OKKIO – l’Osservatorio per la gestione ecosostenibile dei rifiuti prende posizione in merito alla consultazione avviata dal Dipartimento del Territorio sul progetto di modifica del decreto esecutivo concernente i provvedimenti d’urgenza in casi di inquinamento atmosferico acuto.
Le argomentazioni e le proposte di OKKIO sono riassunte nel documento:
OKKIO Provvedimenti urgenti antinquinamento vd
Consultazione sul progetto di modifica del decreto esecutivo concernente i provvedimenti d’urgenza in casi di inquinamento atmosferico acuto
Presa di posizione di OKKIO
OKKIO – l’Osservatorio per la gestione ecosostenibile dei rifiuti – è in linea di principio concorde con le misure e i provvedimenti coercitivi proposti per contrastare gli effetti nocivi degli inquinanti atmosferici, di qualsiasi provenienza essi sono. Nel merito, costatiamo però la grave dimenticanza di non aver considerato le emissioni in atmosfera dell’Inceneritore di Giubiasco.
Secondo i dati e le informazioni in possesso, OKKIO ha calcolato, estrapolando dalle concentrazioni medie pubblicate nel Rapporto annuale 2015 dell’Azienda Cantonale dei Rifiuti (ACR), i quantitativi annui e giornalieri emessi dall’Inceneritore, concentrandosi sui principali inquinanti atmosferici misurati e monitorati sui camini dell’Inceneritore e pubblicati sulla piattaforma OASI. I dati sono riassunti nella tabella sottostante, dalla quale emerge che per l’ossido di Azoto NOx – gas precursore dell’Ozono estivo – e per il monossido di Carbonio CO – gas indirettamente responsabile dell’effetto serra – le quantità non sono indifferenti, sia in rapporto al bilancio complessivo delle emissioni inquinanti, sia se comparati con quelli del traffico veicolare. Si tratta pur sempre di un’emissione nell’atmosfera di circa 26 tonnellate di NOx e di circa 17.5 tonnellate di CO che fuoriesce annualmente dai camini dell’Inceneritore di Giubiasco.
Per quel che riguarda il CO2 immesso nell’atmosfera dall’Inceneritore è chiaro che questo risulta essere in quantità ben maggiore. Sulla base dei dati pubblicati dall’UFAM in un suo comunicato del 25 agosto 2014 relativo alla prevista riduzione del CO2 degli inceneritori entro il 2020 (vedi allegato), per l’inceneritore di Giubiasco l’immissione annua ammonterebbe a ben 110’000 tonnellate.
Cifra che, sempre secondo il citato comunicato ammonterebbe al 5% delle emissioni complessive di gas serra.
Siamo perciò dell’avviso che nei periodi di allarme, quando le soglie descritte nella proposta di decreto esecutivo sono superate, debbano essere presi dei provvedimenti anche per limitare le emissioni dell’Inceneritore. Ciò può essere raggiunto, per esempio, riducendo temporaneamente durante il periodo di allarme il regime di funzionamento di una o ambedue le linee di produzione dell’Inceneritore, evitando però il suo spegnimento per non incorrere nel problema delle eccessive e incontrollate emissioni in atmosfera durante le fasi di spegnimento e ri-avviamento.
OKKIO è inoltre dell’avviso che le misure urgenti in caso di inquinamento grave sono necessarie non solo per lo smog invernale (PM 2.5 – 10) ma anche per l’ozono estivo.
Sarà dunque importante adottare dei provvedimenti anche per l’Inceneritore di Giubiasco dato che le misurazioni del tasso di Ozono eseguite nelle stazioni di misurazioni di Giubiasco e Magadino, rilevano superamenti della “soglia limite OIat” con la stessa frequenza di Chiasso o Mendrisio.