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Le ultime news di ETiCinforma.ch

  • I vari comunicati dei partiti sulle votazioni federali e cantonali. Tutti raggruppati!

    RBoss
    Mag 19, 2019
    0

    Forumalternativo-sinistra: Il ricatto ha funzionato, ffs e ricchi ringraziano

    Come prevedevano gli ultimi sondaggi, padronato e partiti di governo sono riusciti a far passare in votazione popolare la RFFA, la fregatura del secolo.
    Convincere la popolazione a sostenere una riforma fiscale iniqua affossata alle urne solo due anni fa non era un compito facile: c’è voluto il contributo decisivo dei vertici del Partito socialista per permettere a Economiesuisse e ai partiti borghesi di ottenere questa vittoria, dando così un ennesimo colpo di piccone al nostro sistema di ridistribuzione della ricchezza, a favore dei più ricchi e a scapito delle salariate e dei salariati.

    Una sorte per certi versi analoga è toccata all’iniziativa “Giù le mani dalle Officine”, sonoramente bocciata dopo mesi di minacce da parte dei piani alti delle FFS e delle autorità bellinzonesi. Anche qui, le indecisioni dei vertici del PS e l’opposizione determinante dell’ala istituzionale del partito hanno affossato un’iniziativa che raccoglieva ampi consensi nella base socialista, andando a colpire duramente i posti di lavoro di un’industria nevralgica per il nostro cantone.

    Come confermato dagli schieramenti che si sono affrontati in questa campagna, il compito di resistere all’offensiva neoliberale spetta ormai ai Verdi, alla sinistra alternativa e ai sindacati, gli ultimi ad essere rimasti sulle barricate con la base socialista.

    Ieri abbiamo perso, ma continueremo a lottare per una società più giusta!

    PLRT-TICINO: Finalmente una riduzione della pressione fiscale per le piccole e medie imprese
    Il Sì alla RFFA e il NO all’iniziativa “Giù le mani” sono segnali importanti per il futuro

    Un passo avanti molto importante nella riduzione della pressione fiscale per le piccole e medie aziende svizzere e un’iniezione di fiducia per l’innovazione e i posti di lavoro di qualità in Ticino. Per il PLR sono questi i due aspetti fondamentali emersi dalla tornata odierna di votazioni federali e cantonali. Il chiaro SÌ alla riforma fiscale e finanziamento dell’AVS (RFFA) permetterà alla Svizzera di mantenersi competitiva e attrattiva sul piano fiscale, risanando almeno parzialmente nel contempo il primo pilastro. L’eloquente NO all’iniziativa “Giù le mani dalle Officine” consente analogamente di guardare con fiducia al futuro dello stabilimento industriale delle FFS e allo sviluppo di un polo dell’innovazione vicino alla stazione di Bellinzona connesso all’area di Zurigo.

    Finalmente una riduzione della pressione fiscale a favore delle piccole e medie imprese!
    Il convinto SÌ della popolazione al progetto di riforma fiscale e finanziamento dell’AVS rappresenta un importante successo per il futuro del Paese. Eliminando gli statuti speciali e adattando la fiscalità delle imprese agli standard internazionali, la Svizzera potrà continuare anche in futuro ad essere un’importante sede per gli istituti ricerca, un Paese attrattivo dal profilo fiscale e un territorio interessante per le società leader a livello mondiale. È ora il momento per il Dipartimento finanze ed economia e per Christian Vitta indicare i prossimi passi per quanto riguarda il Ticino. La posizione del PLR è molto chiara: la riduzione della pressione fiscale è una priorità e anche chi paga le imposte deve poter beneficiare dell’avvenuto risanamento finanziario evitando una nuova spirale di crescita delle uscite.
    Allo stesso tempo, il finanziamento supplementare dell’AVS permette al primo pilastro di garantire le rendite anche nei prossimi anni. Anche se – e per il PLR è particolarmente importante sottolinearlo – questa iniezione di denaro non deve distogliere l’attenzione dall’impellente necessità di attuare a breve termine una riforma sostanziale del nostro sistema previdenziale.

