DOPO LE MACERIE: ORIZZONTI
Tema guida dell’edizione 2022
Nel 2022 la Casa della Letteratura per la Svizzera italiana festeggia i 4 anni di attività. Da quel primo giorno d’apertura, molto è accaduto, e in modo inaspettato. Una pandemia (che tuttora continua), la perdita (per demolizione) di una casa della cultura, il CSOA Il Molino a Lugano; le lontananze (anche affettive) che ci sono state imposte. Molto ci ha rincorso, assediato, talvolta anche colpito.
Nel 2022 il gesto di distruzione è un gesto che va guardato attentamente. Lo sguardo va fermato davanti a queste macerie. Non per una contemplazione scoraggiata, bensì per quel senso di interna e intima resistenza, per la cura verso gli affetti, per il desiderio di nutrimento, per la sorpresa che le avversità non possono né piegare né spegnere. Si guarda ciò che non c’è più per potere ricostruire.
Dopo le macerie: orizzonti è il fil-rouge della nuova stagione. È davanti a ciò che è stato distrutto che si torna al noi, al senso di comunità, all’essere assieme per rifare l’oggi e il domani.
La stagione vedrà questa linea guida declinata sotto molti linguaggi e diversi approcci. Si inizia con due anteprime, una fuori sede e una tra le mura di Casa: in Bregaglia, in collaborazione con la PGI, il 17 febbraio lo scrittore Alessio Pizzicannella presenterà il suo romanzo di esordio (Rito di passaggio, La Nave di Teseo) moderato da Flavio Stroppini.
In Casa, il 26 febbraio con le Edizioni Svizzere per la Gioventù. Le ESG, sin dal 1932, avvicinano i giovani lettori a tematiche attuali e rilevanti, promuovendo la crescita cognitiva ed emozionale. Sono le nuove generazioni che faranno meglio di noi.
La grande apertura, il 10 marzo, sarà affidata alla voce, alla scrittura di un autore atteso nel 2020 ma che la pandemia ci ha tenuto lontano: Giorgio Falco. Si partirà dall’incendio al Teatro Fenice di Venezia (Flashover) ripercorrendo a ritroso la sua produzione, non ultimi i libri che trattano la storia familiare di Ipotesi di una sconfitta o la Germania di Hitler in La gemella H. Moderatore sarà Marco Maggi, professore straordinario di Letterature comparate all’USI.
Il 2 aprile incontreremo l’autrice Gran Premio Svizzero di Letteratura Zsuzsanne Ghase. Fuggita dall’Ungheria nel 1956 assieme alla famiglia, vive dapprima a Vienna, poi a Kassel, Stoccarda, Lucerna. Dal 1998 vive nel Canton Turgovia. Autrice di una quarantina di libri, la sua è una scrittura in bilico tra prosa e poesia; giocoliera di parole, attenta osservatrice dei fenomeni sociali, la sua scrittura ci avvolge con spirito, ironia, ritmo, gioco persino, come reazione, redenzione, salvezza. La moderazione sarà di Anna Ruchat. L’incontro sarà in tedesco e italiano.
Il 10 giugno sarà la voce del grande narratore e poeta italiano Gian Mario Villalta. Terrorismo, religione, affetti o violenze famigliari e nascoste; storie umili, universali, dove la luce non è mai negata ma attende, inconsapevole, lì dove la speranza germoglia deponendo la ferocia. A fare da guida e moderatore nella sua vastissima produzione in prosa e poesia, il poeta Francesco Tomada.
Il 6 ottobre saremo di fronte alla scrittura, alla voce ed alla vita dell’autrice italiana Giuseppina Torregrossa, l’autrice – amatissima – di Al contrario, Il conto delle minne, L’assaggiatrice. Non solo scrittrice, ma donna che dalle macerie ha ricostruito se stessa dopo aver scoperto a 42 anni di avere un carcinoma che la porterà alla rimozione integrale del seno.
La moderazione dell’incontro sarà affidata a Sandra Sain, Responsabile di Produzione Rete Due RSI.
La poesia giocherà un ruolo fondante per tutto il 2022:
il 5 maggio la poeta, critica letteraria e traduttrice Carmen Gallo affronterà il proprio universo di scrittura poetica anche in luce della nuovissima traduzione da lei fatta di La terra devastata di T.S. Eliot. Una traduzione che ne attualizza la magnitudo, a partire dal titolo stesso, sino ad ora trasposto imprecisamente con “La terra desolata”. Moderatore sarà il poeta Premio svizzero di letteratura Massimo Gezzi.
Per la Rassegna Spaziobianco tre gli appuntamenti di approfondimento e scoperta condotti da Jordi Valentini e Mattia Bettoni:
il 24 marzo il pluripremiato poeta milanese Tommaso Di Dio; il 21 aprile con la poeta Laura Di Corcia, il 20 ottobre con la poeta e performer Mariangela Gualtieri la quale dedicherà al pubblico ticinese una speciale performance.
Tre declinazioni di distruzione e ricostruzione attraverso la millimetrica eppure umanissima parola poetica, comprensibile a chiunque, vivibile da chiunque.
