Sabato 19 luglio si svolgerà la consueta giornata di prova la vela sulla barca paralimpica classe 2.4mR organizzata dal gruppo sport disabili InSuperAbili di Lugano.
L’obiettivo di queste giornate di “prova la vela” è quello di individuare nuovi atleti disabili ticinesi da inserire nella squadra agonistica di vela paralimpica svizzera, ci spiega Stefano Garganigo, timoniere disabile che da anni partecipa a regate internazionali con la barca a vela classe 2.4mR.
A livello di integrazione sociale la barca a vela 2.4mR riesce ad abbattere ogni barriera tra normodotati e disabili dove quest’ultimi non sono ghettizzati in una disciplina sportiva adatta solo a persone disabili ma partecipi di un contesto di parità.
Un vero esempio di integrazione sociale: i partecipanti alle regate sono persone normodotate e disabili, i quali hanno la possibilità oltre che di passare un weekend in un clima amichevole e sereno di confrontarsi in una competizione sportiva ad armi pari.
Il 2.4 mR nasce a Stoccolma nel 1983 progettato da designers locali che utilizzarono la regola “R metre” per creare un‘imbarcazione singola a bulbo, la 2.4 mR.
Si tratta di una vera e propria barca della classe metrica, caratterizzata da una complessità e sofisticatezza da imbarcazione a bulbo, ma dai costi e con la sensibilità di una più semplice deriva. E’ una sorella minore, in termini di dimensioni, ma non di stile di vela, delle più grandi imbarcazioni metriche 6m, 8m e 12m.
La classe 2.4mR ha ottenuto ben presto una notevole popolarità per le sue qualità uniche e si è diffusa in tutti i paesi con tradizioni veliche. Nel 1992 ha acquisito lo status di “Classe Internazionale” e da allora ogni anno viene disputato il campionato del mondo con una partecipazione che spesso ha raggiunto le cento unità.
Con la barca paralimpica 2.4mR disabili e normodotati gareggiano alla pari.
Poiché il timoniere si trova seduto all‘interno dello scafo esattamente davanti a tutte le manovre di controllo, la conduzione non è impegnativa dal punto di vista fisico e le regate vengono disputate formula “open” cioè aperta a uomini, donne, giovani e non più giovani, abili e disabili.
Una stupenda imbarcazione che ha annullato le differenze fisiche, tutti gareggiano insieme ad armi pari in un’unica classifica finale.
Barca paralimpica classe 2.4mR
Visto che il 2.4mR è adatto a velisti con disabilità fisiche è stato scelto come classe in singolo per le Paraolimpiadi di Sydney nel 2000, Atene nel 2004, Pechino nel 2008, Londra nel 2012 e per le prossime paralimpiadi a Rio. Le principali flotte si trovano nei paesi scandinavi, in Italia, Inghilterra, Olanda, Germania, Francia, Spagna, Australia, Canada e negli USA.
Progetto pilota barca a vela paralimpica 2.4mR in Ticino
La sfida è quella di importare il potenziale che la barca 2.4mR offre anche in Svizzera dove questa barca non è ancora conosciuta, e il Ticino con la sua geografia e i suoi laghi è la regione ideale per la collocazione di questa barca. Il potenziale di questa barca, è proprio quello di favorire una maggiore integrazione delle persone disabili, in un contesto sportivo e anche a livello sociale.
Il Gruppo Carrozzella inSuperAbili di Lugano, sta sviluppando un progetto (www.progetto2.4mr.ch) con l’obiettivo di creare una scuola di vela per disabili in Ticino e una squadra agonistica composta da disabili e normodotati per partecipare alle regate internazionali della classe 2.4mR.
Per raggiungere tale obiettivo si è reso necessario organizzare delle giornate di prova la vela e dei corsi per dare la possibilità a persone disabili di avvicinarsi alla vela paralimpica e imparare le regole della vela. Già negli anni passati gli inSuperAbili hanno organizzato dei weekend di “prova la vela” che ha riscosso un buon successo e anche nella prossima stagione verrà riproposta la stessa formula. La giornata è aperta anche a persone interessate di altri Cantoni.
Da ultimo, ma non per importanza, si vuole formare degli atleti con l’ambizioso obiettivo di partecipare alle paralimpiadi con la barca a vela 2.4mR
Attraverso l’attività sportiva, infatti le persone hanno la possibilità non solo di gareggiare e allenarsi ma anche di approfondire quello che è il rapporto umano e sentirsi più integrati nella società.
GC inSuperAbili