    Un nuovo stabilimento industriale delle FFS e un nuovo polo di sviluppo
    La futura sede delle Officine FFS sarà una struttura tecnologicamente all’avanguardia e al posto del sito attuale sorgerà un polo tecnologico con aziende e start up innovative. Il PLR saluta con soddisfazione il chiaro NO che la popolazione ha decretato nei confronti dell’iniziativa “Giù le mani dalle Officine” che avrebbe segnato l’azzeramento di ogni prospettiva. Un segnale evidente di come i ticinesi vedano con fiducia il futuro dell’importante comparto industriale – sostenuto con 120 milioni di fondi pubblici – e il mantenimento di oltre 200 posti di lavoro altamente qualificati in quello che sarà lo stabilimento più moderno d’Europa. Allo stesso tempo, il chiaro NO alle urne apre le porte allo sviluppo dell’attuale area delle Officine, sviluppo che secondo il PLR sarà fondamentale per la città di Bellinzona, per la regione e per l’intero cantone.

    Una Svizzera aperta e sovrana
    Il voto sulla riforma della Legge sulle armi riproponeva la classica contrapposizione tra gli interessi della Svizzera di rimanere negli accordi di Schengen/Dublino, ritenuti dai più fondamentali per la nostra sicurezza e per il nostro turismo, e la presunta sottomissione a nuove regolamentazioni europee su un tema che nel nostro paese non ha mai posto problemi. Il voto ha posto la popolazione di fronte alla ponderazione degli interessi in gioco. Accettando la revisione della legge sulle armi, la popolazione svizzera ha chiaramente indicato la strada per quanto attiene ai rapporti con l’Europa: dobbiamo difendere i nostri interessi per assicurare le migliori condizioni quadro per la nostra economia pur proteggendo l’autonomia politica svizzera e le sue peculiarità.
    Il quesito si riproporrà anche in avvenire e staremo bene attenti nel privilegiare gli interessi della Svizzera e degli svizzeri. Non sorprende il voto negativo del Ticino, sempre dimostratosi il Cantone più scettico nei rapporti con l’Europa e molto sensibile a qualsiasi tipo di presunta direttiva. Ricordiamo che in questo caso le trattative hanno permesso alla Svizzera di salvaguardare gran parte delle proprie specificità e che per militari, tiratori e cacciatori i cambiamenti sono da ritenersi marginali.

    Semafori tra Cadenazzo e Quartino: quando sarete in colonna, saprete chi ringraziare.
    La scelta dei cittadini di dire un chiaro NO alla proposta di migliorare la viabilità sulla tratta Cadenazzo-Quartino conferma la sfiducia verso i semafori dopo decenni in cui si è proclamato i vantaggi delle rotonde. Il cambiamento di orientamento del Dipartimento del Territorio non ha convinto i votanti. La maggioranza del PLR aveva deciso di sostenere il progetto seguendo le indicazioni degli esperti quale unica alternativa concreta sul breve termine per migliorare i flussi di traffico. Purtroppo il Locarnese rimarrà ancora penalizzato per molti anni in attesa del futuro collegamento A2 – A13.

    UDC-Ticino; TICINO, IL CANTONE PIÙ SVIZZERO DELLA SVIZZERA!

    L’UDC Ticino prende atto della volontà popolare espressa quest’oggi alle urne e ne commenta l’esito.

    Votazioni federali:

    Legge federale concernente la riforma fiscale e il finanziamento dell’AVS (RFFA).

    La proposta in votazione era difettosa per la mancanza dell’unità di materia che obbligava i cittadini ad esprimersi nello stesso tema in votazione, sul fisco e l’AVS.
    La nuova legge permetterà di abolire i regimi fiscali privilegiati e di adeguarsi ai nuovi standard internazionali, ma non risolverà il problema del finanziamento dell’AVS, che ha bisogno di ben altro al cerotto approvato oggi.

    Per risanare definitivamente l’AVS, l’UDC vuole ridurre gli eccessivi contributi all’estero per destinarli al fondo di assicurazione vecchiaia superstiti. È ora di dire basta a regalare soldi a mezzo mondo sottraendoli ai nostri anziani.
    Trasposizione nel diritto svizzero di una modifica della direttiva UE sulle armi (Sviluppo di Schengen).

    Visto il netto risultato in quasi tutti i Cantoni a favore del nuovo decreto federale – che di fatto disarmerà il popolo svizzero nel giro di poco tempo – eliminando inoltre le tradizioni secolari del tiro sportivo e della pratica della caccia – i Confederati che hanno votato contro questa disastrosa e liberticida legge sulle armi e che volessero davvero continuare a sentirsi svizzeri in un Cantone che difende tradizioni e libertà del cittadini, allora dovrebbero venire ad abitare in Ticino.

