Dopo anni di constatazioni, di verifiche, e di ricevimento di lettere dei politici, commenti e interpellanze inoltrate, come mozioni e via di seguito mi sono convinto che rispetto venti anni fa il sistema politico è malato di egocrazia. Ai politici non interessano i temi cari alla popolazione per cercare soluzioni, ma interessano la loro visibilità, il fare tutto in funzione di essere rieletti (in dialetto si chiama cadreghino) e a qualche mese prima delle varie elezioni, siano federali, cantonali o comunali, tutti sono protesi a cercare di fare regali alla gente, solo in ottica elettorale egocentrica e partitica ma non per un vero convincimento di cosa stanno facendo. Assistiamo a maggiori sussidi per gli studenti (borse di studio annunciato dal CdS capo del Dip. Cultura), assistiamo a annunci eclatanti sui maggiori sussidi a chi non ha facilità nel pagare i premi cassa malattia (ci si dimentica la votazione ricatto sgravi fiscali ai ricchi e una briciola ai poveri), assistiamo ai non luogo procedere di un procuratore generale chiaramente legato a doppia mandata con la politica, o meglio partitica (se fossimo noi cittadini semplici saremmo almeno in galera), insomma chissà perché prima delle votazioni, parliamo di quelle cantonali, sono tutti legati alle valli, alla popolazione mentre una volta passata la votazione e riconfermati i soliti, ci si ritrova a fare i giochi delle lobby a proporre sgravi fiscali alle grandi aziende, a stringere sulla socialità e a stringere sul sistema scuola media…
Non ho capito, qualcuno forse non ha capito cosa significa essere rappresentanti del popolo, parlare di democrazia e farsi curare dalla EGOCRAZIA!
Possiamo votare fra qualche mese il rinnovo dei poteri cantonali, valutiamo bene a chi diamo il voto, che non siano rappresentanti dei grossi gruppi economici, che abbiano agito per 4 anni, non solo gli ultimi 4 mesi, a favore della popolazione e degli strati più bisognosi, diffidiamo da chi 4 anni fa ci ha promesso al massimo 40mila frontalieri e dopo quattro anni hanno permesso a ben 65mila frontalieri di lavorare da noi, prevaricando una votazione popolare “Prima i nostri”.
Assistiamo ai giochini di congiunzione di liste non per il bene del popolo o per portare avanti con convinzione le proprie idee, giuste o sbagliate che siano, ma solo per garantirsi più potere egocentrico. Vorremmo maggiore coscienza popolare da parte di chi votiamo a rappresentarci e meno appartenenza ai gruppi di potere. Chiaro che vi sono le eccezioni, queste vanno valorizzate e premiate ocn il voto popolare. (ETC7rb)