parsimonia e nel pareggio i suoi punti cardine della buona gestione pubblica.
Ma il male è ben più grave. Non si ammette e non si vuol seguire la pista che da molto tempo noi suggeriamo: le finanze si risanano solo pensando e lavorando sul medio termine, cioè sulla tendenza di piano finanziario. Ma per fare ciò occorre un’idea, un pensiero, un’alternativa al tirare a campare sperando negli utili della BNS o in qualche effetto straordinario esterno che come per magia risolva tutto.
Noi, con proposte precise ancora inevase, con iniziative popolari approvate e con la democrazia diretta non ci tireremo indietro e continueremo a tentare di invertire una tendenza che se non corretta al più presto minerà il benessere individuale e la prosperità generale di questo Cantone.
12 12 2024 – 18’20 PLRT
Un Sì per la stabilità del Cantone e a sostegno di formazione e cultura
Il PLR approva il Preventivo 2025, ma ora pretende riforme, priorità e coraggio
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Con l’approvazione del Preventivo 2025, sostenuta dal Gruppo PLR con il grande lavoro del relatore Bixio Caprara, il Cantone potrà assicurare importanti servizi in favore della popolazione, anche per le fasce più fragili. Il deficit da 96,5 milioni rimane molto problematico. Tuttavia, una bocciatura (come auspicato dai due estremi del Parlamento UDC, PS e Verdi) avrebbe condotto a uno stallo inconcludente e controproducente per molti settori, che sarebbero rimasti senza i necessari finanziamenti – malgrado le ore spese a discutere emendamenti proprio a loro dedicati. Il PLR si è impegnato attivamente per tutelare il potere d’acquisto della popolazione nel contesto del preventivo, come nei mesi scorsi con la bocciatura della tassa di collegamento e della progressione a freddo, oltre ad aver promosso una riforma fiscale che ha evitato un aggravio per tutti e stimolato un Cantone più attrattivo. Allo stesso modo, il PLR ha agito in favore dei nostri Comuni, che già si trovano sotto pressione, evitando di scaricare nuovi oneri sulle casse comunali e assicurando continuità nell’offerta formativa per i nostri giovani per quanto concerne l’educazione fisica e la musica.