Come sempre i politici cercano di farci passare per ”beceri”. Chi afferma che votare contro all’acquisto, inutile diciamo noi, di un piccolo numero di aereoplani (giocattolini da 3,2 miliardi) è contro l’esercito afferma il falso sapendo esattamente di dire il falso. Noi siamo per un esercito sul territorio, che aiuti la popolazione in caso di catastrofe o calamità naturali, siamo per un esercito competitivo e vicino alla gente. Spendere oltre 3 miliardi per soddisfare l’ingordigia di alcuni ”esaltati” che desiderano giochicchiare con gli aereoplanini e farsi vedere belli verso l’esterno è pura follia, in un momento dove la gente non arriva a fine mese. E che invece l’esercito vada mantenuto e se del caso rafforzato, ben venga, perché è un modo di creare economia nei paesi fuori dai centri urbani. Ma molto legato alle bugie che ci propinano da giorni, dire che non ci sono soldi per garantire la vita decorosa ad ogni cittadino Svizzero è nuovamente informare in maniera contorta. Se i soldi ci sono per i giocattolini in aria, allora ci devono essere per garantire decoro alla classe operaia che è la base di un benessere sociale minimo, a cui in Svizzera siamo sicuramente dei leader, se non il leader a livello mondiale. Si potrebbe votare contro anche al salario minimo se i nostri politici adottassero soluzioni vere e concrete per contrastare la crisi: versiamo per sei anni ad ogni donna che ha partorito e che è almeno domiciliata da noi, chf 1500.- al mese, alla condizione che se lavora, abbandoni per questo periodo il lavoro, dando opportunità lavorativa alle nuove leve. Creeremmo posti di lavoro freschi ed interessanti e nel contempo daremmo un segnale tangibile al valore, ormai perso, della famiglia. Mi i nostri politici con i valori non si spartiscono nulla e allora se non vi è alternativa si al salario minimo e poi vedremo come i politici lo gestiranno, perché onestamente anche le misure accompagnatorie fanno ridere anche i sassi. (ETiCinforma/RB)