Per il PLRT c’è ancora troppo immobilismo nella riforma dell’amministrazione cantonale
Il Consuntivo 2017 del Cantone è certamente positivo. Al Consiglio di Stato il PLRT riconosce il merito di aver condiviso la priorità del risanamento finanziario. Le diverse manovre di riequilibrio hanno permesso di mantenere sotto controllo la crescita della spesa. Anche perché va ricordato che il Canton Ticino ha pur sempre un capitale proprio negativo di 405 milioni di franchi e un debito pubblico di oltre 1,9 miliardi. Una situazione che rimane piuttosto pesante e, secondo il PLRT, andrebbe corretta rapidamente.
Le maggiori entrate sono state generate in particolare, da imposta preventiva, imposte suppletorie e imposte di successione ossia da chi in questo Paese si adopera per far muovere l’economia e crea ricchezza. Questo aspetto è centrale per ribadire e confermare un vecchio adagio caro al PLRT, che raccomanda di distribuire la ricchezza solo dopo averla creata. A non convincere il PLRT è invece l’immobilismo verso progetti di riforma dell’amministrazione cantonale. Ogni Dipartimento appare focalizzato al proprio interno e non si vede la condivisione di un indirizzo che possa permettere dei cambiamenti. Ogni anno questo Cantone è confrontato con nuove sfide da affrontare come ad esempio l’invecchiamento della popolazione, la necessità di investire nei nostri giovani, nella mobilità e nella connessione digitale del nostro territorio incluse le zone periferiche.
DFE, focus sulla fiscalità
La fiscalità sta conoscendo importanti cambiamenti sia a livello internazionale che nazionale, l’immobilismo quindi è molto pericoloso. Sono infatti diversi i Cantoni che hanno già comunicato la diminuzione delle proprie aliquote impositive e che procedono con cantieri decisamente più spediti dei nostri. L’evoluzione in atto interessa da vicino anche il Ticino che, per rimanere concorrenziale e mantenere importanti posti di lavoro sul nostro territorio, è chiamato a dotarsi di un quadro normativo fiscale più moderno ed idoneo ad affrontare il contesto fiscale internazionale e federale. Una prima importante tappa è stata raggiunta con l’approvazione in votazione popolare della “Riforma cantonale fiscale e sociale”. La prossima tappa, già annunciata dal Consiglio di Stato, è quella legata al Progetto fiscale 17 della Confederazione.
DI, che fine ha fatto “Giustizia 2018”?
In occasione del consuntivo 2016, il PLRT aveva (già) espresso preoccupazione e anche disorientamento per l’immobilismo di questo dipartimento in relazione alle riforme che da troppo tempo aspettano di vedere la luce, mentre, purtroppo, ancora si brancola nel buio. Stesso scenario un anno fa, con una serie di domande senza risposta sul progetto “Giustizia 2018”. Purtroppo, esattamente 1 anno dopo, sul tavolo ci sono ancora le stesse domande, qualche decisione puntuale in più ma nessuna riforma. La giustizia è un settore troppo importante per lasciare sul tavolo troppo domande che attendono una chiara risposta.
DT, un bilancio lineare, ma…
I conti consuntivi 2017 del DT sono in linea praticamente in tutte le poste con il preventivo 2017, segno di una raggiunta stabilità in ambito organizzativo e operativo ma forse anche di un maggiore rigore nella gestione della spesa dall’avvio della manovra finanziaria di riequilibrio delle finanze cantonali approvata nel 2016. La nuova legge sulle commesse pubbliche si sta invece rivelando un parto piuttosto difficile. Secondo il PLRT vi è ancora troppa burocrazia. Il 2017 è stato anche l’anno dell’allestimento del nuovo disegno sulla legge edilizia. Un tema sul quale il PLRT negli ultimi anni si è espresso più volte con degli atti parlamentari che sono stati in buona parte ripresi nella proposta messa in consultazione.
DECS, focus sulla riforma
Il Dipartimento educazione, cultura e sport ha vissuto un anno focalizzato sulla proposta di riforma della scuola dell’obbligo, per il PLRT sarà quindi importante che si proceda adesso nella direzione della sperimentazione dei due modelli proposti in maniera da poi poter individuare le misure più efficaci per migliorare la nostra scuola.
DSS, la sfida demografica e dei costi
Il controllo dei costi in ambito sanitario continua ad essere molto difficile, anche sei il Ticino è tra i Cantoni che fanno i maggiori sforzi in questa direzione. A mancare è una strategia chiara ed efficace, che però deve essere prima di tutto sviluppata in ambito nazionale. Nei prossimi anni la sfida dell’evoluzione demografica continuerà a porre il Cantone di fronte a nuovi investimenti. Prova ne sono ad esempio i due crediti votati proprio questa settimana a favore di strutture per gli anziani. Per il PLRT sarà importante che essi siano inseriti in una chiara strategia che metta la centro il benessere delle persone.
Lo strabismo sulle riforme
Bixio Caprara, presidente: “Mi preoccupa un certo strabismo nella gestione di progetti di riforma. Da un lato l’impostazione del Piano cantonale delle aggregazioni vorrebbe idealmente sostenere la creazione di realtà comunali più grandi che dovrebbero essere in grado di svolgere meglio i compiti loro attribuiti. D’altro canto però il progetto Ticino 2020 che doveva permettere di meglio riallineare compiti e competenze tra Cantone e Comuni, fatica a decollare visto che si è constatato come il Cantone dovrebbe in fondo assumere costi supplementari importanti visto che su questi decide in modo vincolante”.