Petizione: (Costituzione cantonale art. 8 lett. L : “sono garantiti il diritto di petizione alle autorità e di ottenere risposta entro un termine ragionevole”). Un contributo compensativo per combattere l’astensionismo e per coprire i costi di votazioni ed elezioni. (di Giorgio Ghiringhelli)
Egregio signor Presidente,
gentili signore deputate, egregi signori deputati,
l’art. 32 della Costituzione cantonale recita “la partecipazione alle votazioni e alle elezioni è un dovere civico”. Quindi votare non è solo un diritto ma è anche un dovere per i cittadini.
Purtroppo , malgrado l’estensione del voto per corrispondenza , un numero mediamente superiore al 50% dei cittadini ticinesi non esercita più questo diritto/dovere (cfr. allegato 1) .
Come accrescere la partecipazione al voto ?
In Svizzera il Cantone con la maggior percentuale di partecipazione a votazioni ed elezioni è quello di Sciaffusa, ove ad esempio l’afflusso di cittadini alle urne in occasione di votazioni federali supera regolarmente di 15-20 punti percentuali la media nazionale (vedi statistiche in calce alla petizione) . La spiegazione va ricercata nel fatto che in questo Cantone la partecipazione al voto è obbligatoria fino all’età di 65 anni e chi non ottempera a questo obbligo senza una giustificazione scritta deve pagare una multa simbolica che poche settimane fa il Parlamento cantonale ha deciso di aumentare da 3 a 6 franchi ( la legge sull’esercizio dei diritti politici del Canton Sciaffusa – “Gesetz über die vom Volke vorzunehmenden Abstimmungen und Wahlen sowie über die Ausübung der Volksrechte”- elenca all’ art. 10 i motivi che giustificano un’esenzione dall’obbligo di votare, fra cui : assenza per servizio militare e di protezione civile, impegni professionali o famigliari, malattia , gravi malattie di parenti e assenza per vacanze ; le giustificazioni devono essere inoltrate entro tre giorni dopo la chiusura delle urne e in caso di contestazioni la decisione spetta al Consiglio comunale).
Il sistema in vigore nel Canton Sciaffusa dunque funziona (cfr. allegato 1) .
Certo, l’idea di accrescere la partecipazione al voto mediante mezzi “coercitivi” sembra più adatta per un Cantone di lingua e mentalità tedesca che non per un Cantone di lingua e mentalità latina.
Proprio per questo motivo, in una petizione intitolata “Urgono riforme dei diritti popolari per combattere l’astensionismo dei cittadini” che avevo presentato a codesto onorando Gran Consiglio il 3 maggio 2003, avevo avanzato alcune proposte atte ad accrescere la partecipazione al voto ad esempio tramite incentivi fiscali o abbinando votazioni ed elezioni cantonali e federali a una lotteria gratuita riservata solo ai votanti. Ma nella seduta del 24 novembre 2003 il Gran Consiglio decise di “archiviare” quella petizione ( alcune delle proposte in essa contenute vennero però realizzate nei mesi successivi, come ad esempio quella di estendere il voto per corrispondenza in particolare per tutte le votazioni e per gli studenti impegnati in studi all’estero e oltre Gottardo…).
Visto che il Gran Consiglio ha già bocciato l’idea di spronare la partecipazione al voto mediante degli incentivi atti a premiare i votanti, e visto che l’introduzione generalizzata del voto per corrispondenza non sembra aver ottenuto – se non in minima parte- gli effetti auspicati , non resta che potenziare l’insegnamento della civica e l’educazione alla cittadinanza nelle scuole e allo stesso tempo imitare il modello del Canton Sciaffusa, cioè quello di chiamare alla cassa gli astensionisti fatturando loro un importo che potrebbe ammontare a 6-7 franchi per ogni scrutinio disertato senza giustificazione.
Tale importo non dovrebbe essere presentato come una multa o come una tassa, bensì, in modo più positivo, come un contributo compensativo atto a coprire i costi organizzativi (stampa e spedizione del materiale di voto, gestione dei seggi, spoglio delle schede ) della democrazia. Almeno la metà di questi costi sono causati da chi non esercita il dovere di voto, perché il materiale di voto recapitato a costoro finisce nel cestino senza essere utilizzato. Non è dunque fuori luogo che a coprire i costi per la democrazia causati sia da chi vota ma anche da chi non vota , siano quei cittadini che non compiono il loro dovere civico sancito dalla Costituzione cantonale e delegano le decisioni ai votanti. In tal modo , indirettamente, verrebbero premiati quei cittadini che esercitano il loro diritto di voto (cfr. allegato 2) .
E comunque non va dimenticato che lo scopo principale del contributo compensativo non sarebbe quello di incrementare gli incassi, bensì quello di aumentare la partecipazione al voto.