    Ancora una volta il Canton Ticino pensa prima agli interessi di chi vive sul suo territorio (No agli accordi bilaterali, Si al 9 febbraio e Prima i nostri) e si dimostra nuovamente luogo di valorizzazione delle tradizioni svizzere.

    L’UDC ha fermamente sostenuto il referendum mettendo il popolo in guardia dai pericoli contenuti nel Decreto federale. A ogni aggiornamento della direttiva UE la Svizzera dovrà automaticamente adeguare la legge interna, in questo modo entro pochi anni i cittadini verranno disarmati e allora diremo purtroppo addio alla pratica della caccia e alle tradizioni del tiro sportivo.
    Votazioni Cantonali:

    Opere di fluidificazione della tratta Cadenazzo-Quartino.

    Il comitato cantonale dell’UDC in modo molto chiaro aveva fornito un’indicazione di voto contraria all’intervento promosso dal Cantone, che intendeva eliminare le rotonde per installare nuovi semafori. Oggi abbiamo avuto una chiara dimostrazione di come il popolo, anche nell’ambito della mobilità privata, non voglia misure cerotto ma chieda interventi più decisi e concreti.

    Per risolvere il problema del traffico nel Locarnese, come del resto in molte altre regioni del Cantone, sono necessari pesanti e sostanziali investimenti, oltre che nel trasporto pubblico, pure nella mobilità privata. I diversi progetti portati avanti dal DT dovranno di conseguenza essere accellerati e sostenuti dai diversi partiti per dare soluzioni concrete al Ticino. L’UDC ancora una volta ha ben interpretato il sentimento della popolazione, anche quella del Locarnese, che ha votato compatta contro il progetto.
    Iniziativa popolare “Giù le mani dalle Officine”.

    Lo Stato si limiti a fare lo stretto necessario, non siamo in un regime comunista.
    L’esito della votazione è chiaro e ineluttabile, lo Stato non deve assumersi il ruolo di imprenditore in un settore della manutenzione dei treni che non conosce minimamente. Lo capiscano pure i promotori dell’anacronistica iniziativa “Giù le mani dalle Officine”, che al compromesso e alla garanzia di mantenere i posti di lavoro in Ticino – lasciandone la competenza della gestione della nuova Officina alle FFS – proponevano invece di statalizzare l’attività obbligando i ticinesi ad assumersi i rischi imprenditoriali e i relativi costi (milioni ogni anno) dei deficit d’esercizio.

    Basta giocare con il tema Officine, ora si guardi al nuovo stabilimento sostenuto da Confederazione, Cantone e Città di Bellinzona, con oggettività evitando le “idee imprenditoriali” da parte di chi non ha mai creato e nemmeno gestito un posto di lavoro.

    Monteggio, 19 maggio 2019
    UDC Ticino

    PPD-Ticino: Claudio Zali e i semafori largamente sconfessati

    Il PPD, promotore del Referendum sul credito di 3.3 milioni di Franchi, è soddisfatto per il solido NO della popolazione ticinese all’installazione dei semafori sul Piano di Magadino.

    Si tratta di un messaggio chiaro all’indirizzo del Dipartimento del territorio, dei funzionari e dei politici: non è il caso di fare esperimenti, a maggior ragione in un territorio che già vive una situazione delicata. Servono semmai certezze.

    Quelle certezze che la popolazione, soprattutto quella toccata dal progetto dei semafori, conoscendo bene la realtà locale hanno sempre avuto. Il NO secco non è dunque una sorpresa. Il parere dei cittadini andava tenuto in considerazione prima così da evitare un progetto inutile e un risultato imbarazzante. Tutto ciò deve essere da lezione per il futuro.

    L’auspicio ora è che i tempi della realizzazione del collegamento veloce A2-A13 vengano accelerati con decisione e che venga sostenuta con convinzione l’apertura della galleria ferroviaria del Ceneri.

    Oltre a queste importanti misure è bene che il Cantone si attivi immediatamente per favorire e potenziare il trasporto pubblico in particolar modo nella regione che va dal Locarnese al Bellinzonese.

