Ma che parlamento è questo? Un parlamento dove si discute per ore sui termini personali, dove ci si insulta con il guanto bianco e poi si fanno gli offesi e si vota contro le persone e non sui temi. Maestri di questo atteggiamento alcuni parlamentari che vanno per la maggiore e che si arrabbiano perché dopo aver lanciato il sasso ricevono le risposte. Si parla di tasse sui posteggi, di soldatini al servizio dei grandi gruppi commerciali, presenti dall’alto a controllare che le indicazioni vengano attese, si parla di cornuti e di attributi e via dicendo. Si fa gli offesi e si lanciano accuse nel mucchio, il tutto da candidati liberali e PPD che toccati replicano a personalismi con personalismi. Leggiamo le cronache di questi giorni e da cittadini ci chiediamo che ci fanno questi parlamentari che con i loro atteggiamenti sono la nostra vergogna. Almeno avessero l’onestà intellettuale di non sollecitare il mandato ma invece sono talmente legati alla poltrona che sono disposti a tutto per tenersi il posto legato. Ci chiediamo se il preventivo migliora se volano insulti e parole grosse o se non sarebbe meglio chinarsi una volta tanto sulle esigenze vere della gente, quella che non ha tempo da perdere e che deve lavorare perché a casa ha moglie e figli da sfamare. Ma a queste persone i nostri parlamentari ci pensano ogni tanto?