Nuovamente poesia, ma declinata per sguardo e lingua in modo del tutto differente, sarà l’incontro del 23 settembre con Thierry Raboud, francofono, poeta e giornalista. Dalla testimonianza in versi delle città svuotate dai lockdown (lavorando con un fotografo, per Dehors), all’irreale rapporto con la realtà mediata dallo schermo del computer (in Crever l’écran). L’incontro, in italiano e francese, sarà moderato da Véronique Arlettaz Roncoroni, promotrice culturale e docente al Liceo Lugano 2.
Spazio anche agli esordienti; dalle macerie del vuoto a una storia compiuta, il 9 aprile avverrà la presentazione del libro che si è aggiudicato il Premio della Fondazione Studer/Ganz 2021. L’autrice Sabina Zanini (redattrice della RSI) verrà interrogata da Jacqueline Aerne per scoprire la vita del personaggio che volontariamente si esilia dai ritmi e riti della società contemporanea, rivendicando il diritto di chiamarsi fuori e rifiutando la logica imperante dell’apparire.
Ulteriori esordi letterari che tratteremo nel corso dell’anno, sono le voci di Olimpia De Girolamo col romanzo Tutto ciò che siamo stati (Gabriele Capelli Editore) dove si ricostruisce un atlante sentimentale a partire dalle macerie affettive; Sara Catella con Le malorose (Casagrande), un j’accuse a voce della levatrice Caterina in un oppressiva Valle di Blenio del 1912 che diviene inno alla libertà e al rispetto nei confronti di tutte le donne e infine con Tiziana Ortelli che con Nel frattempo (Dadò) cambia il passo narrativo cimentandosi per la prima volta nel romanzo per immergerci nella Biasca del 1900, in una eclissi, in una esplosione…
Le date di questi incontri verranno confermate nel corso dell’anno.
Quasi in chiusura d’anno, un incontro con un autore storicamente edito da Adelphi e che per la sua nitidezza e per lo sguardo affilato è indicato come il più grande scrittore che la Serbia abbia mai avuto: Danilo Kiš (Serbia 1935 – Parigi 1989). Un giorno, per caso, si scopre una raccolta di poesie che lo stesso Kiš ha composto. La scoperta è postuma, e così la pubblicazione in lingua originale. Accade ancora per caso la scoperta del volume edito, che viene infine magistralmente tradotto da Margherita Carbonaro e Slavo Serc. A guidarci nella vita e nelle opere “dello scrittore bastardo” (così si definiva Kiš in molte interviste riferendosi alle molte vite vissute) saranno i traduttori e Fabio Pusterla. Un saluto verrà inoltre esteso da Vladimir Miletić rappresentante della comunità serba in Ticino.
Le macerie possono essere anche quelle della memoria: nel 2022 ricorrerà il centenario dalla nascita del poeta grigionese Remo Fasani. Docente a Poschiavo, Roveredo e Coira, fu poi professore ordinario di letteratura all’università di Neuchatel per divenirne infine professore emerito. Gli venne conferito il Premio Schiller nel 1965, nel 1975 (per l’insieme dell’opera) nel 1983 e nel 2001.Del 1994 invece, il premio grigionese della Cultura.
L’incontro del 25 novembre sarà dedicato alla riscoperta di questa fondamentale voce della Letteratura svizzera di lingua italiana e vedrà come relatori Andrea Paganini e Pietro Montorfani. L’attore Massimiliano Zampetti darà voce alle poesie di Fasani.
Non può infine mancare un incontro grazie al quale la stagione 2022 deve la parte più incisiva del suo titolo: l’incontro Voci fra le macerie nasce dalla serie di Podcast realizzati dal collettivo Macerie a seguito della demolizione del CSOA Il Molino a Lugano. Il 19 maggio ascolteremo Olmo Cerri (in rappresentanza del più vasto collettivo), Marko Miladinović e Enrico Lombardi attraversando la storia sociale e culturale non solo del Ticino.
Confermate sono già anche diverse collaborazioni in Casa e in Svizzera: senza poter anticipare chi, possiamo però confermare il dove:
in aprile con gli Eventi Letterari del Monte Verità (continuando quanto iniziato con grande successo nel 2021)
in giugno all’Internationales Literatur Festival a Leukerbad
in luglio al LongLake Festival a Lugano con più di un appuntamento.
in ottobre al festival Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo
Ulteriori incontri (in definizione) sono gli annuali appuntamenti con ASSI Associazione Svizzera degli Scrittori e con Cari Vicini che vede la Literaturhaus di Zurigo collaborare con la Casa della Letteratura di Lugano, unico appuntamento in lingua italiana della rassegna nata nel 2003 per favorire lo scambio tra lingue e culture nazionali.
Proseguiranno, infine, sia le residenze per l’audiovisivo in collaborazione con la Città di Lugano e la Ticino Film Commission che il Corso di Traduzione Editoriale (con docenti Anna Ruchat e Maurizia Balmelli)
Come ogni anno, le collaborazioni si moltiplicano strada facendo e ricordiamo quindi di tenere sempre sott’occhio il nostro sito. Ulteriore invito è quello di iscriversi alla newsletter per ricevere gli aggiornamenti in tempo reale.
CHI RENDE POSSIBILE L’ATTIVITA’ DELLA CASA DELLA LETTERATURA
Il programma 2022 della Casa della Letteratura è reso possibile grazie al sostegno del DECS,
delle Fondazioni Ernst Göhner e Landis & Gyr, al Buono Svizzero del libro, Pro Grigioni italiano,
Coop cultura e AIL. La Casa gode inoltre del patrocinio morale della Città di Lugano