Con questa petizione chiedo dunque al Gran Consiglio di modificare la Legge sull’esercizio dei diritti politici in modo da prevedere la riscossione di un contributo finanziario compensativo da parte di quei cittadini che senza valide giustificazioni non esercitano il loro diritto/dovere di voto alle votazioni e alle elezioni comunali, cantonali e federali. La legge dovrà pure regolare il limite di età al di sopra del quale si è esonerati dal pagamento del contributo (65 anni ?) , le eccezioni e l’ammontare del contributo per ogni scrutinio disertato ( 6-7 franchi + eventuali spese d’incasso ). Gli introiti serviranno a coprire i costi a carico del Cantone e dei Comuni causati dall’organizzazione di votazioni ed elezioni comunali, cantonali e federali. Eventualmente tutti gli incassi potrebbero essere lasciati ai Comuni, cui competerebbe l’onere delle verifiche e delle procedure di incasso del contributo.
Distinti saluti Giorgio Ghiringhelli
Allegati : 1) statistiche sulla partecipazione alle votazioni nel 2013 e inizio 2014
2) costi delle votazioni
Allegato 1
PARTECIPAZIONE ALLE VOTAZIONI NEL 2013 E INIZIO 2014
3 marzo 2013 (votazione federale e cantonale) :
Media CH : 46,09 %
Ticino : 41,52 %
Sciaffusa : 64,90 %
Non votanti in Ticino : circa 124’000 su 213’000
9 giugno 2013 (votazione federale e cantonale):
Media CH : 39,43 %
Ticino : 37,17 %
Sciaffusa : 58,30 %
Non votanti in Ticino : circa 134’000
22 settembre 2013 (votazione federale e cantonale) :
Media CH : 46,30 %
Ticino : 47,32 %
Sciaffusa : 63,90 %
Non votanti in Ticino : circa 112’000
24 novembre 2013 (votazione federale) :
Media CH : 52,94 %
Ticino : 51,02 %
Sciaffusa : 66,90 %
Non votanti in Ticino : circa 104’000
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9 febbraio 2014 (votazione federale) :
Media CH : 55,80 %
Ticino : 57,08 %
Sciaffusa : 70,50 %
Non votanti in Ticino : circa 91’000
18 maggio 2014 (votazione federale e cantonale)
Media CH : 55,52 %
Ticino : 54,90 %
Sciaffusa : 70,40 %
Non votanti in Ticino : circa 96’000
Allegato 2
COSTI DELLE VOTAZIONI A CARICO DI CANTONE E COMUNI
(*) Queste informazioni sono state rilasciate in data 23.5.14 dall’Ufficio votazioni e elezioni
Costo di una votazione federale (*)
Le spiegazioni del Consiglio federale e le schede di voto sono allestite, stampate e consegnate al Cantone dalla Cancelleria federale. Queste spese (il cui ammontare non ci è noto) sono assunte dalla Confederazione.
Il Cantone si assume i costi del personale per la distribuzione del materiale di voto ai Comuni (ca. fr. 2’500.–/3’000.–) e delle buste (ca. fr. 10’000.— complessivi: una busta di trasmissione ed una busta per riporre la scheda votata), cioè in totale circa 12’500/13’000 franchi.
I Comuni provvedono direttamente al ritiro del materiale di voto al magazzino dell’ufficio votazioni e elezioni. I costi di spedizione del materiale di voto ai cittadini sono a carico dei Comuni.
Costo di una votazione cantonale (*)
I costi per una votazione cantonale ammontano all’incirca a 80’000 franchi, a dipendenza del numero delle pagine dell’opuscolo informativo.
In particolare, il Cantone si assume i costi derivanti dall’acquisto della carta dell’opuscolo informativo, dalla fotocomposizione del testo, dal concetto grafico, dalla stampa dell’opuscolo informativo (ca. fr. 55’000.–), dalle buste (ca. fr. 10’000.—complessivi: una busta di trasmissione ed una busta per riporre la scheda votata) e del personale per la preparazione e distribuzione del materiale di voto ai Comuni (ca. fr. 2’500.–/3’000.–).
La carta e la stampa delle schede ammontano ca. fr. 6’000.—
I Comuni provvedono direttamente al ritiro del materiale di voto al magazzino dell’ufficio votazioni e elezioni. I costi di spedizione del materiale di voto ai cittadini sono a carico dei Comuni.
Costo di una votazione federale e cantonale concomitante (*)
In caso di votazione concomitante (federale e cantonale) il Cantone fornisce ai Comuni tre buste (ca. fr. 14’000 – 1 busta trasmissione, 1 busta per riporre scheda votata federale; 1 busta per riporre scheda votata cantonale). I costi delle buste di trasmissione unitamente a quelle per riporre la scheda votata in materia federale e cantonale sono assunti dal Cantone. Pure l’acquisto della carta per la stampa delle schede e dell’opuscolo informativo, del personale che si occupa di preparare e distribuire il materiale di voto ai Comuni (5’000.–/6’000.–), ecc. sono a carico del Cantone.
