Di regola si analizza questa giornata come una giornata di solidarietà ai meno fortunati e via dicendo. Ci sembra molto ipocrita che la festività del Natale serve per queste riflessioni che dovrebbero essere fatte tutti i giorni e vissute da noi con coerenza e senza commiserazione in un’unica giornata, ma consapevolmente durante tutto l’anno. Usiamo invece questa giornata come svago, gioia e felicità nel stare insieme ai propri figli e ai partner. Viviamola, se siamo capaci ancora, isolandoci dal mondo circostante e dallo stress che ci accompagna giornalmente e siamo veramente rilassati, lasciano a domani i problemi di una bolletta impagata e via dicendo.
Oggi i problemi devono stare fuori casa e se possibile cercare di riallacciare quei rapporti che nel corso del tempo si sono lacerati, con ogni probabilità per quisquiglie.
Pensiamo che questa giornata è un’occasione privilegiata per godere delle gioie dei figli, piccini o grandi che siano. E viviamola in pace con serenità, cercando se possibile di fare un sacrificio: non reclamiamo se la cameriera sbaglia, se ci porta il vino sbagliato dai per una volta siamo comprensivi anche perché noi le gambe le abbiamo sotto il tavolo ma chi ci serve, sia cameriera, autista di bus, infermiere e quant’altro, hanno anche loro figli e una famiglia e la dedicano a noi. Siamo dunque riconoscenti a chi lavora in queste giornate per mettere noi a nostro agio.
Grazie a tutti e buone Feste!