C’era una volta una signora che finiva l’anno e ogni volta si recava in casa dei figli per mangiare un boccone, quel boccone che con difficoltà sempre non riusciva ad avere. Durante l’anno frequentava le mense della carità cristiana o altre mense e si affidava al cuore della gente, opulenta ed arrogante che elargiva da mangiare o soldi, tanto per pulirsi la coscienza. La signora per anni, seguiva la pratica e alla fine dell’anno, ultimamente non voleva neppure frequentare queste mense perché si vergognava. I figli, a volte irriconoscenti, non si degnavano neppure di invitarla a casa almeno per la fine dell’anno. La signora morì di dispiacere e ad accompagnarla vi erano tutti i parenti. Si scoprì che aveva un gruzzolo e lo lasciò a queste mense, riconoscente lei di averle frequentate. Non è una storia unica ma una consuetudine. Ci piacerebbe che nel nuovo anno queste scene non si ripetessero e chi fa la carità o chi dona qualcosa lo faccia per il cuore di donarlo e non per dimostrare alla società di essere bravo e di cuore. Di regola chi dona non lo dice e vorremmo che tutte queste persone che hanno bisogno trovassero nei loro parenti e vicini di casa dei veri amici, che li comprendano e gli diano una vera mano. Il gusto dell’aiutare perché il cuore deve essere alimentato da queste azioni. E non andiamo troppo fuori casa, perché anche da noi ci sono queste situazioni e vorremmo che non si ripetessero più. Mandiamo un messaggio di pace e di amore a tutti e la voglia di trovare sempre il compromesso in un mondo sempre più materiale dove vince chi ha i soldi e perdono i poveri. Ma essere poveri è un segno di grande ricchezza perché il povero o l’operaio o comunque la persona normale è ricca nel suo interiore e non ha certo bisogno la morale di certi grassoni ricchi ed arroganti. Per un mondo migliore, noi cercheremo con il nostro giornale di continuare a dare spazio e voce a chi non ce l’ha, ma ci sentiamo di gridare a tutti che questa società è malsana e va alimentata nuovamente di principi, di gestualità semplici e amorevoli, insomma per un amore che manca da troppo tempo e permette di dare calore alle persone che ne hanno bisogno.
Auguri di buon anno.