L’Uomo e il Clima – 21 marzo, per la Giornata UNESCO dei ghiacciai: Riflessioni sul tema all’Artphilein Library e il cortometraggio The Ice Builders
COMUNICATO STAMPA
Il festival diffuso L’Uomo e il Clima propone per il
21 marzo
Giornata UNESCO dei ghiacciai
Riflessioni sul tema
presso Artphilein Library alle ore 18:00
incontro con François Burgay, (chimico esperto di ghiacciai, Università Basilea) e
proiezione del cortometraggio The Ice Builders
Il 21 marzo è la giornata che l’Unesco ha deciso di dedicare ai ghiacciai, nel 2025, anno dedicato espressamente alla loro protezione. (https://www.unesco.it/it/news/lunesco-lancia-per-il-2025-lanno-internazionale-della-protezione-dei-ghiacciai/).
Il festival diffuso L’Uomo e il Clima – che promuove una ampia riflessione sulla incidenza dell’umanità sull’evoluzione climatica e sulla grave situazione di degrado che investe i ghiacciai a livello mondiale -propone una riflessione sul tema nel pomeriggio di venerdì 21 marzo alle ore 18:00 presso Artphilein Library (Via San Salvatore 2, 6900 Paradiso).
Ospite François Burgay (chimico esperto di ghiacciai, Università Basilea) che parlerà dei ghiacciai come archivi del clima del Pianeta e delle conseguenze del riscaldamento del clima sui ghiacci presenti sulla Terra.
A seguire (circa ore 19:00) la proiezione del cortometraggio, The Ice Builders, che racconta come le comunità ladakhi costruiscano ghiacciai artificiali per contrastare la crisi idrica. Il corto era già stato presentato con grande gradimento nella rassegna cinematografica “Cinema e Clima”, proposta dal festival fra gennaio e febbraio.
Al termine un momento conviviale e la possibilità di visitare la mostra LOST ICE in corso presso lo spazio espositivo della Biblioteca Artphilein.
PER IL PUBBLICO >
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili.
È gradita la prenotazione scrivendo a una di queste email:
books@artphilein.org
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FRANÇOIS BURGAY
Post-doc presso l’Universita’ di Basilea dove sta lavorando a un progetto finanziato dalla SNSF relativo allo studio del phytoplankton.
Quattro anni come post-doc al Paul Scherrer Institut dove ha sviluppato un nuovo metodo analtiico da applicare alle carote di ghiaccio per lo studio della composizione atmosferica nel passato e di come e’ cambiata tra periodo pre-industriale e industriale.
Dottorato di ricerca in Scienza e Gestione dei Cambiamenti Climatici presso Ca’ Foscari a Venezia.
Gestisce una pagina Instagram (Atlas_IT) e un podcast (Climax – Storie da un Pianeta piu’ caldo) di divulgazione scientifica su tematiche climatiche e ambientali
Ha effettuato 9 spedizioni in aree polari (Svalbard, Groenlandia) e alpine (Alpi) .
LOST ICE, la mostra
La mostra Lost Ice, ospitata negli spazi espositivi della Artphilein Library, esplora il tema della fusione dei ghiacci montani, polari e marini attraverso il linguaggio della fotografia e del fotolibro contemporaneo. La mostra propone una selezione di oltre 60 photo-book dedicati ai ghiacciai, alle calotte polari e alle banchise, con particolare attenzione ai volumi pubblicati negli ultimi trent’anni.
Accanto ai libri, l’esposizione presenta un dossier tematico e due esposizioni fotografiche, tra cui le immagini di Gianluca Bonetti, che ritraggono ghiacciai, iceberg e le coperture artificiali utilizzate per rallentarne lo scioglimento. La scomparsa dei ghiacci, conseguenza evidente del riscaldamento globale, è un tema che ha suscitato un interesse crescente tra i fotografi negli ultimi anni.
L’ingresso è libero. La mostra rimarrà aperta fino al 25 aprile 2025 presso la nuova sede di Artphilein a Paradiso. Per maggiori informazioni: www.artphilein.org e www.uomoeclima.org.
SINOSSI The Ice Buillders, Francesco Clerici e Tommaso Barbaro Italia-India, 2024 -15’
Sulla catena dell’Himalaya, nella remota e desertica valle montana dello Zanskar, le popolazioni locali sono sempre state dipendenti dai ghiacciai che, sciogliendosi durante la primavera, offrivano la quantità d’acqua necessaria per la coltivazione e la vita. Oggi, in una lotta impari contro il cambiamento climatico, i ladakhi costruiscono ghiacciai artificiali per contrastare la carenza d’acqua in primavera e contribuire alla ricarica delle falde acquifere.
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PROSEGUONO INOLTRE LE MOSTRE del festival
L’Uomo e il Clima – fino al 18.05.2025 – www.musec.ch
MUSEC – Museo delle Culture, Riva Antonio Caccia 5, 6900 Lugano
Il Canto della terra fino al 11.04.2025 | ingresso libero – www.repettogallery.ch
Repetto Gallery, Via Clemente Maraini 24, 6900 Lugano
La mano del Clima e la mano dell’Uomo fino al 21.02.2026 | ingresso libero – www.ti.ch/mcsn
Museo cantonale di storia naturale, Via Carlo Cattaneo 4, 6900 Lugano
COSA è il festival diffuso L’UOMO E IL CLIMA
Da novembre 2024 a maggio 2025, a Lugano (Svizzera), si svolge L’Uomo e il Clima, festival diffuso progettato in collaborazione con alcune tra le principali istituzioni culturali del territorio e avente come tema il rapporto tra l’umanità e il clima che cambia. Intrecciando antropologia, scienze della Terra, scienze naturali, arte, cinema e fotografia il festival intende dare una visione d’insieme sulla complessa tematica dei cambiamenti climatici. Condurre il pubblico in un viaggio di conoscenza dei grandi cambiamenti climatici avvenuti nel lontano passato del Pianeta per comprendere la preziosità e l’eccezionalità del clima in cui viviamo da circa 10’000 anni e che ha permesso il fiorire della civiltà, contribuendo in tal modo a promuovere la messa in atto delle misure necessarie per preservarlo.