Avere caro la natura e l’ambiente circostante è un piacere e un dovere che ogni cittadino deve fare proprio. A tutti piace respirare aria buona, basti pensare all’aria del Mendrisiotto o della Leventina vicino all’autostrada per rendersi conto che l’ambiente merita maggior rispetto di quello che noi diamo. Siamo tutti tristi quando vediamo che nel terzo mondo scarseggia l’acqua, e poi quando ci radiamo o facciamo la doccia lasciamo scorrere litri e litri di acqua inutilmente. Quando andiamo in Posta succede di vedere alcuni cittadini che lasciano la macchina col motore acceso per ritirare la posta, o peggio ancora lasciano la macchina fuori dal bar accesa per scaldare il motore e loro si bevono il caffé. Atteggiamenti da condannare senza mezze misure, che capiamo non portano mediaticamente visibilità e dunque nessuna contabilità elettorale. E’ meglio sempre attaccare chi fa economia per garantire posti di lavoro locali, oppure attaccare varie fondazioni che anche con il volontariato si adoperano per il bene della comunità, del turismo, apportando benefici alla regione sia dal profilo economico e occupazione. Tutti devono rispettare l’ambiente, ci mancherebbe altro, e noi siamo dei culturi di questo amore verso il mondo che ci circonda, ma quando questo amore diventa morboso, si rischia di fare più danni che vantagi alla causa di un mondo migliore. Perché addentrandosi nel fanatismo ecologico la causa diventa ai più insostenibile.(ETC/RB)