Per tutte le votazioni i Comuni si assumono i costi di preparazione del materiale di voto (imbustare), spese postali, acquisto delle buste per inviare il materiale di voto ai cittadini, acquisto carta per la stampa della carta di legittimazione, etichette, attività preparatorie (convocazione assemblea comunale, determinazione uffici elettorali, preparazione locali di voto, ecc), indennità al personale ai seggi e per le operazioni di voto, ecc.
Costi totali di una votazione concomitante per Cantone e Comuni
Nel caso assai frequente di una votazione cantonale in concomitanza con una votazione federale, i costi a carico del Cantone ammontano dunque a circa 81’000 franchi (55’000 per l’opuscolo informativo cantonale , 20’000 per le buste e la distribuzione del materiale ai Comuni, 6’000 per la carta e la stampa delle schede).
Dal canto loro i Comuni devono assumersi i costi per la spedizione del materiale ai circa 213’000 cittadini del Cantone (circa 117’000 franchi), i costi per l’acquisto delle buste per l’invio del materiale, le etichette e la carta di legittimazione (circa 15’000 franchi) , i costi per l’imbustamento, le indennità al personale ai seggi e l’organizzazione generale ( cifra che non ci è nota ma che potrebbe essere stimata attorno ai 50’000 franchi) , per un totale di circa 182’000 franchi .
Dunque, complessivamente il costo di una votazione federale/cantonale comporta un costo a carico di Cantone e Comuni di circa 263’000 franchi, pari a circa 75 centesimi per abitante.
Costo di una votazione comunale
Per un Comune della grandezza di Losone ( 6’300 abitanti di cui circa 4’200 cittadini aventi diritto di voto) l’organizzazione di una votazione su un tema comunale costa circa 5’000 franchi ( di cui 3’000 per gli opuscoli informativi e le schede di voto, 1’400 per le buste di trasmissione, 400 per l’imbustamento, 200 per lo spoglio delle schede) . A questa cifra occorre poi aggiungere i costi per la spedizione del materiale di voto ai cittadini, pari a circa 2’400 franchi. I costi totali ammontano dunque a circa 7’400 franchi , ossia circa 1,17 franchi per abitante. ( senza tener conto di altri oneri amministrativi, il cui importo non ci è noto, per l’organizzazione generale, la gestione dei seggi, l’informatica ecc.) ,
Ammettendo che a Losone , a una votazione su un tema comunale , partecipi solo il 50% degli aventi diritto di voto, e che solo la metà dei circa 2’100 astensionisti sia giustificata, ne risulterebbe che per coprire i costi della votazione il contributo compensativo per ogni singola votazione dovrebbe ammontare a circa 7 franchi per ognuno dei 1’050 cittadini assenti ingiustificati.
A questo importo si potrebbe ancora aggiungere le spese di incasso .
CALCOLO DEL CONTRIBUTO PER IL 2013
Nel corso del 2013 vi sono state quattro votazioni federali, di cui tre avvenute in concomitanza con votazioni cantonali (senza tener conto delle elezioni differite svoltesi in alcuni Comuni e delle votazioni comunali). In queste quattro occasioni gli astensionisti sono stati complessivamente circa 474’000 (vedi allegato 1) . Qualora il nuovo contributo sostitutivo fosse già stato in vigore nel 2013, e ipotizzando che la partecipazione al voto sarebbe salita agli stessi livelli registrati nel Canton Sciaffusa, la somma degli astensionisti sarebbe scesa circa del 34%, a quota 312’000. Ammettendo che circa la metà di questi cittadini sarebbero stati giustificati per la loro assenza (per motivi di età o di altro tipo) , gli astensionisti “ingiustificati” sarebbero stati all’incirca 156’000.
Calcolando che mediamente ogni scrutinio per una votazione cantonale costa al Cantone e ai Comuni circa 263’000 franchi e ogni scrutino per una votazione federale costa al Cantone e ai Comuni circa 195’000 franchi , nel 2013 i costi delle tre votazioni concomitanti federali/cantonali sono ammontati a circa 789’000 franchi e quelli per la votazione solo federale è ammontata a circa 195’000 franchi, per un totale di circa 984’000 franchi (senza contare i costi a carico della Confederazione !) . Questi costi sarebbero stati interamente coperti con un contributo di 6,3 franchi (6,3 fr x 156’000 astensionisti ingiustificati = 983’000 franchi ) .
Il cittadino che avesse disertato ingiustificatamente tutti e quattro gli scrutini avvenuti nel 2013 avrebbe dunque dovuto pagare un contributo complessivo di 6,3 fr x 4 = 25,2 franchi (+ eventuali spese d’incasso) .