    Doppio sì per una posizione forte e sicuro per il PLR Svizzero

    La Svizzera vuole rimanere bloccati insieme. Ha dimostrato ancora una volta oggi – e due volte a favore di una posizione forte e sicuro. Grazie alla legge sulle armi da fuoco, la Svizzera continua a beneficiare di un successo della cooperazione internazionale di sicurezza, senza mettere a repentaglio la tradizione di tiro. E con le nuove norme fiscali rimarranno in futuro, come un leader nel mondo della ricerca, il controllo e la localizzazione delle imprese.

    Il PLR è stato un forte sostenitore per modello di controllo AVS ed è quindi lieta che la Svizzera vuole mantenere la sua posizione di leader come paese innovativo e accattivante. I Cantoni hanno ora una serie di strumenti flessibili con cui si può ripiegare su vari migliori misure internazionali di volontariato. I Cantoni sono ora tenuti a utilizzare gli strumenti giusti in modo che rimangano sostenibile. In particolare, è importante che essi creano le riforme il sostegno della maggioranza, con un livello bilanciato di aliquote fiscali e altri strumenti adeguati. A livello nazionale, il PLR continuerà a lavorare sulla capacità di attrazione del luogo. In particolare, la riforma ritenuta fiscale è un passo importante per rafforzare il sito e creare posti di lavoro in tal modo.

    riforme reali in previdenza
    Il PLR comprende il modello di controllo AVS come primo passo per profonde riforme nella pensione. Lei ha sempre visto l’AVS finanziamento come un cuscino sociale per modello di controllo e sottolinea che una corretta riforma della previdenza continuare in attesa. Pensionamento ora deve essere adattato alle realtà demografiche. Ciò richiede riforme strutturali del primo pilastro. Il sistema di ridistribuzione ingiusto e illegale di lavoratori pensionati nella seconda colonna deve finire. A tale scopo, i parametri della LPP da aggiornare. disposizioni finanziarie private e personali – – Infine, il potenziale del terzo pilastro deve essere sfruttato appieno.

    Legge Gun Control è SI SI a Schengen
    Con il loro sì alla legge sulle armi, gli elettori hanno ribadito ancora una volta la continuazione della cooperazione transfrontaliera all’interno dell’area Schengen. Questo è un segnale forte a sostegno della nostra sicurezza, la libertà di movimento, così come la nostra forte posizione di affari. Ma contrariamente ai timori del leader del referendum, è anche l’accettazione della nostra fucile e riprese la tradizione, che è la FDP molto importante. Gli elettori hanno riconosciuto che il nostro Consiglio federale ha negoziato bene e mantenuto questa tradizione nella sua attuazione. L’operazione di tiro non è influenzato grazie alla realizzazione pragmatica. Qui, la FDP prenderà il Consiglio federale l’obbligo di adottare il regolamento di conseguenza. Inoltre, il PLR difenderà dagli attacchi provenienti da SP per la legge delle armi. Il sì, non è un pass gratuito per le altre proibizioni, come ha già respinto nel 2011 la gente. Questo è seguito dal vincitore votazione dovrebbe aderire.

    Popolazione confermato la cooperazione internazionale
    Con questo voto Domenica, il FDP della legislatura può aggiungere due risultati più positivi. Hanno vinto 31 dei 33 voti, il che rende il partito che politicizzato più vicino ai cittadini. E ‘stato ora potenziato nel loro impegno per una forte Svizzera bilaterale delle relazioni esterne. Anche se abbiamo fatto con successo e con fiducia la cooperazione transfrontaliera, questo è stato ancora una volta sotto attacco. Più importante è il significativo risultato di voto di oggi, ancora una volta un tentativo di preclusione è stato bloccato. Questo è un chiaro segnale alle forze che sono state preparate con l’iniziativa cancellazione del prossimo attacco. Con esso ricorrono alla circolazione delle persone e frontale vogliono quindi inclinare il bilaterale – anche se sono stati ripetutamente approvato dal popolo. Questo è antidemocratico, pericoloso e negligente.

    I Giovani liberali radicali svizzeri salutano positivamente i risultati delle votazioni

    Siamo soddisfatti per i due sì scaturiti oggi dalle urne sulla riforma fiscale e il finanziamento dell’AVS (RFFA) e sulla legge sulle armi. La riforma fiscale è fondamentale per mantenere l’attrattività della Svizzera e per rafforzare la sua forza economica. Siamo inoltre contenti del sì alla legge sulle armi. La Svizzera ha dimostrato di essere una controparte affidabile, senza rinunciare ai suoi valori o dimenticare la propria tradizione.

