Un museo che raddoppia
Sabato 29 aprile il Museo di Val Verzasca inaugura ufficialmente la nuova ala affacciata sulla piazza del paese di Sonogno. Si tratta di un’opera che arricchisce il complesso museale affiancando alla sede storica – la settecentesca Casa Genardini – una costruzione moderna dai contenuti espositivi innovativi.
La nuova ala del museo è stata realizzata sul sedime dell’ex garage degli autopostali risalente agli anni ’50. La struttura originale, acquistata dall’Associazione Museo di Val Verzasca a inizio anni 2000 , non era però in grado di assolvere ai compiti espositivi di un museo moderno. Da qui l’impegno per realizzare un nuovo edificio, progettato dall’architetto verzaschese Franco Patà.

La decisione di raddoppiare le sedi museali a Sonogno, si inserisce in un ampio progetto di modernizzazione e crescita del Museo di Val Verzasca, impegnato sin dalle sue origini nella salvaguardia e nella valorizzazione del patrimonio storico, etnografico e culturale di tutta la regione che si estende dal Piano di Magadino al vasto territorio della Valle.
L’esposizione
I contenuti espositivi inseriti nel nuovo edificio sono stati concepiti grazie a una rilettura critica delle ricerche di Franco Binda, Max Gschwend e Giovanni Bianconi, arricchite da testimonianze orali e scritte. In tre spazi distinti, l’allestimento mette in dialogo il “fare” dell’uomo e il territorio storico e geografico.
La sala “Il sapere nei gesti” presenta la transumanza verzaschese, tema che ha caratterizzato la gestione di limitate risorse . Il visitatore è invitato a scoprire e imitare dei gesti che sono l’emanazione fisica di un sapere orale tramandato di generazione in generazione.
La sala “Paesaggi in evoluzione” presenta un modello tridimensionale della Valle Verzasca, sul quale vengono proiettati contenuti multimediali e i mutamenti paesaggistici, storici, economici e sociali prendono vita. Accanto al modello, su una parete, si trova l’installazione “la mia Verzasca”, una carta della Valle sulla i visitatori possono lasciare un ricordo, un’emozione o un pensiero riferiti a un luogo specifico, creando così l’immagine di un paesaggio emozionale della Valle.
Una nicchia situata lungo le scale mette infine in evidenza grazie a un ex-voto di fine ‘800 l’onnipresenza della fede in un tempo e in un luogo in cui la relazione tra vita e morte era costante.
L’investimento
L’intero progetto, dalla ristrutturazione dell’edificio alla realizzazione della nuova esposizione permanente, ha comportato un investimento complessivo di circa 587’000.- e ha richiesto un lavoro di ricerca fondi particolarmente oneroso. La rispondenza è stata tuttavia molto positiva. La lista di finanziatori è infatti molto lunga e comprende i Comuni verzaschesi di Valle e del Piano, associazioni di promozione della Valle (Associazione Promozione Progetti Valle Verzasca, Fondazione Verzasca, Associazione Comuni di Val Verzasca, Patriziati), Centro di dialettologia e di etnografia, Ente regionale per lo sviluppo del Locarnese e Vallemaggia, Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli, progetto Interreg IV, numerose fondazioni ed enti privati (Verzasca SA, Raiffeisen, Fondazione per il turismo del Locarnese, Fondazione Canevascini, Göhner Stiftung, Vontobel Stiftung, Pro Patria). Il progetto ha pure potuto contare su preziosi contributi da parte di privati che hanno aderito alle azioni di crowdfunding.
In un momento poco favorevole agli investimenti nelle aree periferiche, il Museo di Val Verzasca ha dunque deciso di investire per promuovere non solo la conoscenza della Valle ma anche lo sviluppo socioeconomico, sia in termini di investimenti con artigiani locali, sia per le ricadute economiche positive che si prospettano con la nuova sede.
Per scoprire il nuovo complesso museale, la popolazione è invitata sabato 29 aprile a partire dalle ore 11.00 a Sonogno all’inaugurazione ufficiale che si terrà con qualsiasi tempo.