    La chiara approvazione della RFFA è un segnale importante per la piazza economica svizzera. Tuttavia, non è il caso di essere euforici: il finanziamento aggiuntivo dell’AVS significa al massimo che il primo pilastro godrà di una temporanea boccata di ossigeno, ma non si tratta in nessun modo di una soluzione sostenibile e definitiva. A poco a poco, perdiamo la speranza nel Consiglio federale e nel Parlamento per quanto riguarda la politica di previdenza. Attendiamo da anni una vera riforma strutturale che faccia fronte alle sfide rappresentate dall’evoluzione demografica. Per questo motivo, domani, lunedì 20 maggio, presenteremo quattro proposte per un’iniziativa popolare che porti una vera riforma nel campo della previdenza. La nostra base deciderà poi, in occasione del nostro congresso a fine giugno, quale delle quattro proposte lanciare ufficialmente.

    Con l’accettazione della legge sulle armi, le cittadine e i cittadini hanno riconosciuto l’importanza degli accordi Schengen/Dublino e della cooperazione con l’UE. Il popolo ha sostenuto una legge che permetterà alla Svizzera di adempiere agli obblighi contrattuali, pur mantenendo le proprie tradizioni e i propri valori. La bocciatura di questo referendum lascia inoltre ben sperare per la futura votazione sull’iniziativa per la limitazione. I Giovani liberali radicali sostengono convinti la libera circolazione delle persone e saranno in prima linea per difenderla.

    Uniti dal diritto: Meno armi pericolose, più sicurezza per la Svizzera

    Uniti dal diritto esprime grande soddisfazione per il risultato odierno, specialmente per le famiglie dei poliziotti e delle guardie di frontiera, svizzeri, italiani, francesi, tedeschi: è finito il rischio di finire crivellati dai colpi di armi vendute nei negozi svizzeri. Il popolo svizzero ha accettato a larga maggioranza la revisione della legge sulle armi, sconfessando l’UDC promotore del referendum.

    La vittoria del no in Ticino è invece frutto di una campagna di disinformazione. La lobby delle armi ha raccolto ampi mezzi finanziari per tappezzare le strade e i giornali ticinesi di inserzioni. I media sono stati inondati di paure infondate, come quella secondo cui tutti i possessori di un’arma sarebbero stati automaticamente colpiti della legge, come tiratori e cacciatori.

    Non da ultimo vogliamo ricordare come il ministro Gobbi sia stato l’unico ministro di polizia di tutta la Svizzera che ha fatto una clamorosa campagna contro la legge federale. Citiamo ad esempio il primo incontro della nuova legislatura con i dirigenti funzionari del suo dipartimento, che è stato organizzato in un poligono di tiro a soli pochi giorni dal voto. Avendo sostenuto una proposta che ha messo a rischio gli accordi di cooperazione delle polizie dei cantoni svizzeri con le polizie dei Paesi dello spazio Schengen/Dublino, riteniamo che il Consigliere di Stato dovrebbe dimissionare come presidente della Rete integrata Svizzera per la sicurezza (RSS).

    L’Associazione Uniti dal Diritto coglie l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto la campagna del SÌ.

Associazione ETC

Associazione ETC: un’associazione che è editrice del proprio giornale di informazione online www.eticinforma.ch (dallo storico www.ch-ti.ch – 11.04.2006) e pure del bimestrale cartaceo ETiCinforma Paper (numero zero apparso l’11 settembre 2016), che si occupa, tra le altre attività, anche di comunicazione, relazioni pubbliche, organizzazione come promozione di eventi. Una delle nostre specializzazioni è l’attività di ufficio stampa, di PR, di agenzia fotografica (anche per eventi come matrimoni, cerimonie, ecc.). Collaboriamo con molti media.

Promuoviamo molti progetti a valenza sociale e di solidarietà sul territorio a favore dei meno favoriti. EUREKA per il tuo benessere e RiGnam sensibilizzazione contro lo spreco alimentare.  Ogni due anni Incontro Gastronomico “Al nos mangee…” per valorizzare la Spampezia. IPSI è un progetto dopo Covid che tende a sostenere i piccoli commerci, artisti ed artigiani. Anche il Patrocinio in questioni dedicate ai consumatori a favore degli stessi e non solo è un tema di enorme interesse da parte di ETC. Per le vostre questioni e rivendicazioni, noi di ETC vi patrociniamo.

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